Guerra in Ucraina

Le navi spia russe spaventano il Regno Unito

I dettagli del piano strategico russo nelle acque del Mare del Nord preoccupano particolarmente Londra: secondo gli esperti, il Paese non sarebbe pronto ad affrontare la minaccia del Cremlino
© Twitter
Federica Serrao
21.04.2023 21:00

«Navi spia russe si aggirano al largo delle coste britanniche». Questa la notizia anticipata dai media inglesi nei giorni scorsi. Secondo questi ultimi, alcune navi «fantasma» di Mosca starebbero mappando i parchi eolici e i cavi di comunicazione del Regno Unito. L'obiettivo, presunto, sarebbe quello di sabotare le infrastrutture critiche del Paese. Paese in cui, ora, i conservatori chiedono di ampliare le forze armate, per fare fronte alla minaccia del Cremlino, che sembra avvicinarsi all'orizzonte. 

Camuffate da pescherecci

Andiamo con ordine. Secondo un'inchiesta congiunta di alcune emittenti pubbliche dei Paesi nordici, la Russia avrebbe istituito un programma statale che tramite navi spia starebbe attuando una strategia di sabotaggio nel Mare del Nord. Proprio da qui, sarebbero emersi le prime informazioni dettagliate del piano russo e della Admiral Vladimirsky, registrata ufficialmente come nave da ricerca oceanografica, ma identificata in realtà come possibile nave spia. Nell'ambito di questa indagine, anche il Regno Unito ha fatto quindi sapere di aver registrato una flotta di imbarcazioni russe - spesso camuffate da navi di ricerca o pescherecci - con a bordo guardie armate, nei pressi delle sue coste. E secondo una mappa pubblicata dal Telegraph, la Admiral Vladimirsky si sarebbe avvicinata alle coste britanniche in più occasioni. Ma soprattutto, vicino ai suoi parchi eolici.

Ma cosa ci farebbero lì, concretamente, quelle navi? Come dicevamo, sarebbero lì per sabotare. Più precisamente, per prendere di mira cavi internet, parchi eolici e connettori che trasportano gasdotti ed elettricità. E per elaborare dei piani in caso di guerra totale con l'Occidente. Non a caso, Londra ha fatto sapere di aver seguito una di queste navi fantasma mentre effettuava «ricerche sottomarine» nei pressi di alcuni parchi eolici, al largo della costa orientale. Ma la presenza di queste navi sospette, in realtà, risale addirittura allo scorso anno. Già a novembre infatti, sembra che una di queste navi sia entrata in zona Moray Firth. Un'insenatura del Mare del Nord di forma quasi triangolare, nei pressi di Inverness, in Scozia. 

Il Regno Unito non è pronto

Per molto tempo, quello delle navi fantasma è stato solo un insieme di teorie e di speculazioni. Ora che si è certi di quanto stia avvenendo nelle acque, la situazione, però, si rovescia. La faccenda, come detto già negli scorsi giorni, riguarda tutto il Mare del Nord. Ma ora, il Regno Unito sembra essere il più preoccupato. E non lo nasconde. Soprattutto perché, a detta degli esperti, il Paese non sarebbe minimamente pronto per affrontare la minaccia russa. 

Non solo. Mercoledì sera, i capi del GCHQ hanno fatto sapere che sempre più nazioni occidentali stanno affrontando un'impennata di attacchi di hacking russo. Di più, secondo Oliver Dowden, ministro del Cabinet Office, gli hacker allineati con la Russia che hanno attaccato l'Ucraina avrebbe preso proprio il Regno Unito come nuovo bersaglio. 

I prossimi passi

Appurata la situazione, resta quindi da capire quali siano i passi migliori da fare ora. Al momento, la Royal Navy britannica ha fatto sapere di aver proceduto all'acquisto di due navi dedicate alla sorveglianza sottomarina. Le imbarcazioni dovrebbero entrare in servizio, verosimilmente, durante l'anno. Un portavoce del Ministro della Difesa, invece, ha confermato la serietà con cui Londra sta affrontando la situazione. «Il governo prende molto sul serio la sicurezza e la resilienza delle nostre infrastrutture nazionali. Per questo motivo, abbiamo aumentato i pattugliamenti della Royal Navy già dopo l'incidente del Nord Stream e abbiamo investito 65 milioni di sterline nella prima delle nostre due navi di si sorveglianza oceanica multiruolo». Aggiungendo che ora, la priorità del Regno Unito resta quella di rivedere tutti gli investimenti e le attività, tenendo conto delle minacce e dei rischi. 

In questo articolo: