Il caso

Le Ferrovie federali tedesche hanno fatto felice solo Murat Yakin

La portavoce di Deutsche Bahn, Anja Bröker, ha ammesso che durante gli Europei i trasporti non sono stati all'altezza della situazione fra ritardi, cancellazioni e mancanza di comunicazione – «Ma tifosi e squadre, alla fine, hanno anche apprezzato»
© PETER KLAUNZER
Marcello Pelizzari
05.07.2024 12:00

Ritardi. Cancellazioni in serie. Comunicazioni fallaci. L'Europeo di Deutsche Bahn, le Ferrovie federali tedesche, finora è stato un disastro (quasi) totale. Se l'obiettivo, per dire, era vincere, beh, è stato clamorosamente – ma nemmeno troppo, ci arriveremo – mancato. E dire che l'UEFA e il Comitato organizzatore di questo Campionato d'Europa credevano molto, se non moltissimo, nei treni. Tanto per «muovere» i tifosi quanto per trasportare le singole squadre, anche se non tutti hanno accolto l'invito a evitare l'aereo

La novità, ora, è che la portavoce delle Ferrovie, Anja Bröker, ha ammesso che Deutsche Bahn ha avuto non pochi problemi durante la kermesse. Lo ha fatto nientepopodimeno che ai microfoni dell'emittente pubblica tedesca, ARD, lanciando altresì una frecciatina alla politica. E questo perché, evidentemente, i guai delle Ferrovie non sono certo nati assieme all'Europeo. Arrivano, anzi, da lontano. Molto lontano. A cambiare, semmai, è la dimensione di questi guai: fino a poche settimane fa, infatti, le critiche ai treni tutto fuorché puntuali, alle cancellazioni o, ancora, ai convogli tremendamente sporchi raramente superavano i confini nazionali. L'internazionalità di un evento come l'Europeo, per contro, ha fatto sì che la pessima reputazione di cui, da tempo, «godono» le Ferrovie federali tedesche si spargesse più o meno ovunque. In questo senso, molto hanno fatto i racconti e i post sui social dei giornalisti al seguito di questa o quella nazionale. 

Anche i tifosi hanno contribuito a pubblicizzare, in negativo, Deutsche Bahn. Per colpa dei treni in ritardo, ad esempio, alcuni sfegatati si sono persi l'inizio delle partite. «Non siamo stati all'altezza, i nostri servizi di trasporto non hanno funzionato bene durante questi Europei» ha ammesso Bröker durante la trasmissione Morgenmagazin di giovedì. Ribadendo, tuttavia, che non tutto è da buttare: «Abbiamo comunque fatto tanto, mettendo in campo quanta più ferrovia possibile». Detto in altri termini, fino a 150 mila persone sono state coinvolte nello sforzo per fronteggiare «l'enorme afflusso di viaggiatori». Parliamo di sei milioni di passeggeri, a oggi. Detto delle ammissioni di colpa, Bröker come dicevamo ha lanciato una frecciatina alla politica: «Le infrastrutture in Germania sono vecchie, obsolete e inaffidabili». Il che, va da sé, ha complicato e non poco il lavoro di Deutsche Bahn. Basti pensare al maltempo che, lo scorso giugno, ha colpito il Paese, impedendo (spesso) ai treni ad alta velocità ICE di passare. 

Sollecitata dalla presentatrice, al grido «se foste una squadra sareste stati eliminati alla fase a gironi», Bröker in conclusione ha nuovamente difeso l'operato dei colleghi. «Beh, posso dire per i miei colleghi che hanno fatto davvero del loro meglio» le sue parole. Non solo, al netto dei problemi tanti, tantissimi passeggeri si sono trovati bene in compagnia di Deutsche Bahn. «Penso ai tifosi scozzesi, ma anche alla nazionale svizzera. Murat Yakin era molto contento».

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