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Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu – Secondo lo Stato maggiore, le truppe ucraine hanno respinto gli attacchi russi nelle città di Nahirne, Berestov, Krynychne e Rota – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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19:11
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«Circa 600 persone tenute in condizioni disumane e vittime di torture»
«In base alle nostre informazioni, circa 600 persone vengono trattenute in cantine nella regione di Kherson», dove sono tenute «in condizioni disumane e sono vittime di torture». A denunciarlo è la rappresentante permanente della presidenza ucraina in Crimea, Tamila Tacheva, spiegando che per la maggior parte si tratta di «giornalisti e militanti» che hanno organizzato «manifestazioni pro-Ucraina».
18:32
18:32
La Duma vota l'uscita della Russia dalla Corte europea dei diritti dell'uomo
Il parlamento russo ha votato a favore dell'uscita di Mosca dalla Corte europea dei diritti dell'uomo dopo oltre 20 anni come membro del Consiglio d'Europa. Lo riferisce il quotidiano britannico The Guardian.
La Duma ha approvato due testi: con uno la Russia si sottrae alla giurisdizione della Corte e con il secondo si segna il 16 marzo come limite temporale, ovvero oltre quella data nessuna decisione presa dalla corte contro la Russia verrà implementata.
Dopo il voto, lo speaker della camera bassa russa, Vyacheslav Volodin, ha sottolineato come a suo avviso la Corte europea dei diritti dell'uomo sia diventata «uno strumento di lotta politica contro il nostro Paese nelle mani dei politici occidentali». Volodin ha rimarcato come alcune delle decisioni della Corte siano «in contraddizione diretta con la costituzione russa, i nostri valori e le nostre tradizioni».
18:21
18:21
Resta alto l'allarme colera a Mariupol, si teme una catastrofe
Acque contaminate dai rifiuti, sepolture sommarie, scarse condizioni igieniche, temperatura in aumento: le malattie camminano sempre insieme con la guerra e ora l'allarme colera sembra essere diventato realtà a Mariupol, occupata dall'esercito russo.
«La città è sull'orlo di un'epidemia esplosiva di colera: sta letteralmente annegando nelle acque contaminate dai rifiuti e dalla decomposizione di sepolture improvvisate, aggravate dall'arrivo del caldo», ha avvertito il vicesindaco fedele alle autorità di Kiev, Sergei Orlovio, sottolineando che le forze di occupazione hanno messo la città in quarantena.
Secondo don Oleh Ladnyuk, salesiano di Dnipro (nell'Est del Paese), che conosce bene la situazione locale, «il rischio colera sembra essere circoscritto per ora alla città di Mariupol, dove pare che ci siano ancora molti cadaveri sotto gli edifici distrutti. Ma non possiamo confermare la notizia perché non ci sono informazioni sicure e documentate. Si è venuto a sapere che i russi hanno portato medicine specifiche ed hanno aperto a Rostov (in territorio russo) un ospedale per malattie infettive. Ma ufficialmente non si hanno notizie certe», ha dichiarato all'Agenzia Sir, organo d'informazione della Conferenza episcopale italiana.
Secondo don Oleh, l'insorgere del colera si potrebbe verificare «nelle città completamente distrutte dove è impossibile recuperare i cadaveri, ma le città che sono state liberate dagli ucraini - assicura - sono state pulite».
L'allerta, insomma rimane alta per le città occupate dai russi, come nel caso di Mariupol. Negli ultimi giorni nella città che si affaccia sul Mar d'Avov sono state registrate temperature tra i 25 e i 28 gradi, «fa caldo, secondo le stime pare che in città siano rimaste più di 120.000 persone. Mancano cibo e acqua potabile», spiega il religioso.
Proprio nei giorni scorsi gli amministratori ucraini della città, legittimamente eletti ma ormai rifugiati in territori non occupati, hanno fatto sapere che a chi è rimasto in città le forze di occupazione distribuiscono acqua solo ogni due giorni. L'acqua va comunque bollita prima di essere usata e non sempre gli abitanti ne hanno la possibilità: «Per questo arriva il colera, perché l'acqua è contaminata», dice don Oleh.
A lanciare l'allarme colera a Mariupol era stata anche la direttrice regionale per le emergenze dell'Organizzazione mondiale della sanità Dorit Nitsan, spiegando che informazioni provenienti da organizzazioni non governative affermavano che le acque reflue sono mescolate con l'acqua potabile. «Ci stiamo preparando con una campagna di vaccinazione», ha detto.
Il colera è un'infezione diarroica acuta causata dal batterio Vibrio cholerae. La trasmissione avviene per contatto orale, diretto o indiretto, con feci o alimenti contaminati e nei casi più gravi può portare a pericolosi fenomeni di disidratazione, anche letali.
17:08
17:08
«Le prime navi cargo sono entrate nel porto di Mariupol»
Le prime navi cargo sono entrate nel porto di Mariupol. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu, stando a quanto riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.
«Lo sminamento del porto marittimo di Mariupol è stato completato. Funziona come al solito e ha ricevuto le prime navi mercantili», ha detto Shoigu aggiungendo che i porti marittimi di Mariupol e Berdyansk funzionano normalmente e sono pronti a spedire grano.
«Il porto marittimo di Berdyansk ha iniziato le operazioni. Come indicato dal comandante in capo supremo, siamo pronti a caricare grano in questi porti (Berdyansk e Mariupol, ndr)», ha affermato il ministro della Difesa russo annunciando che il ministero della Difesa, insieme alle ferrovie russe, ha creato le condizioni per riprendere il traffico ferroviario a tutti gli effetti tra la Russia, il Donbass, la Crimea e il territorio dell'Ucraina in sei sezioni ferroviarie, ha affermato Shoigu.
«Abbiamo iniziato a consegnare merci a Mariupol, Berdyansk e Kherson», ha affermato. Secondo il ministro, due giacimenti di petrolio e quattordici di gas, oltre a 33 miniere di carbone, continuano a funzionare senza interruzioni dopo essere stati rilevati dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk (DPR e LPR). «Inoltre, - ha detto ancora - il 57% delle capacità dell'industria metallurgica ucraina sono concentrate nei territori liberati».
Colloqui ministri difesa Mosca-Ankara su corridoi grano
Intanto i ministri della difesa di Russia e Turchia, Shoigu e Hulusi Akar, hanno discusso della creazione di corridoi sicuri per l'esportazione di grano dall'Ucraina attraverso il Mar Nero. Lo ha riferito il ministero della difesa di Mosca, citato da Tass. Il tema sarà al centro anche dell'incontro di domani in Turchia tra i ministri degli esteri dei due Paesi, Serghei Lavrov e Mevlut Cavusoglu.
14:01
14:01
Trasferiti a Kiev i corpi dei caduti di Azovstal
I corpi dei combattenti ucraini uccisi nell'acciaieria Azovstal di Mariupol, restituiti dalla Russia alle autorità ucraine, sono stati trasferiti a Kiev. Lo riferisce Ukrinform citando il Centro per la comunicazione strategica e la sicurezza dell'informazione e l'associazione delle famiglie dei difensori di Azovstal.
«Un terzo dei corpi sono quelli dei combattenti del reggimento Azov. L'appartenenza degli altri cadaveri ad altre unità militare è in fase di verifica», riferisce il rapporto.
I familiari dei caduti saranno chiamati per l'identificazione ma il lavoro degli esperti forensi potrebbe durare tre mesi.
Il 4 giugno scorso, ricorda Ukrinform, Ucraina e Russia hanno scambiato i corpi dei soldati sulla linea del fronte nella regione di Zaporizhzhia.
13:15
13:15
«Mariupol sull'orlo di un'epidemia di colera, annega nelle acque contaminate»
Mariupol è sull'orlo di un'epidemia «esplosiva» di colera: sta «letteralmente annegando» nelle acque contaminate dai rifiuti e dalla decomposizione di sepolture improvvisate, aggravate dall'arrivo del caldo. Lo ha detto il vicesindaco della città ucraina Sergei Orlovio, sottolineando - secondo quanto precisano alcuni siti ucraini - che le forze d'occupazione russa hanno messo la città in quarantena.
12:51
12:51
«Porto Mariupol funziona, Azovstal è stata sminata»
"Il porto di Mariupol è stato liberato dalle mine. Sta funzionando normalmente e ha iniziato a ricevere navi da carico. Le operazioni di sminamento nell'acciaieria Azovstal continuano, ad oggi sono stati scoperti quasi 15.000 ordigni esplosivi", ha detto il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, citato da Interfax.
"La vita si sta normalizzando" a Mariupol, come in tutte le zone "liberate" del Donbass, ha detto aggiunto. "Le forniture di acqua e di energia elettrica sono state progressivamente ripristinate nelle aree residenziali di Mariupol, le strade sono state ripulite e le istituzioni sociali stanno riprendendo a funzionare".
12:49
12:49
I russi si ritirano da Melitopol, vanno verso Kherson
Le truppe russe si stanno ritirando da Melitopol e da parte del distretto di Vasylivka a Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud-orientale, e si stanno muovendo in direzione di Kherson, nel sud del Paese. Lo ha detto alla tv pubblica ucraina il capo dell'amministrazione militare regionale di Zaporozhzhia, Alexander Starukh, osservando tuttavia che le unità militari della Federazione russa non abbandonano i tentativi di avanzare ulteriormente nell'est della regione.
"I combattimenti continuano lungo la linea di demarcazione, dove i nostri militari stanno respingendo il nemico. Scontri sono in corso a Orikhiv, Huliaipil, Komyshuvakha e negli insediamenti vicini, che subiscono continui bombardamenti", ha dichiarato Starukh.
12:14
12:14
Sarà smontata insegna benvenuto a Mariupol e riscritta in russo
I russi vogliono smantellare l'iscrizione monumentale del nome di Mariupol che accoglie i visitatori all'ingresso della città per sostituirla con una in lingua russa. Lo scrive Ukrainska Pravda, citando il Consiglio comunale di Mariupol.
Secondo quanto riportato dal sito ucraino, gli occupanti avrebbero intenzione di sostituire il monumento, oggi dipinto con i colori della bandiera ucraina, con uno che riporti la grafia russa del nome di Mariupol. In un video diffuso dal Consiglio comunale di Mariupol su Telegram si sente un uomo russo che dice che l'iscrizione "sarà corretta con il normale nome russo della città russa".
11:56
11:56
Kiev nega all'AIEA la visita nella centrale nucleare occupata
(Aggiornata alle 13.09) L'Ucraina nega la visita del capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) alla sua centrale nucleare occupata dalle forze russe: lo ha reso noto il governo di Kiev.
La centrale nucleare in questione è quella di Zaporizhzhia, ha precisato l'agenzia nucleare ucraina.
«L'Ucraina non ha invitato (il direttore generale dell'AIEA Rafael, ndr) Grossi a visitare la centrale di Zaporizhzhia e si è rifiutata di fargli fare una visita del genere in passato. La visita alla centrale sarà possibile solo quando l'Ucraina riprenderà il controllo del sito», ha scritto Energoatom su Telegram.
11:47
11:47
Lavrov da oggi in Turchia per i colloqui sul trasporto del grano
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov arriverà oggi in Turchia per discutere con le autorità di «questioni regionali e relazioni bilaterali». Lo fa sapere il ministero degli Esteri turco attraverso un comunicato secondo cui la visita si svolgerà nella giornata di oggi e anche di domani.
La scorsa settimana, Ankara aveva fatto sapere che Lavrov si sarebbe recato in Turchia con una delegazione del ministero della Difesa russo per discutere di come creare corridoi sicuri per il trasporto di prodotti agricoli dall'Ucraina tramite il mar Nero.
11:42
11:42
«Oltre 1,7 milioni di residenti ucraini in territorio russo»
«Oltre 1,7 milioni di residenti dell'Ucraina, tra cui 276.000 bambini, sono sul territorio russo, distribuiti in 56 regioni della Federazione»: lo dichiara una fonte delle forze dell'ordine alla Tass.
«Più di 1,7 milioni di persone provenienti dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e dall'Ucraina hanno attraversato il confine russo, tra cui 276.000 bambini», ha dichiarato, aggiungendo che quasi 20.000 rifugiati sono entrati in Russia nelle ultime 24 ore, e che 507.000 hanno la cittadinanza russa, oltre 907.000 sono cittadini delle autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Lugansk. Kiev denuncia invece deportazioni forzate.
11:33
11:33
«Kherson e Zaporizhzhia fuori da accordo con Kiev»
Le regioni di Kherson e Zaporizhzhia non saranno incluse nell'eventuale accordo con l'Ucraina. Se Kiev prenderà contatto con Mosca, lo status di queste due regioni non sarà discusso, così come la questione della Crimea e del Donbass è già chiusa per la Russia.
Ne ha parlato una fonte russa di alto rango con il quotidiano Izvestia osservando che la stragrande maggioranza degli abitanti della regione sostiene la Russia.
Secondo alcune fonti, il corso del processo dipenderà da come finirà l'escalation lungo la linea di contatto nel territorio del Donbass: secondo alcune stime, nelle prossime settimane è prevedibile una tregua. L'attuale escalation, hanno affermato le fonti, dovrebbe concludersi nelle prossime settimane, possiamo presumere una settimana o due. In ogni caso, a un certo punto entrambe le parti avranno bisogno di una tregua per aumentare le riserve e ricostituire le scorte di armi.
Tuttavia, ciò non garantisce la ripresa del dialogo tra le parti. Mosca - hanno aggiunto le fonti - era pronta a fermare l'operazione speciale già a marzo, durante i negoziati delle delegazioni ad Antalya, la stessa Ucraina ha offerto uno status neutrale e garanzie di sicurezza senza includere il Donbass e la Crimea.
09:04
09:04
Pesanti combattimenti in corso a Severodonetsk
Pesanti combattimenti sono in corso nella città dell'Ucraina orientale di Severodonetsk, le truppe russe stanno continuando a prenderla d'assalto: è quanto ha dichiarato l'esercito di Kiev nel suo rapporto operativo della mattina, citato dal Guardian.
Secondo lo Stato maggiore, le truppe ucraine hanno respinto gli attacchi russi nelle città di Nahirne, Berestov, Krynychne e Rota e avrebbero anche colpito alcune unità militari di Mosca nella regione di Kherson (Sud) e depositi di munizioni nella regione di Mykolayiv, sempre nel meridione del Paese.
L'ultimo aggiornamento fornito dal capo militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai afferma che gli attacchi russi in direzione di Novookhtyrka e Voronove sono stati respinto.
Secondo quanto riferisce l'intelligence britannica, lo scorso fine settimana le truppe russe hanno ripreso il controllo di alcune parti di Severodonetsk, ma probabilmente Mosca punta ancora a isolare l'area della città strategica dell'Ucraina orientale sia dal Nord (Izyum) sia dal Sud (Popasna).
Il rapporto, pubblicato dal ministero della Difesa britannico su Twitter, ricorda che fino a maggio le truppe russe avevano guadagnato terreno lungo l'asse meridionale, ma sottolinea che nell'ultima settimana non ci sono stati progressi. Inoltre, notizie di pesanti bombardamenti vicino a Izyum indicano che Mosca si sta preparando a riprendere l'offensiva lungo l'asse settentrionale.
In questo quadro, la Russia ha bisogno di sfondare su almeno uno di questi due assi nel Donbass - quello meridionale di Popasna o quello settentrionale di Izyum - per tradurre i successi tattici in successi operativi e proseguire la sua marcia verso l'obiettivo politico di conquistare l'intera regione di Donetsk.
08:56
08:56
Navi russe si ritirano a oltre 100 km dalle coste ucraine
Le navi della flotta russa del Mar Nero si sono ritirate a più di 100 chilometri dalle coste ucraine a causa degli attacchi delle forze di Kiev con missili e droni: lo ha reso noto la Marina ucraina, secondo quanto riporta la Cnn.
Nel tentativo di riprendere il controllo delle parti nord-occidentali del Mar Nero, i russi avevano schierato sistemi missilistici costieri nelle regioni della Crimea e di Kherson, ha spiegato la Marina, sottolineando comunque che la minaccia di attacchi missilistici dal mare rimane.
07:43
07:43
«I russi vogliono Zaporizhzhia, colloqui sono a zero»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto incontrando giornalisti a Kiev che i colloqui con la Russia "sono a livello zero" e che le truppe di Mosca puntano alla conquista della strategica città di Zaporizhzhia.
Per il presidente, citato dal Guardian l'avanzata russa crea una "situazione di massima minaccia", ma che le truppe ucraine sono pronte a combattere: "Il nemico vuole occupare la città di Zaporizhzhia. Sono di più, sono più potenti, ma noi abbiamo la possibilità di combattere"
Zelensky ha poi detto che oltre 2.500 combattenti che avevano resistito nelle acciaierie di Azovstal a Mariupol sono ora detenuti nelle regioni di Donetsk e Lugansk, aggiungendo che la prima fase dell'operazione - farli uscire vivi da Azovstal - è stata compiuta. "Oggi c'è la seconda parte. Portarli a casa vivi", ha affermato.
06:35
06:35
I soldati usano il traduttore Google per imparare a usare le armi americane
Le armi inviate dalla Nato e dagli Stati Uniti raggiungono l'Ucraina più velocemente dell'addestramento ai militari per usarle. In mancanza della formazione necessaria, i soldati ucraini ricorrono al traduttore di Google per decifrarne le istruzioni all'utilizzo. Lo riporta il New York Times, sottolineando come l'addestramento dei soldati nell'usare le nuove tecnologie sta diventando un crescente e significativo ostacolo.
06:34
06:34
«Servono molti più lanciarazzi Mlrs»
Per avere una possibilità di sconfiggere la Russia l'Ucraina ha bisogno di almeno 60 sistemi lanciarazzi multipli (Mlrs), molti di più di quelli promessi finora da Stati Uniti e Regno Unito: lo afferma al Guardian il tenente colonnello Oleksiy Arestovych, consigliere militare del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Nonostante gli Mlrs siano "un'arma rivoluzionaria", dice Arestovych, non ne sono stati impegnati abbastanza per cambiare le sorti della guerra. "Meno ne prendiamo e peggiore sarà la nostra situazione - spiega l'ufficiale ucraino -. Le nostre truppe continueranno a morire e noi continueremo a perdere terreno", in particolare se i paesi con decine di Mlrs "decideranno di donarne solo quattro o cinque".
"Se otteniamo 60 di questi sistemi - afferma ancora Arestovych - i russi perderanno ovunque ogni capacità di avanzare e saranno fermati di colpo. Se ne prendiamo 40 avanzeranno, anche se molto lentamente e con pesanti perdite. Con 20 continueranno ad avanzare, con un numero di vittime superiore a quello attuale".
06:27
06:27
Il punto alle 06.00
Continuano i combattimenti di strada a Severodonetsk; i russi stanno effettuando operazioni di assalto nei distretti di Belogorovka e Mykolayivka; attacchi aerei sono stati effettuati a Lysychansk e altre città della regione di Lugansk sono sotto tiro. I soccorritori ucraini hanno anche spento un incendio in un'area di circa 1.000 metri quadrati a Lysychansk. I russi hanno colpito una panetteria e diversi edifici governativi e due grattacieli sono stati danneggiati.
Le truppe russe hanno schierato armi pesanti, come i sistemi missilistici balistici tattici ipersonici a corto raggio Iskander-M, in territorio bielorusso lungo il confine con l'Ucraina. La Russia ha anche posizionato lungo il confine sistemi missilistici terra-aria e di artiglieria antiaerea a medio raggio Pantsir, sistemi missilistici S-400 e aerei operativi e tattici.
Nel frattempo, la visita del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in Serbia, che era prevista tra ieri e oggi, è stata annullata. La decisione dopo che Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro hanno vietato il transito nel loro spazio aereo per il volo del ministro degli Esteri russo diretto a Belgrado. «La nostra diplomazia non ha ancora padroneggiato la capacità di teletrasportarsi», ha affermato il ministero.
Mosca avrebbe concordato con Kiev e Ankara uno schema preliminare per l'uscita da Odessa delle navi ucraine con il grano: i militari turchi saranno impegnati nello sminamento e scorteranno le navi in acque neutrali. Lì, le navi incontreranno le navi russe e le scorteranno sul Bosforo.