Il paragone

Le critiche al dress code di Volodymyr Zelensky e quel richiamo a Winston Churchill

Il presidente ucraino, alla Casa Bianca, è stato attaccato anche per aver indossato una volta di più la sua tradizionale uniforme militare – Le critiche piovute dal mondo conservatore, però, hanno la memoria corta: nel 1941 il primo ministro britannico si presentò a Washington indossando l'iconico «siren suit»
Marcello Pelizzari
01.03.2025 17:45

Nel dicembre del 2022, dopo i primi, estenuanti e terribili mesi di guerra, Volodymyr Zelensky volò negli Stati Uniti per ringraziare l’allora presidente Joe Biden del sostegno, incrollabile, mostrato di fronte all’aggressione russa. Allora come oggi, il presidente ucraino indossava abiti militari. E, per questo, venne aspramente criticato da alcuni commentatori politici americani. Proprio come ieri, già. Se è vero che l’abito non fa il monaco, come recita l’adagio, di per sé abusato, è altrettanto vero che la mise di Zelensky, tanto nel 2022 quanto ieri, non è stata ritenuta degna (eufemismo). A questo giro, al coro di critiche si è aggiunto Donald Trump. Con tanto di sfottò: «Sei vestito di tutto punto».

È interessante sottolineare, tornando alla prima visita all’estero di Zelensky dall’invasione su larga scala dell’Ucraina, nel 2022 appunto, la scelta di parole e definizioni da parte dei commentatori conservatori. C’è chi parlò di un «incredibile insulto» e chi, ancora, di «un segno di mancanza di rispetto». Parole e concetti che hanno fatto capolino anche a questo giro. Sia nello Studio Ovale sia nelle considerazioni della stampa più filo-Trump.

Le scelte stilistiche di Zelensky, è chiaro, sono finalizzate a veicolare l’immagine di un presidente (e, quindi, di un Paese) in guerra. Servono, insomma, per ribadire che da tre anni l’Ucraina sta sopportando un’invasione su larga scala e continui bombardamenti da parte russa. Non solo, lo stile war casual, volendo riprendere un’espressione che venne utilizzata dai conservatori proprio nel 2022, non è una novità assoluta. Anzi, in questo senso c’è un parallelismo nobile e piuttosto famoso che lega Volodymyr Zelensky, gli Stati Uniti e nientepopodimeno che Winston Churchill.

Durante la Seconda guerra mondiale, il leader del Regno Unito si presentò alla Casa Bianca indossando un abito passato alla storia come siren suit. Sui social, anni fa, mentre la destra americana appunto stava dicendo e scrivendo le peggio cose circa la citata mise di Zelensky, un utente spiegò: «Se siete arrabbiati per Zelensky con la sua tuta, aspettate di vedere Winston Churchill indossare la sua tenuta antiaerea alla Casa Bianca». Quindi, allegò alcuni scatti dell’epoca che mostravano un Churchill invero piuttosto goffo vestire, appunto, questo tutone da battaglia.

Le foto di Churchill si riferiscono a una visita che il primo ministro britannico fece fra il dicembre del 1941 e il gennaio del 1942, con la Seconda guerra mondiale che stava riducendo a brandelli l’Europa. Per l’occasione, Churchill indossò (anche) un pratico capo di abbigliamento monopezzo in stile militare, una tuta pagliaccetto come amava chiamarla. Una mise, questa, utilizzata spesso durante la Seconda guerra mondiale.  

Inizialmente, l’idea alla base del cosiddetto siren suit era consentire a Churchill di indossare qualcosa di semplice, sopra i vestiti abituali, in caso di un raid aereo tedesco. Una regolarità nel Regno Unito fra il 1940 e il 1941. La tuta, per contro, prestò si trasformò anche in un simbolo della resistenza britannica all’avanzare del Reich. Lo stesso, nel 2022 come oggi, si può dire dell’uniforme militare di Zelensky, indossata, con varie tonalità, dall’inizio della guerra.

Un ultimo appunto: David Puente, su Open, ha fatto notare un particolare. Quale? Trump ha fatto collocare un busto di Churchill nello Studio Ovale, mantenendo una promessa fatta in campagna elettorale e riportandolo dove era stato esposto durante il primo mandato del tycoon. Curiosamente, una delle critiche alla mise di Zelensky («Perché non indossi un abito?») è stata fatta dal giornalista Brian Glenn a pochi, pochissimi passi dal busto di Churchill. Il corrispondente di Real America’s Voice, emittente conservatrice, non deve aver studiato a fondo la storia.