Il caso

Le «sfere misteriose» sulle spiagge australiane? «Sono palle di catrame»

Identificate le strane forme nere trovate negli scorsi giorni su numerose spiagge di Sydney: l'origine, però, resta ancora da chiarire – La loro composizione di petrolio e idrocarburi minaccia la catena alimentare: «Se ingeriti, questi materiali sono estremamente tossici»
©STEVEN MARKHAM
Red. Online
17.10.2024 13:30

Migliaia di sfere nere. Questo è quanto è stato trovato, negli scorsi giorni, su alcune delle più famose spiagge di Sydney, tra cui quelle di Bondi, Bronte, Coogee e non solo. Uno spettacolo misterioso e inquietante. Da cui le autorità hanno immediatamente riferito di rimanere alla larga. A bagnanti e frequentatori delle spiagge è stato immediatamente raccomandato di non avvicinarsi a quelli che, in un primo momento, sono stati identificati come «misteriosi rifiuti di forma sferica».

Poi, vista la gravità della situazione, Bondi Beach e le spiagge vicine sono state addirittura chiuse, per consentire le operazioni di ripulitura della spiaggia e recupero del materiale. Materiale che, come emerso dai test condotti dal comune di Randwick, sarebbe catrame. 

In altre parole, quelle trovate sulla sabbia australiana, sarebbero vere e proprie «palle di catrame». La cui origine, si legge su diversi media internazionali, è da ricondurre alle fuoriuscite di petrolio che, con il tempo, si coagula, assumendo una forma sferica. Di più, secondo gli esperti, i detriti trovati sarebbero composti sì da petrolio, ma anche da idrocarburi grezzi. «Quando il petrolio si riversa nell'oceano, inizialmente non ha questa struttura. Di solito è liquido», ha dichiarato ad ABC News il professor Matthew England. «Si diffonde sulla superficie dell'oceano, ma col tempo si lega ad altri inquinanti superficiali e anche alla materia superficiale». Che, a detta dell'esperto, può includere sia sabbia che microrganismi. «Quelle palle di catrame sono sferiche a causa dell'azione del vento, delle onde e degli agenti atmosferici», aggiunge. 

I rischi

Stando, dunque, alle prime analisi, le sfere dovrebbero essere composte principalmente da petrolio e idrocarburi. Materiali pericolosi, ma che costituiscono, a detta degli esperti, una «minaccia bassa». Ciononostante, non si possono escludere danni per la salute delle persone. Motivo per cui, oltre a tenere i bagnanti lontani dai numerosi luoghi del ritrovamento, le spiagge rimarranno chiuse fino a che le operazioni di rimozione delle sfere non saranno completate. Non solo. Sebbene, a livello di contatto, i pericoli siano contenuti, questi materiali sono estremamente tossici se ingeriti. Tuttavia, sebbene sia difficile che qualcuno raccolga questi oggetti e li mangi, non si può escludere che le sfere abbiano contaminato la catena alimentare. 

Le persone che hanno mangiato pesce catturato nell'area, infatti, potrebbero aver ingerito anche parte di questi materiali «incredibilmente tossici». Motivo per cui, l'EPA (Environment Protection Authority) sta indagando su eventuali rischi per la comunità, oltre che per l'ambiente. 

Le sfere di catrame. © 	STEVEN MARKHAM
Le sfere di catrame. ©  STEVEN MARKHAM

Origine sconosciuta

Una domanda, però, rimane. Chiarito che si tratti di «palle di catrame», che cosa ha causato l'incidente che ha portato alla fuoriuscita di petrolio? Al momento, l'origine rimane per lo più sconosciuta. L'Australian Maritime Safety Authority sta indagando sull'accaduto, tenendo conto delle correnti e del vento, così da determinare se il fatto sia avvenuto a sud, nord, oppure a est, al largo della costa del Nuovo Galles del Sud. Qualora venisse identificato un responsabile, si potrebbe intraprendere un'azione legale. Esistono, infatti, norme e regolamenti internazionali che stabiliscono quante parti per milione di materiale possono finire nell'oceano. E se a finire in acqua è petrolio, in qualsiasi forma, è possibile prendere provvedimenti molto seri.

Ciononostante, gli esperti temono che determinare il punto esatto in cui è avvenuta la fuoriuscita di petrolio sarà altamente complicato. «Ciò che confonde molti scienziati, è che è coinvolto un tratto di costa talmente isolato che suggerisce che sia successo nelle vicinanze del posto». «Ma, dall'altra parte, il fatto che si siano formate delle palline di catrame fa anche pensare che l'incidente possa essere avvenuto più lontano». Le sfere, infatti, potrebbero provenire da una fuoriuscita di petrolio avvenuta «a migliaia di chilometri di distanza», addirittura mesi, se non un anno prima. Vista la loro struttura solida, la loro permanenza nell'oceano potrebbe essere stata infatti piuttosto lunga e, per questa ragione, non si può nemmeno escludere che sulle spiagge coinvolte appaiano altre sfere nei prossimi giorni. Motivo per cui, nel frattempo, le spiagge più famose di Sydney restano chiuse.