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L'avvertimento: «Ci vendicheremo per Haniyeh a tempo debito»

La vendetta di Teheran, come sottolineano i Pasdaran sarà «severa» e si consumerà nei «tempi, nei luoghi e nei modi appropriati» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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L'avvertimento: «Ci vendicheremo per Haniyeh a tempo debito»
Red. Online
03.08.2024 08:01
22:00
22:00
Hamas: «Al via le consultazioni per il successore di Haniyeh»

Hamas ha annunciato lo svolgimento di riunioni dell'ufficio politico e del Consiglio della Shura dopo l'assassinio di Ismail Haniyeh. Lo riporta al Jazeera.

«Il martire Ismail Haniyeh è una perdita per il popolo palestinese, per il movimento e per le nazioni arabe e islamiche. La leadership del movimento ha avviato un ampio processo di consultazione per scegliere un nuovo presidente», ha affermato Hamas in una nota, precisando che «l'assassinio di Haniyeh non farà altro che aumentare la nostra determinazione e la nostra resistenza nel perseguire il nostro obiettivo».

22:00
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In migliaia a Istanbul per denunciare la morte di Haniyeh

Migliaia di manifestanti si sono riuniti questa sera davanti all'ex basilica bizantina di Santa Sofia a Istanbul per denunciare la morte del leader di Hamas Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran in un attentato che il movimento islamista palestinese e l'Iran hanno imputato a Israele.

Riuniti su invito di diverse associazioni conservatrici e filogovernative, i manifestanti hanno sventolato bandiere turche e palestinesi e ritratti di Haniyeh davanti a Santa Sofia.

«Israele ha ucciso un eroe importante in un modo che gli si addice: a tradimento», ha detto Bilal Erdogan, figlio del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. «Haniyeh aveva invitato milioni di persone a manifestare (per Gaza). Rispettiamo il suo ultimo desiderio».

21:59
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Hamas: «17 morti in un raid israeliano su una scuola a Gaza»

È salito a 17 il bilancio dei morti in almeno due raid israeliani su un'ex scuola a Gaza City dove i profughi palestinesi si erano rifugiati. Lo riferisce al Jazeera che parla di oltre 60 feriti.

Volontari, paramedici e squadre di soccorso erano all'interno dell'edificio dopo il primo attacco e hanno avuto solo pochi minuti per evacuare prima che cadessero altre tre bombe

L'esercito israeliano ha confermato l'attacco affermando, in un comunicato, di aver «colpito terroristi che operavano in un centro di comando e controllo di Hamas» che in passato era «noto come scuola Hamama, nel nord della Striscia di Gaza».

21:58
21:58
USA: «Nelle ultime 24 ore distrutti un missile e lanciarazzi Houthi»

Nelle ultime 24 ore le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti (Us Centcom) hanno «distrutto con successo un missile e un lanciamissili degli Houthi sostenuti dall'Iran in un'area dello Yemen controllata dagli stessi ribelli Houthi».

Centcom ricorda su X che queste armi rappresentavano una «minaccia imminente per le forze statunitensi e della coalizione e per le navi mercantili nella regione e che queste azioni sono state intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure».

21:51
21:51
Lapid: «Netanyahu rimanda l'accordo su Gaza per ragioni politiche»

Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha affermato che il primo ministro Banyamin Netanyahu continua a rimandare un accordo che prevedrebbe la restituzione degli ostaggi israeliani tenuti a Gaza per «ragioni puramente politiche». Lo riporta Haaretz.

Lapid ha poi aggiunto che «i capi dell'establishment della sicurezza devono uscire allo scoperto e dire all'opinione pubblica la verità: se il governo israeliano rinuncia agli ostaggi, lo dicano direttamente alle famiglie e la smettano di fare giochetti».

21:50
21:50
Axios: «Nuova fumata nera al Cairo, negoziati bloccati su Gaza»

Nuova fumata nera al Cairo sui negoziati per Gaza. «Due alti funzionari israeliani mi hanno detto che i colloqui della delegazione israeliana» in Egitto «non hanno portato a una svolta e hanno osservato che i negoziati sono bloccati e che un accordo è lontano», scrive su X il giornalista Barak Ravid di Axios.

Ai colloqui, autorizzati dal premier israeliano Benyamin Netanyahu, avevano partecipato i capi del Mossad e dell'agenzia di sicurezza interna Shin Bet, David Barnea e Ronen Bar, il coordinatore delle attività governative nei territori Cogat, Ghassan Alian, il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel e alti funzionari militari egiziani.

Fonti egiziane ben informate hanno annunciato la partenza delle due delegazioni israeliane di alto livello dagli aeroporti militari di El Alamein e Almaza, a bordo di due aerei privati e diretti all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv dopo la breve visita in Egitto per discutere della situazione nella Striscia di Gaza.

21:49
21:49
Ondata di arresti in Iran per l'omicidio di Haniyeh

L'affronto subito dall'Iran con l'attentato a Ismail Haniyeh ha scatenato un terremoto a Teheran, dove è scattata una maxi-operazione che ha portato a decine di arresti per punire i responsabili del clamoroso buco nella sicurezza: ufficiali di intelligence, militari e personale dell'abitazione nella capitale che ospitava il leader di Hamas.

Agenti reclutati dal Mossad, secondo funzionari del regime degli ayatollah citati dal quotidiano britannico Telegraph, che accreditano la tesi delle bombe piazzate nell'edificio, ben tre ordigni. La versione ufficiale dei Pasdaran invece è quella di un missile a corto raggio lanciato da oltreconfine. Quasi a voler attenuare le proprie responsabilità.

Mercoledì scorso, subito dopo l'esplosione costata la vita ad Haniyeh, gli agenti della sicurezza iraniani hanno fatto irruzione nel complesso della foresteria dove alloggiava il leader palestinese. Tutti i membri dello staff sono stati isolati, alcuni sono finiti in manette e sono stati confiscati i dispositivi elettronici, secondo quanto ha ricostruito il New York Times grazie alle rivelazioni di due fonti a conoscenza dell'indagine.

L'edificio dove è stato compiuto l'attentato è stato ispezionato capillarmente, anche con l'esame delle immagini delle telecamere di sorveglianza risalenti a mesi fa, così come le liste degli ospiti. Stessa procedura per gli aeroporti. Un'altra squadra ha interrogato alti funzionari militari e degli 007 responsabili della sicurezza, ed anche in questo caso alcuni di loro sono stati fermati. Almeno 24 persone in tutto. Il controspionaggio delle Guardie della Rivoluzione, a capo delle indagini, si è messo poi a caccia di altri sospettati, per arrivare al commando che ha pianificato, aiutato ed eseguito l'omicidio.

Teheran ha subito puntato il dito sui servizi israeliani del Mossad, che avrebbero assoldato personale iraniano per preparare l'attentato. Quanto alle modalità dell'azione, una versione non ufficiale che circola è quella di esplosivi in ;;diverse stanze della guesthouse dove avrebbe potuto soggiornare Haniyeh. Questo si evince anche, secondo il Telegraph, dalle immagini di tre agenti iraniani visti dalla videosorveglianza muoversi rapidamente tra diverse stanze.

I tre hanno poi lasciato il Paese e fatto detonare le bombe dall'estero, ha riferito una fonte dei Pasdaran, aggiungendo che il piano originale era di uccidere Haniyeh a maggio, ai funerali dell'ex presidente Raisi, ma non se ne era fatto più nulla perché in quel momento l'edificio era troppo affollato. Così si era scelto di rimandare, approfittando della visita per l'insediamento del nuovo leader iraniano, Masoud Pezeshkian.

L'ipotesi delle bombe, piazzate due mesi prima, era stata già stata rilanciata dai media americani. Sempre il Nyt, che sottolineava tra l'altro come i danni contenuti all'edificio fossero incompatibili con l'impatto di un razzo. Oggi però il comando dei Pasdaran, in un comunicato ufficiale, ha messo nero su bianco che il leader di Hamas «è stato ucciso da un proiettile a corto raggio con una testata da 7 chili, che ha provocato una potente esplosione all'esterno della guesthouse». In un'operazione condotta dallo «sconsiderato e terrorista regime sionista», con l'assistenza degli Stati Uniti, l'atto d'accusa, a cui è seguita la promessa di una «risposta forte nei tempi, nei luoghi e nei modi appropriati».

La verità su quanto accaduto ad Haniyeh, probabilmente, non si saprà mai. Di certo comunque i custodi della sicurezza a Teheran vogliono allontanare il più possibile l'ombra su una loro vulnerabilità. Secondo Ali Vaez, direttore della ong International Crisis Group, «la percezione che l'Iran non possa né proteggere la sua patria né i suoi alleati chiave potrebbe essere fatale per il regime. Perché in sostanza segnala ai suoi nemici che se non riescono a rovesciare la Repubblica islamica, possono decapitarla». E una bomba piazzata mesi prima in una zona supersorvegliata nel cuore della capitale, con agenti venduti al nemico liberi di spostarsi impunemente, sarebbe un pessimo segnale per una teocrazia che ambisce a dominare il Medio Oriente.

19:04
19:04
«Segnalato incidente al largo dello coste dello Yemen»

L'agenzia per la sicurezza marittima Ukmto ha «ricevuto la segnalazione di un incidente a circa 170 miglia nautiche a sud-ovest di Aden nello Yemen». Lo riporta la stessa agenzia su X, consigliando «alle navi di transitare con cautela e di segnalare qualsiasi attività sospetta».

18:54
18:54
Hamas: «10 morti in un raid israeliano su una scuola a Gaza»

Almeno 10 persone sono rimaste uccise in un raid israeliano contro un complesso scolastico a Gaza. Lo riferisce la Protezione Civile della Striscia.

«Ci sono 10 martiri e diversi feriti a causa del bombardamento israeliano sulla scuola di Hamama», ha detto il portavoce della Protezione Civile di Gaza, Mahmud Bassal.

L'esercito israeliano ha confermato l'attacco affermando, in un comunicato, di aver «colpito terroristi che operavano in un centro di comando e controllo di Hamas» che in passato era «noto come scuola Hamama, nel nord della Striscia di Gaza».

18:50
18:50
Idf: «Il giornalista di al Jazeera era nelle brigate Qassam»

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno rivelato un documento scoperto su un computer di Hamas sequestrato a Gaza, che prova l'appartenenza al gruppo Nukhba delle brigate Qassam del reporter di al Jazeera Ismail al-Ghoul, ucciso mercoledì.

Ghoul - ha detto l'Idf - ha preso parte al massacro del 7 ottobre e negli ultimi mesi aveva lavorato per al Jazeera. Il documento reso noto, del 2021, mostra che il terrorista era un ingegnere della brigata Gaza di Hamas.

16:59
16:59
L'ambasciata americana chiede di lasciare il Libano «in ogni modo possibile»

L'ambasciata americana a Beirut ha chiesto ai connazionali di lasciare il Libano «in qualsiasi modo possibile». Lo si legge in una nota della sede diplomatica, nella crescente atmosfera di tensione tra gli alleati dell'Iran e Israele.

14:37
14:37
Spunta il video del 7 ottobre in cui la folla prende a calci un cadavere

La famiglia di Eytan Levy, un tassista ucciso e portato nella Striscia il 7 Ottobre, ha autorizzato la pubblicazione di un video su Instagram in cui una folla di civili palestinesi prende a calci ripetutamente il cadavere dell'uomo.

Il filmato mostra un'auto guidata dai terroristi, dal cofano penzolano le gambe della vittima. La macchina arriva nella piazza della Moschea a Gaza e il corpo viene esposto per terra, i civili si accaniscono con colpi e sputi. La famiglia di Levy ha scritto: «Abbiamo deciso di condividere e rendere pubblico il video del suo rapimento e del linciaggio. Questa è la prova che non c'è nessun cittadino innocente a Gaza».

14:36
14:36
I Pasdaran: «Ci vendicheremo per Haniyeh a tempo debito»

La vendetta di Teheran per l'assassinio di Haniyeh sarà «severa» e si consumerà nei «tempi, nei luoghi e nei modi appropriati». L'avvertimento è arrivato dalle Guardie della Rivoluzione in una nota, in un messaggio diretto al «regime terrorista sionista».

I Pasdaran, come riportano anche i media israeliani, sono tornati a puntare il dito anche sugli Stati Uniti: hanno assistito Israele nell'organizzazione dell'omicidio del capo politico di Hamas, accusano.

13:50
13:50
«Haniyeh ucciso da un missile a corto raggio»

Il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh è stato ucciso a Teheran da un «missile a corto raggio con una testata da 7 chili», lanciato dall'esterno. Lo affermano in una nota ripresa dalla stampa locale i Pasdaran iraniani.

Il New York Times aveva scritto che l'attentato era stato compiuto con una bomba nascosta nell'appartamento del leader palestinese mesi prima del suo assassinio.

13:05
13:05
«Ucciso in Libano un importante comandante di Hezbollah»

Un importante comandante di Hezbollah, Ali Abd Ali, appartenente all'unità del fronte sud della milizia sciita, è stato ucciso in un attacco da drone israeliano nel sud del Libano. Lo ha annunciato l'esercito israeliano. Il raid è avvenuto nella città di Bazourieh, vicino alla città costiera di Tiro. Ali era coinvolto nella pianificazione e nell'esecuzione di numerosi attacchi. La sua uccisione è un «colpo significativo al funzionamento del fronte sud di Hezbollah nella regione», ha sottolineato l'Idf.

12:02
12:02
Il bilancio dei morti di Gaza sale a 39.550

Secondo il ministero della Sanità di Gaza, espressione di Hamas, il totale di morti palestinesi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra è salito a 39.550.

Nelle ultime 48 ore sono state uccise 70 persone. Il totale dei feriti, sempre secondo Hamas, è salito a 91.280.

11:20
11:20
«Hezbollah colpirà obiettivi di Israele in profondità»

«Il movimento di resistenza libanese Hezbollah colpirà obiettivi in profondità nei territori occupati da Israele, in risposta all'attacco del regime a Beirut». Lo ha dichiarato ieri sera la missione permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite in un comunicato.

Nell'attacco di Israele al sobborgo di Beirut martedì sono stati uccisi alcuni membri di Hezbollah e il suo alto comandante Fuad Shukr.

10:12
10:12
La Svezia chiude l'ambasciata a Beirut

La Svezia ha annunciato la chiusura della sua ambasciata a Beirut per timore di un'escalation bellica mediorientale e ha invitato i suoi cittadini a lasciare il Paese.

«Il ministero degli Esteri ha dato istruzione al suo personale di lasciare Beirut e di recarsi a Cipro» in attesa di riposizionare la missione diplomatica, ha dichiarato il ministro degli Esteri Tobias Billstrom, aggiungendo che la chiusura è prevista solo per agosto, ma che potrebbe essere estesa, a seconda degli sviluppi della situazione. Stoccolma invita inoltre i 10 mila cittadini svedesi in Libano a lasciare il Paese «con qualsiasi mezzo, finché possono».

09:33
09:33
Possibili complici dell'omicidio di Haniyeh, decine di arresti in Iran

Decine di arresti, almeno oltre 20, sono stati compiuti in Iran alla ricerca di possibili complici e talpe nell'omicidio del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, in una residenza protetta nel cuore di Teheran.

Lo scrive oggi il New York Times - ripreso anche dai media israeliani - che cita fonti iraniane informate dei fatti e vicine all'inchiesta in corso.

Fra le persone arrestate, scrive il Nyt, vi sarebbero funzionari dell'intelligence di Teheran, militari alti in grado e membri del personale del residence dove è avvenuta l'esplosione gestito dai Guardiani della Rivoluzione.

09:17
09:17
Ucciso in un raid un comandante di Hamas

L'IDF, l'esercito israeliano, afferma di aver ucciso stamani in un attacco aereo il comandante militare di Hamas di Tulkarem, in Cisgiordania, in un omicidio mirato che ha colpito un veicolo uccidendo altre quattro persone.

Lo riportano i media israeliani. La vittima principale viene identificata in Sheikh Haitham Balidi, comandante di Tulkarem delle Brigate Izzadin al-Qassam, l'ala militare di Hamas.

L'agenzia palestinese Wafa ha dato notizia di un veicolo colpito dall'aria vicino a Tulkarem con cinque morti, senza tuttavia svelarne l'identità.

08:01
08:01
Il punto alle 8.00

Gli Stati Uniti rafforzeranno la loro presenza militare in Medio Oriente, schierando ulteriori navi da guerra e aerei da combattimento per proteggere il personale statunitense e difendere Israele: lo ha annunciato ufficialmente il Pentagono.

L'annuncio arriva dopo che l'Iran e i suoi alleati regionali hanno giurato rappresaglie per le uccisioni di un leader di Hamas a Teheran e di un comandante di Hezbollah a Beirut, alimentando i timori di un più ampio conflitto in Medio Oriente.

«Il Dipartimento della Difesa continua ad adottare misure per mitigare la possibilità di un'escalation regionale da parte dell'Iran o dei partner e degli alleati» di Teheran, ha affermato in una dichiarazione la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh.

Frattanto, secondo il Telegraph, che cita due funzionari di Teheran, il Mossad avrebbe contattato due agenti di sicurezza iraniani per piazzare esplosivi in tre stanze separate di un edificio dove alloggiava il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh.

A detta del quotidiano britannico, il piano originale dell'agenzia d'intelligence israeliana era quello di assassinare Haniyeh a maggio, in occasione della sua partecipazione ai funerali dell'ex presidente iraniano Ebrahim Raisi. Ma l'operazione non è andata avanti a causa della grande folla all'interno dell'edificio e dell'elevata possibilità che fallisse.

Secondo il Telegraph gli agenti hanno comunque piazzato degli esplosivi nelle stanze del complesso e hanno lasciato l'Iran, facendo poi esplodere le bombe dall'estero.