Italia

L'Emilia Romagna rivive l'incubo del 2023: migliaia di sfollati per le alluvioni

La regione è stata raggiunta dalla tempesta che negli scorsi giorni si era abbattuta sull'Europa centrale – A Faenza strade invase dalle acque – L'appello dei sindaci della zona: «Restate ai piani alti»
© Facebook/Emilia Romagna Meteo/Alina Stahi
Red. Online
19.09.2024 08:45

Era attesa: è arrivata. Nelle scorse ore la tempesta Boris, dopo aver devastato l'Europa centrale – Repubblica Ceca, Polonia e Austria in primis –, si è abbattuta sulla vicina Italia, colpendo in particolare l'Emilia Romagna. Nel corso della notte, le potenti alluvioni hanno portato diversi fiumi della regione a superare gli argini: a tracimare sono stati il fiume Senio a Castel Bolognese, mentre le acque del fiume Marzeno e della Lamone a monte di Faenza (comune della provincia di Ravenna) sono arrivate nella cittadina, già colpita nelle alluvioni di maggio 2023, sommergendo strade e case.

Oltre mille persone, riportano i media italiani, sono state costrette a lasciare le proprie case a titolo precauzionale: di queste, 800 in provincia di Ravenna e 165 nel bolognese hanno passato la notte nei centri di accoglienza messi a disposizione di Comuni e Prefetture. Altri si sono rifugiati da amici e parenti. Per soccorrere alcune persone si è reso necessario l'utilizzo di gommoni ed elicotteri.  

Le scene, come evidenziano i video diffusi dalla popolazione, riportano alla mente quanto registrato poco più di un anno fa nelle stesse zone.

Attenzione alle situazioni più critiche

Mentre uffici, negozi e scuole sono stati chiusi, le autorità hanno garantito di star seguendo «senza sosta» la situazione dei corsi d'acqua in piena per le forti piogge di questi giorni, con particolare attenzione «alle situazioni più critiche perché abbiamo dei superamenti di soglia storici, come per esempio per il Senio nel ravennate». A dirlo, con un messaggio pubblicato nel corso della notte su Facebook, la presidente ad interim dell'Emilia-Romagna, Irene Priolo. «In questo momento abbiamo i colmi di piena dei fiumi che hanno superato soglia 3 che stanno iniziando ad andare nei tratti vallivi e sebbene sia prevista una moderazione delle piogge per le prossime ore, ovviamente i colmi di piena continueranno a transitare e a restare sopra soglia 3».

I bacini interessati - ha ricordato - sono nel bolognese, i bacini dell'Idice e del Sillaro, nel ravennate quelli del Senio e del Lamone, nel forlivese quello del Montone. «In questo momento abbiamo una diminuzione della piena nei tratti appenninici, ma i picchi si stanno propagando nei tratti vallivi. Stiamo continuando a monitorare la situazione - ha aggiunto - le colonne mobili si sono trasferite sul territorio e 190 volontari stanno supportando le amministrazioni comunali, popolazione e sindaci».   

Priolo ha poi invitato tutti i residenti a mantenersi costantemente informati attraverso i siti e a seguire le indicazioni di sindaci e autorità. «L'attività non si ferma - ha detto - siamo in costante contatto con il centro funzionale e il dipartimento della protezione civile».

«Restate ai piani alti»

L'appello dei sindaci dei comuni più a rischio, su Facebook, è unanime: «Restate ai piani alti delle case e non spostatevi se non in caso di estrema necessità». Su Facebook, Massimo Isola, sindaco di Faenza (Comune tra i più colpiti già dal maltempo dell'anno scorso), ha invitato i cittadini a non spostarsi in auto, non andare in cantine o locali interrati, usare sempre la massima prudenza. Sulle cause del disastro, il sindaco ha poi evidenziato come alcune criticità fossero già emerse durante le alluvioni del 2023: «Il fiume Marzeno rappresenta ancora uno dei problemi più grandi».