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«L'attenzione della comunità internazionale si è spostata sul Medio Oriente»

Il presidente ucraino Zelensky ammette che la controffensiva estiva non ha dato i risultati sperati: l'esercito si prepara per la fase invernale - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«L'attenzione della comunità internazionale si è spostata sul Medio Oriente»
Red. Online
02.12.2023 08:17
00:38
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Zelensky: «Settimana produttiva sul sostegno alla difesa ucraina»

«Questa settimana è stata produttiva per il nostro stato e i nostri obiettivi. La Russia ha perso influenza in due istituzioni internazionali: l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche e l'Organizzazione marittima internazionale, uno dei principali organismi responsabili della sicurezza. In effetti, lì non c'è posto per i terroristi».

Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che si è detto «particolarmente grato alla Germania per il suo sostegno alla nostra difesa e alle nostre azioni. Sono lieto che i nostri accordi volti a rafforzare lo scudo aereo dell'Ucraina vengano attuati. Ciò salva migliaia di vite ucraine. Un forte risultato della nostra collaborazione bilaterale con il cancelliere Scholz e tutti coloro che in Germania sostengono la tutela della vita e del diritto internazionale. Abbiamo un ulteriore pacchetto di difesa, che include colpi di artiglieria essenziali da 155 mm».

Zelensky nel suo consueto messaggio serale ha poi parlato degli Stati Uniti che «questa settimana hanno imposto nuove sanzioni contro le entità russe che sostengono l'economia dell'aggressione. Coloro che aiutano nella violazione del tetto del prezzo del petrolio, così come coloro che nelle strutture iraniane contribuiscono alla destabilizzazione».

20:22
20:22
Kiev ringrazia Zuppi per il rimpatrio del minore deportato in Russia

Il capo dell'Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il cardinale Matteo Zuppi, inviato di papa Francesco per la missione di pace in Ucraina e in Russia. Nell'occasione Yermak ha ringraziato il card. Zuppi per la sua partecipazione diretta al processo del ritorno in patria del giovane ucraino Bohdan Yermokhin, già deportato in Russia. Lo riferisce su X l'Ambasciata ucraina presso la Santa Sede.

La notizia del ritorno in patria del giovane, originario di Mariupol e trasferito lo scorso anno in territorio russo dalle autorità di occupazione, quindi convocato per l'arruolamento nell'esercito di Mosca, era stata comunicata il 19 novembre sia dalle istituzioni ucraine che da quelle russe. La sua era una delle storie che avevano tenuto col fiato sospeso l'Ucraina, considerando anche che il ragazzo, che non aveva compiuto 17 anni quando nella città dell'acciaieria Azovstal infuriava la battaglia, rischiava di essere mandato a combattere contro i suoi connazionali.

Era stato affidato a una famiglia russa, e aveva anche tentato la fuga cercando di rientrare in Ucraina, fermato però alla frontiera. L'adolescente, rimasto senza genitori all'età di 8 anni e affidato alle istituzioni locali, era stato portato via da Mariupol insieme ad altri 30 minorenni. Le autorità russe avevano parlato di «ragazzi di strada» abbandonati dalle istituzioni ucraine e che l'esercito di Mosca «raccoglieva negli scantinati».

Rimpatriato oltre un anno dopo, Bohdan ha potuto riabbracciare la sorella Valeria: i due però non torneranno a Mariupol, rimasta sotto il controllo dei russi, e sarà trovata loro una sistemazione. Nell'occasione, annunciando la riconsegna del giovane alla sorella, la stessa commissaria russa ai diritti dell'infanzia, Maria Lvova-Belova, ha voluto ringraziare per la partecipazione al processo di ricongiungimento anche il cardinale Zuppi, con cui aveva avuto un colloquio a Mosca, e la diplomazia vaticana. Tra gli obiettivi della missione di pace e umanitaria del cardinale presidente della Cei, proprio quella di favorire il ritorno in patria dei minori ucraini deportati in Russia, e il «meccanismo» studiato in questo contesto, per ammissione stessa delle parti, sta cominciando a produrre risultati.

Ne ha parlato ieri ai media vaticani, alla vigilia del suo intervento per conto del Papa alla Cop28 di Dubai, anche il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. «I vari scambi di informazioni tra la parte ucraina e quella russa, tramite le Nunziature Apostoliche presenti nei due Paesi - ha spiegato -, hanno reso possibili accertamenti su decine di bambini. Un esito incoraggiante, raggiunto anche grazie all'interessamento esplicito della Santa Sede, come ha indicato l'Ufficio del Commissario presidenziale per i Diritti del bambino della Federazione Russa, è stato il rimpatrio di Bohdan Yermokhin, avvenuto la sera prima di compiere 18 anni».

Inoltre, ha aggiunto Parolin, «il meccanismo avviato in seguito alla missione del card. Zuppi si sta perfezionando, promettendo risultati migliori. Speriamo che questo sforzo apra la strada al dialogo anche su altre questioni».

17:55
17:55
Olena Zelenska: «Non voglio che mio marito si ricandidi»

La first lady Olena Zelenska non vuole che suo marito, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, si ricandidi per un nuovo mandato presidenziale. Lo riporta l'Ukrainska Pravda citando un podcast di The Economist.

«Non voglio che sia presidente per il prossimo o per i prossimi due mandati», ha affermato Zelenska, precisando che il marito dovrebbe trovare qualcosa di nuovo in questa vita. Alla domanda su come vede il futuro per sé e per la sua famiglia dopo la guerra Zelenska ha risposto che la sua «famiglia sarà di nuovo insieme. Vivremo insieme, con mio marito e i miei figli. Faremo una vacanza e andremo da qualche parte. E questa vacanza sarà lunga, un mese intero. E solo dopo penseremo a cosa fare dopo, io e lui».

13:18
13:18
«Morti oltre 330 mila soldati russi»

Le forze russe hanno perso oltre 330 mila uomini nel teatro ucraino, dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio del 2022, secondo il bollettino quotidiano del Kyiv Independent, con l'aggiunta di oltre mille (1.070) nelle ultime 24 ore.

Il conteggio, precisa il sito ucraino, comprende soldati dell'esercito regolare di Mosca e i mercenari dell'ex Wagner. Anche secondo una stima di analisti militari ucraini e occidentali, riportata dal Kyiv Independent, le perdite russe potrebbero aver superato la cifra di 300 mila.

12:44
12:44
Zaporizhzhia è stata «sull'orlo di un incidente nucleare»

Secondo il presidente dell'agenzia atomica ucraina Energoatom, Petro Kotin, la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata «sull'orlo di un incidente nucleare e radioattivo» stanotte a causa di un blackout completo dell'impianto, risolto questa mattina.

«Gli occupanti (russi) non sono interessati alla sicurezza della centrale» e «continueranno a creare situazioni pericolose, ricattando il mondo intero con incidenti nucleari e radioattivi », ha affermato Kotin.

Secondo quanto spiegato da Energoatom su Telegram, questa notte «si è verificato un blackout completo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia», dopo che «si è verificata un'interruzione nella linea di trasmissione elettrica Zaporizhzhya Tpp - Ferosplavna con una tensione di 330 kV, attraverso la quale la stazione riceveva energia dalla rete elettrica ucraina». E alle 02:31 locali, anche «l'ultima linea da 750 kV 'Zaporizka NPP - Dniprovska' si è disattivata durante un'allerta aerea». In connessione con il blackout completo, «la centrale è passata ad alimentare le proprie esigenze con generatori diesel: tutti i 20 generatori diesel si sono attivati automaticamente, 8 dei quali sono stati successivamente lasciati in funzione».

«Grazie agli sforzi degli specialisti ucraini, alle 7 del mattino del 2 dicembre, è stata ripristinata la connessione con il sistema elettrico ucraino» e «il funzionamento della linea di trasmissione elettrica a 750 kV».

Per gli ucraini, la più grande minaccia alla sicurezza è rappresentata dall'unità 4 dell'impianto, che secondo Kotin «viene mantenuta in uno stato caldo, contrariamente alle norme e ai regolamenti sulla sicurezza nucleare e radioattiva, facendo funzionare l'impianto del reattore e il complesso impianto energetico in un modo in cui non è stato progettato».

La Energoatom «lancia un appello alla comunità internazionale affinché si impegni a riportare il prima possibile la centrale nucleare di Zaporizhzhia sotto il pieno controllo dell'Ucraina, perché questo è l'unico modo per garantire il funzionamento sicuro del più grande impianto nucleare d'Europa», conclude la società ucraina.

11:43
11:43
«La Russia tanta di sedare il dissenso delle mogli dei soldati»

Le autorità russe stanno tentando di sedare il dissenso delle mogli dei soldati dispiegati in Ucraina. Lo sottolinea il ministero della Difesa britannico nel suo briefing quotidiano di intelligence.

Le ricerche dei media indipendenti russi e i commenti delle stesse mogli che protestavano suggeriscono che, nelle ultime settimane, le autorità hanno probabilmente offerto maggiori pagamenti in contanti alle famiglie in cambio dell'astensione dalla protesta.

Lunedì scorso - ricorda il Guardian - un importante gruppo online di mogli di soldati ha pubblicato un manifesto contro la «mobilitazione indefinita».

11:42
11:42
L'Ucraina potrebbe riaprire presto l'aeroporto di Kiev

L'Ucraina potrebbe riaprire presto l'aeroporto di Kiev. Lo ha promesso il capo dello staff di Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, in un incontro nello scalo internazionale di Boryspil, fuori dalla capitale.

«L'Ucraina è diventata progressivamente più forte nell'ultimo anno e sarà presto in grado di riaprire l'aeroporto internazionale di Kiev», ha detto Yermak sottolineando - riporta il Guardian - che «ora siamo in grado di garantire la sicurezza di questo sito. Grazie alle nostre forze di difesa e ai nostri amici, i vostri Paesi: sono certo che le carte d'imbarco simboliche che vi sono state consegnate oggi al vostro arrivo diventeranno presto carte vere».

L'aeroporto è stato il primo grande sito in Ucraina ad essere chiuso dopo l'invasione delle truppe russe nel febbraio 2022.

10:48
10:48
Droni kamikaze nella regione di Odessa e di Dnipropetrovsk

La scorsa notte l'Ucraina è stata attaccata da 11 droni kamikaze russi «Shahed» di fabbricazione iraniana «lanciati dalla Crimea», 10 dei quali sono stati abbattuti dalla contraerea nella regione di Odessa, e da un missile di crociera Kh-59 nella regione di Dnipropetrovsk, anch'esso abbattuto. Lo scrive l'aeronautica militare di Kiev citata da Ukrinform, che non fornisce altri dettagli.

08:17
08:17
IL PUNTO ALLE 8

Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky ha dichiarato all’Associated Press che «l’inverno nel suo insieme è una nuova fase della guerra» e ha riconosciuto: «Non abbiamo raggiunto i risultati desiderati» con la controffensiva estiva. Il leader ucraino ha anche affermato che «si possono già vedere le conseguenze dello spostamento di attenzione della comunità internazionale a causa della tragedia in Medio Oriente». Nel suo consueto videodiscorso notturno, Zelensky ha fatto sapere che durante una riunione del comando militare si è discusso degli scenari per produrre «risultati concreti» per il 2024 in condizioni di guerra.

Intanto, è notizia di ieri, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per aumentare del 15% il numero dei soldati dell'esercito a causa delle «crescenti minacce» legate «all'operazione militare speciale e »alla continua espansione della NATO«. La misura dovrebbe riguardare 170 mila russi.