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Le forze ucraine hanno raggiunto la riva sinistra del Dnepr

Le truppe di Kiev hanno preso posizione sulla costa orientale della regione di Kherson - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Le forze ucraine hanno raggiunto la riva sinistra del Dnepr
Red. Online
23.04.2023 07:07
21:49
21:49
I Paesi baltici convocano gli ambasciatori cinesi

Gli ambasciatori di Lituania, Lettonia ed Estonia hanno convocato per domani gli ambasciatori cinesi di stanza nei rispettivi Paesi per chiarimenti dopo che le dichiarazioni rilasciate ieri dell'ambasciatore cinese a Parigi, Lu Shaye, avevano scatenato un'ondata di forte indignazione in tutto il Baltico.

Durante un'intervista, l'ambasciatore cinese a Parigi aveva messo in discussione lo status internazionale dei Paesi ex sovietici.

20:29
20:29
«Non faremo più prigionieri, uccideremo tutti»

Il capo del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha detto che ora istruirà i suoi mercenari a non catturare prigionieri di guerra. «Uccideremo tutti sul campo di battaglia. Non fate più prigionieri di guerra!», ha detto Prigozhin in un audio sul suo canale Telegram, citato dal Kyiv Independent.

La decisione di Prigozhin arriverebbe a seguito della condivisione su un gruppo Telegram affiliato alla Wagner di una presunta conversazione tra due soldati ucraini, che discutevano di sparare a un prigioniero di guerra. La veridicità di questo audio non è stata confermata.

20:20
20:20
Il sistema di difesa Patriot è già in servizio

Il sistema di difesa aerea Patriot consegnato dai partner occidentali è già in servizio in Ucraina e «protegge i cieli ucraini dai missili nemici, compresi quelli balistici, e dagli aerei». E gli altri sistemi di difesa aerea promessi dagli alleati sono in arrivo. Lo ha detto Yuri Ignat, portavoce dell'aeronautica militare di Kiev, citato da Ukrinform.

«Una delle divisioni ha già preso il controllo qualche giorno fa ed è al lavoro. Gli altri (sistemi di difesa aerea ndr) che ci erano stati promessi sono già in viaggio verso le loro future posizioni. Speriamo che ci siano già dei risultati soprattutto contro gli aerei russi», ha dichiarato il portavoce dell'aeronautica.

Ignat ha anche ricordato che Mykola Oleshchuk, il comandante dell'aeronautica ucraina, ha già controllato le posizioni di combattimento del sistema di difesa aerea Patriot, e ha aggiunto che «la guerra nel nostro Paese è in corso soprattutto nella direzione orientale e più a sud, nelle regioni di Zaporizhzhia, Kherson e Mykolaiv», anche se «recentemente sono stati registrati attacchi nelle regioni di Chernihiv e Sumy».

19:47
19:47
«Attacchi russi con i droni su Nikopol, ferite 3 persone»

Le truppe russe hanno attaccato con i droni la città di Nikopol, nella regione di Dnepropetrovsk, ferendo tre persone. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Sergey Lysak.

18:44
18:44
«Dopo la controffensiva, gli alleati spingeranno Kiev alla tregua»

«Ecco come finisce la guerra». Inizia così la lunga analisi dell'editorialista del Guardian Simon Tisdall, a lungo editor per gli esteri del quotidiano. Tisdall è convinto che la «tanto attesa controffensiva ucraina riuscirà a riconquistare una parte o addirittura gran parte del territorio occupato», ma nonostante ciò le forze russe manterranno il controllo di parti del Donbass e della Crimea.

Dopo questo momento, l'editorialista del Guardian spiega che «i sostenitori occidentali di Kiev inizieranno a spingere per un cessate il fuoco negoziato o una 'tregua duratura', in attesa di un accordo a lungo termine' ed è a questo punto che »anche la Cina entrerà in scena«.

Nello scenario immaginato, la Russia accetterà un cessate il fuoco e il presidente russo Vladimir Putin rimarrà al potere, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrà posporre il suo obiettivo di riportare i confini ucraini a quelli che erano prima del 2014, ovvero prima dell'annessione russa della Crimea.

»Se questo scenario, o qualcosa del genere, si verifica nel corso del prossimo anno, molti ucraini si sentiranno inevitabilmente traditi. La promessa del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di 'fare tutto il possibile' per respingere la Russia rimarrà disattesa. Putin rimarrà al potere nonostante i numerosi crimini. Tuttavia, che ci piaccia o no, questo risultato sembra il più probabile«, dice Tisdall, senza però escludere che una delle due parti possa ottenere una vittoria decisiva.

18:01
18:01
Mosca cerca volontari

Il governo russo fa un appello ai «veri uomini» per trovare forze fresche da inviare in Ucraina. La nuova campagna di reclutamento del ministero della Difesa di Mosca è stata lanciata in grande stile, sui social media, in televisione e attraverso cartelloni pubblicitari, facendo leva anche sui vantaggi economici della chiamata alle armi. L'obiettivo, secondo l'intelligence britannica, è di reclutare 400mila volontari.

«E' davvero qui che risiede la tua forza?», si legge nel video della campagna, mentre scorrono le immagini di un personal trainer che insegna a sollevare pesi in palestra. Un cittadino comune, così come l'impiegato di un supermercato e un tassista: tutti e tre ritratti in seguito in mimetica (con il misterioso simbolo Z utilizzato dalle truppe in Ucraina) e ben armati.

Finora Mosca ha imposto soltanto una volta la coscrizione obbligatoria, lo scorso settembre, richiamando 300mila riservisti. Ed anche se di recente è stato introdotto il reclutamento online, per evitare diserzioni, è probabile che le autorità vogliano ritardare il più possibile una nuova mobilitazione, per evitare la crescita del dissenso interno nei confronti di una guerra che sembra interminabile. Proprio per questo, tuttavia, Londra ritiene «altamente improbabile» la stima dei 400mila volontari.

La campagna lanciata dal ministero della Difesa russo sarebbe anche un ulteriore segnale della competizione con Yevgeny Prighozin e il suo esercito privato, impegnato in Donbass. Il fondatore della Wagner, dopo aver perso l'accesso alle carceri per arruolare detenuti nelle sue milizie, ha lanciato una campagna social offrendo 240mila rubli (2.600 euro) al mese più bonus a personale anche senza esperienza militare, tra i 22 e i 50 anni. Mentre sulla facciata di un edifico di uffici vicino ad un'autostrada a nord di Mosca è stata vista una gigantesca pubblicità con un uomo mascherato, il logo del gruppo e slogan come 'Unisciti alla squadra vincente!'. Lo stesso Prigozhin nei giorni scorsi ha riferito che stava reclutando dalle 500 alle 800 persone al giorno.

18:01
18:01
«I Paesi ex URSS hanno uno status sancito dal diritto»

«Tutti i Paesi dell'ex Unione Sovietica hanno un chiaro status sovrano sancito dal diritto internazionale. Fatta eccezione per la Russia, che fraudolentemente si è insediata nel Consiglio di sicurezza dell'ONU». Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, commentando le parole dell'ambasciatore cinese in Francia Lu Shaye.

«È strano sentire una versione assurda della 'storia della Crimea' da un rappresentante di un Paese scrupoloso sulla sua storia millenaria. Se vuoi essere un attore politico importante, non ripetere a pappagallo la propaganda degli outsider russi...» ha concluso il consigliere del presidente ucraino.

17:25
17:25
«Un compromesso con Putin sarebbe un errore fatale»

L'Ucraina deve ripristinare la sua sovranità e la sua integrità territoriale, con l'aiuto dei propri partner. Ciò è necessario sia per Kiev, che per la futura pace nel continente e nel mondo. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un'intervista con il giornale tedesco Die Welt.

«L'integrità territoriale dell'Ucraina deve essere ripristinata, un compromesso con Mosca avrebbe conseguenze fatali per il futuro ordine mondiale» ha chiarito Kuleba aggiungendo che l'offensiva russa nell'est dell'Ucraina si è indebolita.

Secondo il ministro degli Esteri ucraino la Russia non ha mostrato alcun interesse reale nei negoziati, mentre «nessun Paese al mondo cerca la pace tanto quanto l'Ucraina», ma - ha concluso Kuleba - «sappiamo anche che la vera pace deve essere giusta e duratura».

17:24
17:24
Da inizio guerra attacchi hacker saliti del 140%

«Dall'inizio della guerra voluta da Vladimir Putin in Ucraina, gli attacchi cibernetici» contro l'Unione Europea «sono aumentati del 140%». Lo ha detto il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, durante la trasmissione Questions Politiques dell'emittente France Inter. Il presidente russo «ha paura del progetto europeo e fa di tutto per dividere l'Europa e indebolirla», ha evidenziato il commissario.

17:19
17:19
Un'ex parlamentare svedese si è unita all'esercito ucraino

Caroline Nordengrip, ex parlamentare svedese (fino al 2022) del partito populista di destra Democratici svedesi, si unirà all'esercito ucraino nella guerra contro la Russia. Lo ha scritto lei stessa sulla sua pagina Instagram, condividendo anche la documentazione ufficiale: «Ora, dopo tre giorni di burocrazia, mi è stato permesso di arruolarmi nell'esercito regolare, ci sono voluti molti timbri. Impronte digitali, foto, medici, psicologi, almeno 30 firme...».

Nordengrip, che da novembre si addestra con i soldati ucraini, servirà ora nelle file della Legione internazionale, che fa parte delle forze armate ucraine.

Molte le foto degli allenamenti condivise dalla 43enne, accompagnate da frasi d'ammirazione verso i combattenti di Kiev che «resistono all'assalto russo 24 ore al giorno, in tutte le condizioni, al freddo o al caldo».

17:04
17:04
Medvedev minaccia di fermare l'accordo sul grano

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, minaccia di interrompere l'accordo sul grano del Mar Nero: se il G7 vieta le esportazioni verso la Russia, Mosca reagirà bloccando l'accordo sul grano del Mar Nero.

«L'idea dei deficienti del G7 di un blocco totale sulle esportazioni verso il nostro Paese è eccellente, in quanto implica un divieto reciproco delle importazioni dal nostro Paese nelle categorie più sensibili per il G7. In questo caso, l'accordo sul grano e molte altre cose di cui hanno bisogno finiranno per loro. A quanto pare, non hanno più cervello» ha scritto Medvedev su Telegram.

16:22
16:22
«Massiccio bombardamento russo sulla regione di Kherson»

Le forze russe hanno bombardato «massicciamente» il villaggio di Kizomys, nella regione di Kherson, ferendo due donne. Lo riporta su Telegram Alexander Prokudin, capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, citato da Ukrinform.

«L'esercito russo ha bombardato massicciamente il villaggio di Kizomys nella comunità di Bilozerka. A mezzogiorno, l'artiglieria russa stava attaccando l'insediamento. Il nemico ha preso di mira la costruzione di una scuola locale, un'auto della polizia e circa 25 edifici residenziali», ha scritto Prokudin.

Una donna di 85 anni è stata ferita alla testa e al petto a causa del bombardamento e un'altra di 57 anni ha riportato una ferita alla mano. Entrambe sono state ricoverate in ospedale.

16:03
16:03
Non è in programma un incontro Lavrov-Blinken a New York

Non è in programma un incontro tra Serghiei Lavrov e Antony Blinken a New York, a margine del Consiglio di sicurezza dell'ONU. Lo ha reso noto il viceministro degli esteri russo Serghei Riabkov, come riporta la Tass.

15:50
15:50
Lavrov vola a New York, atteso incontro con Guterres

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov vola a New York per presiedere il Consiglio di Sicurezza dell'ONU, di cui la Russia ha la presidenza nel mese di aprile. Alle Nazioni Unite Lavrov domani è atteso incontrare il segretario generale Antonio Guterres.

15:47
15:47
«Visti negati ai reporter russi al seguito di Lavrov all'ONU»

I giornalisti russi al seguito del ministro degli Esteri Serghei Lavrov non hanno ottenuto i visti d'ingresso negli Stati Uniti per seguire la riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU che sarà presieduta da Mosca. Lo ha denunciato la portavoce Maria Zakharova, come riporta la Tass.

«Mancano 40 minuti alla loro partenza. I giornalisti non hanno i visti. L'ambasciata degli Stati Uniti ha risposto che 'ci stava lavorando'. È un'evidente manipolazione della libertà di parola e violazione dei diritti dei giornalisti», ha aggiunto.

Il viceministro Serghei Ryabkov ha poi avvertito: la Russia «non dimenticherà e non perdonerà».

13:39
13:39
«Ho combattuto insieme al Gruppo Wagner»

Il figlio del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, Nikolai, ha confermato al quotidiano Komsomolskaya Pravda di avere servito al fronte - in Ucraina - con il Gruppo Wagner, sottolineando che lo ha fatto di sua spontanea volontà perché riteneva che fosse un suo «dovere». Ieri il capo del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, aveva annunciato che Nikolai Peskov aveva servito come artigliere tra i suoi mercenari.

«È stata una mia iniziativa. E assolutamente la mia decisione», ha detto il 33enne. «Lo consideravo mio dovere. Dovevo partecipare, dovevo aiutare tutti quelli che erano lì. Non potevo sedermi in disparte e guardare gli amici e altre persone andare lì», ha aggiunto, spiegando di essere rimasto al fronte sotto falso nome «poco meno di sei mesi»

13:11
13:11
«Arrivano ad uccidere i genitori per rapire i loro figli»

Le forze russe arrivano anche a uccidere i genitori dei bambini ucraini per rapire i loro figli e portarli in Russia illegalmente: lo ha detto la commissaria per i diritti dei bambini della presidenza ucraina, Daria Gerasimchuk, in un'intervista esclusiva all'emittente tv 24 Kanal.

Gerasimchuk ha delineato cinque scenari di come la Russia rapisce i bambini ucraini. Nel primo scenario, i genitori vengono detenuti per vari motivi - spesso senza alcun motivo - ed i bambini vengono immediatamente allontanati dalla famiglia: prima vengono portati nei territori occupati e poi vengono deportati in Russia.

Il secondo scenario prevede il rapimento dei piccoli direttamente dalle loro famiglie biologiche. In questo caso gli adulti «scomodi», cioè che «non vogliono collaborare con gli occupanti», vengono privati «della loro responsabilità genitoriale secondo alcune leggi inventate dalle autorità di occupazione».

Il terzo metodo presuppone che i russi uccidano i genitori e portino via i bambini che sono rimasti con parenti e amici dalla famiglia. «Questo è accaduto, ad esempio, ai primi due bambini che siamo riusciti a riportare (in Ucraina) - ha spiegato Gerasimchuk -. Erano Ilya Matvienko e Kira Obedynska. Il ragazzo è stato gravemente ferito a una gamba e sua madre è morta tra le sue braccia. Kira ha perso suo padre proprio davanti ai suoi occhi mentre cercava di andare a prendere l'acqua. E, infatti, i russi hanno portato questi bambini rapiti a Donetsk, preparandosi per la deportazione in Russia».

Nel quarto scenario i russi non consentono alle autorità ucraine di trarre in salvo quei bambini che si trovano nelle strutture di accoglienza istituzionali nei territori occupati. Ma il metodo più utilizzato prevede che i russi portino via i bambini per la cosiddetta «riabilitazione». In primo luogo, ha spiegato Gerasimchuk, le forze russe creano condizioni nei territori occupati assolutamente inadatte alla vita di un bambino. Successivamente, offrono ai genitori di concedere «volontariamente» al bambino una cosiddetta vacanza di tre settimane o un mese, ma in realtà nessuno viene restituito.

«Assolutamente a tutti i bambini viene detto che i loro genitori non hanno bisogno di loro, che non li amano e che ora saranno russi», ha aggiunto la funzionaria.

10:05
10:05
«La Russia lancia una nuova grande campagna reclutamento»

Il ministero della Difesa russo ha lanciato una nuova grande campagna per il reclutamento di volontari da inviare al fronte, con annunci sui social media, cartelloni pubblicitari e in tv: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.

La nuova campagna fa leva sull'orgoglio maschile delle potenziali reclute, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter, attraverso appelli ai «veri uomini», oltre a sottolineare i vantaggi finanziari dell'arruolamento.

Da quando è stato interrotto l'accesso al reclutamento dei detenuti, anche la compagnia militare privata Wagner è in competizione per il limitato bacino di uomini russi in età da combattimento, osservano gli esperti di Londra secondo i quali è altamente improbabile che la campagna riesca ad attrarre i 400'000 volontari previsti dal ministero della Difesa.

Le autorità stanno quasi certamente cercando di ritardare il più a lungo possibile qualsiasi nuova mobilitazione obbligatoria per ridurre al minimo il dissenso interno, conclude il rapporto.

09:53
09:53
Droni russi su Nikopol

Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco con droni contro la città di Nikopol, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione distrettuale, Yevgeny Yevtushenko, senza fornire dettagli. Lo riporta Rbc-Ucraina.

«Nikopol - uso di droni. Rimanete negli edifici!», ha scritto Yevtushenko. I russi avevano già colpito il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, con un drone nella tarda serata di ieri.

07:07
07:07
IL PUNTO

Le forze ucraine hanno raggiunto la riva sinistra del Dnepr, nella regione di Kherson, secondo quanto riferisce l'Istituto per lo studio della guerra (Isw), citato da Ukrainska Pravda.

Gli analisti dell'Istituto hanno affermato che i «corrispondenti militari» russi hanno fornito ampie riprese video georeferenziate e messaggi di testo che confermano che le forze ucraine hanno preso posizione sulla costa orientale della regione di Kherson.

«I filmati, pubblicati da un blogger russo il 22 aprile, mostrano che le forze ucraine hanno preso posizione sulle rive del fiume Dnepr a nord di Oleshki (7 chilometri a sud-ovest di Kherson) e sono avanzate fino al confine settentrionale dell'insediamento sull'autostrada E97, così come ad ovest dei cottage estivi (10 chilometri a sud di Kherson). Il filmato indica anche che le truppe russe potrebbero non avere il controllo delle isole sui fiumi Konka e Chaika, situate a meno di mezzo chilometro a nord delle posizioni di geolocalizzazione dell'esercito ucraino vicino al ponte Antonovsky», afferma il rapporto ISW.

L'istituto ha osservato che il 20 e 22 aprile «corrispondenti militari» russi hanno affermato che le forze ucraine avevano mantenuto posizioni sulla costa orientale della regione di Kherson per diverse settimane, stabilito linee di rifornimento stabili verso queste posizioni e effettuato regolarmente sortite, il che indicava una mancanza di controllo russo sull'area.

Isw ha notato che la mappa di combattimento di un altro blogger russo afferma che le forze russe non controllano alcune isole nel delta del Dnepr a sud-ovest di Kherson, il che indica una possibile avanzata delle truppe ucraine verso queste isole.

Le squadre di ricerca ucraine affermano di aver recuperato i corpi di centinaia di soldati ucraini morti, insieme a un numero simile di russi, che intendono rimpatriare. Nel frattempo, Kiev chiede la restituzione di ogni ucraino catturato dalla Russia. Lo scrive la Cnn.