Il caso

Le gang sparano (anche) agli aerei: Haiti sempre più nel caos

Un velivolo di Spirit Airlines è stato preso di mira durante l’atterraggio a Port-au-Prince: un membro dell’equipaggio è rimasto lievemente ferito – Proiettili anche verso un altro velivolo, di JetBlue, atterrato in sicurezza a New York
Marcello Pelizzari
12.11.2024 12:54

Non c’è pace ad Haiti. Lunedì, due aerei passeggeri che sorvolavano la capitale Port-au-Prince sono stati colpiti da proiettili. Le autorità, nel frattempo, hanno sospeso i collegamenti da e per l’isola, prigioniera da tempo delle lotte intestine tra gang. 

L’incidente più grave è occorso a un velivolo dell’americana Spirit Airlines, colpito appunto da proiettili mentre stava atterrando a Port-au-Prince. Un membro dell’equipaggio, ha poi spiegato il vettore, ha riportato ferite (fortunatamente) lievi mentre il volo NK 951, partito da Fort Lauderdale in Florida, è stato prontamente dirottato su Santiago nella Repubblica Dominicana dove è atterrato in sicurezza. Una successiva ispezione all’aereo – un Airbus A320neo – ha rivelato danni importanti e, soprattutto, riconducibili ai proiettili sparati da terra.  

Le autorità, considerando l’accaduto e l’ennesima escalation a livello di violenza, hanno emesso un avviso NOTAM con il quale hanno annunciato la sospensione di tutte le operazioni (almeno) fino al prossimo 18 novembre. Di riflesso, altre compagnie americane attive su Haiti – JetBlue e American Airlines – hanno cancellato i propri collegamenti. In un comunicato, JetBlue ha aggiunto di aver deciso di prolungare lo stop fino al 2 dicembre spiegando che danni da proiettile sono stati identificati in uno dei suoi aerei di ritorno da Haiti. Nello specifico, parliamo del volo 935 regolarmente atterrato all’aeroporto JFK di New York.  

I due incidenti sono collegati alle tensioni, come detto, che attanagliano l’isola. E alle lotte fra gang. Proprio ieri, lunedì, il Consiglio di transizione di Haiti ha appuntato quale nuovo primo ministro l’imprenditore Alix Didier Fils-Aimé. Il quale, subito, ha parlato di ripristinare la democrazia e la sicurezza nel Paese. Il caos politico e le attività criminali delle citate gang hanno preso il sopravvento da un anno circa. E la violenza, manco a dirlo, ha colpito direttamente pure gli attori internazionali presenti sull’isola. Il mese scorso, un elicottero delle Nazioni Unite era stato colpito da proiettili mentre sorvolava Port-au-Prince. Sempre a ottobre, le gang avevano preso di mira i veicoli dell’Ambasciata statunitense. 

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