Il caso

Le bandiere sventoleranno in alto per l'insediamento di Trump (e non era scontato)

Gli Stati Uniti si trovano ancora in lutto per la morte dell'ex presidente Jimmy Carter – Biden aveva annunciato, come da protocollo funebre, un periodo di trenta giorni con i drappi a mezz'asta – Ma il tycoon l'ha avuta vinta: «Nessuno vuole questa cosa, nessun americano può essere felice di questo»
©GRAEME SLOAN
Red. Online
20.01.2025 13:30

Il momento di Donald Trump è arrivato. Oggi, lunedì 20 gennaio, è l'Inauguration Day e il tycoon si prepara al giuramento che lo renderà – nuovamente – presidente in carica degli Stati Uniti. Al Campidoglio di Washington, sede del Parlamento federale, è tutto pronto. E come in ogni cerimonia che si rispetti, nel clima rigido (le temperature attese variano fra i -14°C e i -18°C) ma festivo, il ritmo dell'evento sarà dettato dallo sventolare delle bandiere a stelle e strisce. Il problema? Qualcuno, quest'oggi, avrebbe voluto che a Capitol Hill e in tutto il Paese, il drappo fosse tenuto a mezz'asta. E no, non per inimicizia nei confronti del 45. e (presto) e 47. presidente statunitense.

Il lutto

Gli Stati Uniti si trovano in lutto. Il 29 dicembre scorso, infatti, l'ex presidente Jimmy Carter è morto all'età di 100 anni. Un fatto che, come da tradizione, ha spinto l'amministrazione a ordinare l'abbassamento – a mezz'asta, appunto – delle bandiere sugli edifici federali. La durata della misura? Trenta giorni. Anche qui, nulla di strano: si tratta del periodo standard applicato in casi simili. L'episodio più recente risale al 2018, quando erano stati ordinati i funerali di Stato per l'ex presidente George H. W. Bush.

Presente ai funerali di Carter, Trump aveva speso qualche parola per il predecessore: «A me piaceva, non ero d'accordo con la sua politica, pensava che rinunciare al canale di Panama fosse una cosa buona, questo penso che gli è costato la rielezione, questo e gli ostaggi», aveva detto facendo riferimento alla crisi del 1979. Ma il tycoon non avevo potuto evitare di esprimere il proprio malcontento di fronte alla possibilità di vedere basse, ancora, le bandiere nel giorno del suo insediamento. «Nessuno vuole questa cosa, nessun americano può essere felice di questo, vediamo cosa succede», aveva detto.

La decisione

Che cosa è successo? Be', che Trump l'ha spuntata, di nuovo. Nonostante la direttiva di Biden, nelle scorse settimane molti politici repubblicani si sono impegnati a far sventolare, alte, le loro bandiere. Un esempio è l'Oklahoma, dove il governatore Kevin Stitt ha sfidato il volere dell'attuale (ancora per qualche ora) presidente per portare a tutta altezza il drappo già a partire dal 10 gennaio, il giorno seguente il funerale di Carter. Altri governatori repubblicani hanno sfidato l'etichetta, promettendo l'innalzamento della bandiera per l'Inauguration Day, per poi tornare a mezz'asta il giorno successivo: «Onoriamo il servizio reso da un ex presidente, ma dobbiamo anche celebrare quello di un presidente entrante e il brillante futuro che attende gli Stati Uniti d'America», ha dichiarato giorni fa il governatore del Texas Greg Abbott. Altrettanto hanno fatto alcuni democratici, come il governatore della California Gavin Newsom, che giorni fa ha annunciato di voler seguire l'iniziativa che rompe con il protocollo funebre federale.

E anche il Parlamento – tramite Mike Johnson, lo speaker repubblicano della Camera dei Rappresentanti – si è alla fine schierato con Trump, richiedendo che le bandiere venissero portate alla massima altezza lunedì, per poi essere riabbassate il giorno successivo.

La decisione rappresenta una rottura netta: in passato le bandiere sono rimaste abbassate per tutto il periodo di lutto, come nel 1973, quando nel suo Inauguration Day il presidente Richard Nixon prestò il suo secondo giuramento sotto le bandiere a mezz'asta, mentre il Paese piangeva la scomparsa di Harry Truman.

In questo articolo: