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Lavrov: «Zelensky vuole tornare ai confini del 2022? Lasciatelo sognare»

Così il ministro degli Esteri russo ha commentato le dichiarazioni del presidente ucraino - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Lavrov: «Zelensky vuole tornare ai confini del 2022? Lasciatelo sognare»
Red. Online
04.04.2024 06:05
22:43
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Lavrov: «Zelensky vuole tornare ai confini del 2022? Lasciatelo sognare»

«Lasciatelo sognare». Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha commentato le dichiarazioni del presidente ucraino Vladimir Zelensky sulla necessità di tornare ai confini del 2022 affermando che il leader di Kiev ha il diritto di «sognare». Lo riporta la Tass.

Parlando ai giornalisti, Lavrov ha detto di aver discusso con gli inviati stranieri dei piani dell'Occidente per coinvolgere più paesi nell'iniziativa che prevede la «formula di pace» di Zelensky. «Abbiamo discusso in dettaglio i progetti concreti dell'Occidente per coinvolgere quanti più Paesi del Sud del mondo, dell'Est del mondo e della maggioranza mondiale per promuovere la cosiddetta formula di pace di Zelensky in 10 punti», ha osservato il ministro russo. «La formula è ben nota, è stata pubblicata; è effettivamente un ultimatum che chiede alla Russia di arrendersi, capitolare, ritirarsi entro i confini del 1991», ha aggiunto Lavrov. «È interessante notare che di recente Zelensky ha detto che si potrebbe iniziare con i confini del febbraio 2022. Bene, lascialo sognare».

22:28
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Zelensky: «Occorre rafforzare urgentemente la difesa aerea a Khakiv e Sumy»

«Oggi ho parlato con i militari di come fornire maggiore protezione dal punto di vista della difesa aerea. Rafforzare la difesa aerea all'intera regione di Kharkiv, sulla regione di Sumy e per le quelle meridionali costituisce una necessità assolutamente urgente». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto videomessaggio serale citato dall'Ukrainska Pravda.

«È assolutamente inaccettabile che così tanti Paesi nel mondo stiano ancora pensando a come contrastare il terrorismo, quando mancano solo poche decisioni politiche», ha aggiunto, precisando che «alcuni sistemi di difesa aerea potrebbero cambiare radicalmente la situazione».

22:22
22:22
Vilnius: «Bisogna velocizzare l'accesso dell'Ucraina nella NATO»

«Il vertice NATO di Washington deve permettere di avvicinare ulteriormente l'Ucraina all'Alleanza atlantica». Lo ha affermato il vice ministro degli Esteri lituano, Simonas Satunas, nel corso del bilaterale, tenutosi oggi a Vilnius, con il segretario di Stato norvegese, Maria Varteressian.

Durante l'incontro, dedicato alle questioni della sicurezza e della Difesa nella regione, Satunas e Varteressian hanno convenuto sulla necessità di un maggior coordinamento tra la Norvegia e l'Unione europea per l'applicazione delle sanzioni nei confronti della Russia, nonché sull'importanza di coordinare ulteriori possibili strumenti di pressione sulla Russia.

I due politici hanno inoltre discusso del possibile rafforzamento della cooperazione militare tra Norvegia e Lituania in seno alla NATO, nonché dell'implementazione della cooperazione alla Difesa a livello regionale.

13:29
13:29
La Finlandia chiude i valichi con la Russia a tempo indeterminato

Il governo finlandese estenderà a tempo indeterminato, fino a nuovo avviso, la chiusura dei valichi di frontiera al confine con la Russia. Lo riporta Reuters sul suo sito aggiungendo che il governo ha anche aggiunto alla lista diversi porti nei quali i viaggi sarebbero vietati.

La Finlandia ha chiuso i suoi confini terrestri con la Russia alla fine dello scorso anno dopo un crescente numero di arrivi da paesi tra cui Siria e Somalia e accusando Mosca di utilizzare l'immigrazione come un'arma contro la nazione nordica, affermazione che il Cremlino nega.

11:48
11:48
«La centrale nucleare di Zaporizhzhia è sull'orlo di un altro blackout»

A causa dei bombardamenti, la centrale nucleare di Zaporizhzhia è «sull'orlo di un altro blackout». Lo ha riferito il servizio stampa di Energoatom, come riporta Ukrainska Pravda.

«Oggi alle 10:06 - sostiene Energoatom - a seguito dei bombardamenti russi, la linea aerea esterna da 330 kV della centrale termoelettrica 'Zaporozhia-Ferrosplavnaya' è stata spenta».

Attualmente la più grande centrale nucleare d'Europa è collegata al sistema energetico ucraino solo tramite la linea di trasmissione da 750 kV, il cui funzionamento è stato recentemente ripristinato dagli ingegneri energetici ucraini.

09:49
09:49
«La NATO è più forte che mai»

«La Nato oggi è più grande, più forte e più unita che mai». Lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg aprendo la cerimonia di festeggiamento dei 75 anni del Trattato Atlantico con la partecipazione dei 32 ministri degli Esteri alleato.

Oltre al segretario generale, sul palco si alternano i ministri degli Affari Esteri di Albania, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia e Belgio (ovvero i nuovi membri sin dalla caduta dell'Urss nonché il Paese ospite).

«Non credo negli Stati Uniti da soli come non credo nell'Europa da sola», ha aggiunto Stoltenberg. «L'Europa ha bisogno degli Usa per la sua sicurezza e gli Usa, grazie alla Nato, hanno più amici e partner di ogni altra potenza, e questo moltiplica la loro forza», ha aggiunto.

«Io credo nell'America e nell'Europa insieme unite nella Nato, perché insieme siamo più forti e più sicuri». «Al principio avevamo 12 membri, oggi siamo 32. Dunque qualcosa di giusto lo stiamo facendo», ha concluso Stoltenberg strappando un sorriso ai partecipanti.

07:03
07:03
La Fondazione svizzera di sminamento di nuovo al lavoro in Ucraina

La Fondazione svizzera di sminamento (FSD) è di nuovo al lavoro in Ucraina dopo l'inverno. Il dispositivo di decontaminazione è stato rafforzato ed esteso a nuove regioni, ha comunicato la FSD in una nota odierna.

Entro l'estate, è previsto l'arrivo di nuovi macchinari e di otto cani per coadiuvare le operazioni di sminamento. Si stima che milioni di ordigni esplosivi si trovino ancora nel suolo, ha ricordato la Fondazione in occasione della Giornata internazionale contro le mine.

Dall'inizio del conflitto, iniziato due anni fa, più di mille persone sono state uccise o mutilate da tali esplosivi. «Dobbiamo lavorare il più rapidamente possibile», ha dichiarato il direttore della FSD Hansjörg Eberle.

Nel giro di un anno, il personale della Fondazione in Ucraina è quadruplicato. Oggi è composto al 90% da ucraini, conta quasi 400 persone e a giugno arriverà a 600. I lavori sono stati estesi alle regioni di Donetsk e Kherson.

Con 29 squadre, l'ONG è una delle più grandi organizzazioni di sminamento in Ucraina. L'anno scorso ha decontaminato quasi 330'000 metri quadrati di terreno nel Paese. Una conferenza ministeriale su questo tema si terrà a Ginevra in ottobre.

06:21
06:21
«L'Ucraina è lo strumento anti-russo della NATO»

«La Nato ha fatto della Russia l'obiettivo della sua politica aggressiva e l'Ucraina viene utilizzata dall'alleanza solo come strumento anti-russo». Lo ha detto alla Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, replicando alle dichiarazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. «Le sue parole - ha aggiunto - sono la conferma dell'essenza anti-russa dell'alleanza».

06:06
06:06
IL PUNTO ALLE 6

Diversi attacchi russi sulla città di Kharkiv hanno provocato la morte di tre operatori dell'emergenza e altre due persone. Lo ha riferito su Telegram il sindaco della città, Igor Terekhov, aggiungendo che ci sono almeno sei feriti (uno in condizioni critiche). Sono stati colpiti due quartieri residenziali «densamente popolati». Le vittime stavano svolgendo operazioni di soccorso nei confronti di alcuni civili colpiti da un precedente attacco. Nella notte sono state registrate numerose esplosioni in città e diversi droni Shahed di fabbricazione iraniana sono stati segnalati nella zona.