Guerra

«Le truppe ucraine sono state sconfitte nel Kursk»: che sta succedendo?

Secondo diverse fonti, i russi avrebbero riconquistato Sudzha, la città fulcro dell'invasione a sorpresa ucraina - I soldati di Kiev si starebbero ritirando verso il confine
©Roman Chop
Red. Online
12.03.2025 16:05

Le truppe di Vladimir Putin avrebbero inflitto una pesante sconfitta agli ucraini impegnati nei combattimenti nella regione russa di Kursk. Da giorni, i soldati di Kiev sono in netta difficoltà oltre confine, specialmente dopo che il presidente USA Donald Trump ha ordinato la sospensione del servizio di intelligence americano, ripristinato soltanto nelle scorse ore. Il ritorno del sostegno statunitense, però, potrebbe essere giunto troppo tardi, contando che nel Kursk i russi sono appoggiati dai soldati nordcoreani. Oppure potrebbe essere una mossa concordata tra Stati Uniti e Ucraina durante i colloqui di ieri in Arabia Saudita. Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali, ma sembra che la situazione nella regione sia rovente: i russi, dopo duri combattimenti, avrebbero riconquistato la città di Sudhza, a 10 chilometri dal confine ucraino, e vero e proprio fulcro dell'invasione a sorpresa lanciata lo scorso agosto da Kiev.

Alcuni osservatori esterni, tra cui l’affidabile think thank americano Institute for the Study of War (ISW), da giorni, evidenziano le grandissime difficoltà degli uomini di Volodymyr Zelensky. Nel suo bollettino dell’11 marzo, l’ISW ha scritto che «le forze russe continuano a fare progressi confermati nell'oblast di Kursk e hanno probabilmente iniziato ad attaccare Sudzha. Filmati geolocalizzati pubblicati l'11 marzo indicano che le forze russe hanno recentemente sequestrato Bondarevka (a est di Sudzha), Zamostye e Makhnovka (entrambe a sud-est di Sudzha). Ulteriori filmati geolocalizzati pubblicati il ​​10 e l'11 marzo indicano che le forze russe sono recentemente avanzate nel centro di Zazulevka (a nord di Sudzha), nella periferia sud-orientale di Kolmakov (a sud-est di Sudzha) e a sud di Kurilovka (a sud di Sudzha)».

Sempre ieri, i blogger militari russi hanno fatto sapere che le truppe di Putin hanno sequestrato Kazachya Loknya (a nord di Sudzha) e che i recenti guadagni russi a nord di Kazachya Loknya e a est di Sudzha hanno probabilmente costretto le forze ucraine a ritirarsi da Kazachya Loknya e Knyazhiy 2. I russi avrebbero pure preso il controllo di Kolmakov e Dmitryukov (entrambe a sud-est di Sudzha) e sarebbero avanzate a est di Sverdlikovo.

Quest’oggi, secondo alcuni osservatori internazionali citati dal Kyiv Post, le forze di Kiev sarebbero state definitivamente sconfitte a Sudzha e si starebbero ritirando dall'intera regione russa. L'organizzazione di intelligence open source ucraina DeepState ha riferito che i soldati di Zelensky hanno lasciato la cittadina a 10 km dal confine, vero e proprio centro della resistenza ucraina nella regione da quando è scattata l’invasione a sorpresa. Al momento lo Stato Maggiore dell'Ucraina non ha commentato la presunta disfatta.

Il fondatore del progetto investigativo Conflict Intelligence Team (CIT), Ruslan Leviev, in un'intervista al canale televisivo indipendente russo Dozhd, ha constatato che vi sono «forti prove» del fatto che le truppe russe abbiano espulso quelle ucraine da Sudzha: «Abbiamo visto che tutte le aree che gradualmente sono passate sotto il controllo delle truppe russe sono state prese praticamente senza combattere. Lo stesso vale per Sudzha. Ieri circolavano dei video che mostravano le truppe russe nella periferia orientale della città. Oggi vediamo le truppe russe già nella periferia opposta. E ancora, non ci sono filmati dei combattimenti. In effetti, possiamo già dire che l'intera città di Sudzha è passata sotto il controllo delle truppe russe. L’invasione del Kursk sta giungendo al termine e le truppe ucraine se ne stanno andando».

I blogger militari russi parlano di una completa disfatta ucraina, con le truppe in fuga, mentre alcune fonti ufficiali citate dal Kyiv Post hanno ammesso la ritirata, sottolineando però che le linee difensive ucraine «stanno reggendo». Sulla questione che i russi abbiano preso la città senza combattere, sorgono ancora più dubbi. Secondo Paolo Brera, inviato di Repubblica, la bandiera russa ora sventola sul municipio della città a pochi chilometri dal confine ucraino, ma dopo una «feroce battaglia».

Intanto oggi il presidente russo Vladimir Putin ha visitato le truppe impegnate nella controffensiva, presiedendo una riunione di ufficiali in un posto di comando. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dalle agenzie russe. Putin ha dato ordine di sconfiggere gli ucraini nella regione di Kursk «il più presto possibile», riferisce la Tass. Il presidente, in uniforme militare, ha fatto visita per la prima volta alle truppe impegnate nella controffensiva per espellere le forze ucraine presenti nella regione dall'agosto scorso. A riceverlo è stato il capo di Stato maggiore, Valery Gerasimov, secondo il quale le forze ucraine sono circondate e vengono «distrutte metodicamente». I comandi militari hanno affermato che è stato liberato finora l'86% del territorio occupato, e 24 insediamenti solo negli ultimi cinque giorni.

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