Guerra

L'attacco con droni al Cremlino? Forse un'operazione segreta ucraina

Lo affermano due funzionari statunitensi al New York Times, aggiungendo tuttavia di non avere prove che Zelensky fosse a conoscenza del piano
Red. Online
25.05.2023 14:30

Il tentato attacco con droni sul Cremlino, a inizio maggio, sarebbe opera di «unità speciali dell'esercito o dell'intelligence ucraine». A rivelarlo, al New York Times e sotto anonimato, due funzionari dell'intelligence statunitense. La vicenda, fra le altre cose, aveva fatto riemergere l'incredibile vicenda di Mathias Rust, che in piena Guerra Fredda riuscì a penetrare lo spazio aereo sovietico a bordo di un piccolo Cessna, arrivando nel cuore di Mosca.

Nella notte tra il 2 e il 3 maggio, tornando al presente, due droni avevano cercato di colpire il Cremlino a Mosca, sede di molte istituzioni della Federazione Russa ma, soprattutto, residenza ufficiale del presidente Vladimir Putin. Subito, il governo russo aveva spiegato che i droni erano stati intercettati prima che colpissero il Cremlino stesso e, allo stesso tempo, accusato l'Ucraina di essere responsabile dell'attacco. Si è trattato di un attentato terroristico ucraino alla vita del presidente russo Vladimir Putin, che è rimasto illeso, aveva affermato al riguardo il servizio stampa del Cremlino, citato dall'agenzia Ria Novosti, aggiungendo che Mosca avrebbe adottato misure di ritorsione contro Kiev. Kiev che, in tutta risposta, aveva negato ogni suo possibile coinvolgimento. Come sempre, dall'inizio della guerra, in presenza di attacchi compiuti in territorio russo.

Le due fonti hanno rivelato al New York Times che, in base alle intercettazioni raccolte, nelle quali era possibile ascoltare conversazioni di funzionari russi e ucraini, ritengono possibile che questo tentativo sia stato portato avanti dall'Ucraina. Aggiungendo, tuttavia, di non avere prove per sostenere che l'ordine sia stato dato direttamente dal governo ucraino.

I funzionari statunitensi, non a caso, hanno detto di non poter garantire che il presidente Volodymyr Zelensky fosse davvero a conoscenza del piano e dell'attacco. In genere, operazioni segrete di questo tipo vengono eseguite dai servizi di intelligence in modo autonomo. Senza, dunque, l'eventuale supervisione di Zelensky o altri membri di governo.

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