Leader italiani a confronto, mezzogiorno di fuoco a Cernobbio
Tutti i leader politici italiani a confronto. Sarà il palco del Forum Ambrosetti a Cernobbio il primo a ospitarli insieme, a poco più di venti giorni dalle elezioni.
Il tradizionale workshop, che riunisce il gotha della finanza e della politica, in passato è servito ai governi come termometro del consenso del mondo economico-imprenditoriale su riforme e indirizzi strategici. Domani sarà un inedito esame pre-elettorale per chi si candida a guidare l'Italia dopo il 25 settembre.
Nel fitto programma della giornata conclusiva, saranno protagonisti molti ministri del governo uscente. Fari puntati su quelli impegnati in campagna elettorale. Sul new deal delle competenze per la competitività dell'Italia, si confronteranno Maria Stella Gelmini e Andrea Orlando, alleati mancati dopo la rottura fra Azione e Pd. Giancarlo Giorgetti parlerà di competitività, Mara Carfagna di riforme abilitanti per il Pnrr.
Il clou è fissato a mezzogiorno, con Carlo Calenda, Giuseppe Conte (in videocollegamento), Enrico Letta, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani. La formula dovrebbe essere quella del 'giro di tavolo' di due ore, moderato dal direttore del Corriere della sera, Luciano Fontana.
Dopo i primi test nelle piazze, sui social (con la corsa di molti a sbarcare su TikTok in questi giorni) e in appuntamenti istituzionali come il Meeting di Cl a Rimini (dove però i leader hanno avuto spazi riservati, e Conte non è stato invitato), ora le proposte e le posizioni dei partiti si misureranno con un uditorio di industriali, banchieri, finanzieri, economisti, manager e amministratori.
Dieci anni fa in questi giorni al Forum si celebrava Mario Draghi per il 'bazooka' anti-spread della Bce, in passato questa platea non ha risparmiato critiche e reazioni fredde ai leader, e in genere ha sempre mostrato di temere l'instabilità politica.
L'appuntamento sul Lago di Como è stato spesso un severo esame per misure e riforme, come i condoni o l'Articolo 18, ma anche per temi attuali da decenni, come pensioni e Alitalia, sul tavolo anche in questa campagna elettorale.
Nel 2013 un sondaggio fra i partecipanti bocciò la decisione del governo Letta di rimuovere l'Imu, tre anni più tardi fu calorosa l'accoglienza per l'allora premier Matteo Renzi, che fece anche il pieno di giudizi positivi sul referendum istituzionale, poi però bocciato alle urne. Il 2017 al Forum Ambrosetti sfilavano (senza mai farsi fotografare assieme) da aspiranti premier Salvini e Luigi Di Maio, che si sarebbero trovati mesi dopo assieme al governo, da vice di Conte.
Lo scorso anno il leader leghista era invece fianco a fianco con Meloni, "promessi sposi" che non esitavano a parlare di "prove tecniche di governo", allontanando le voci di tensioni. Ora, sondaggi alla mano, potrebbero parlare di prove generali, ma nella partita interna al centrodestra per Palazzo Chigi qualche nervosismo ancora resiste.