Irlanda

Leo Varadkar lascia la posizione di Taoiseach

Il premier si è detto convinto di «non essere più l'uomo migliore» per la posizione: Varadkar lascia anche la guida del partito Fine Gael
©Nick Bradshaw
Ats
20.03.2024 14:49

Il premier irlandese Leo Varadkar ha confermato in una breve conferenza stampa a Dublino l'annuncio a sorpresa delle sue dimissioni, precisando che si tratta di un addio immediato dalla carica di leader del Fine Gael e rinviando invece quelle da capo del governo solo fino a quando il suo partito avrà completato le procedure per darsi un'altra guida (verosimilmente il mese prossimo). Guida a cui, in base agli accordi di coalizione, dovrebbe spettare automaticamente anche la poltrona di capo del governo e la gestione dei preparativi verso le elezioni del 2025.

Il premier uscente si è detto convinto di «non essere più l'uomo migliore per questo posto dopo 7 anni» ai vertici del Paese. Ha poi evocato, non senza emozione, ragioni di carattere «personale, ma soprattutto politico», evitando di elaborare ulteriormente.

«Io mi dimetto ora dalla presidenza e dalla direzione nazionale del Fine Gael - si è limitato a spiegare - e mi dimetterò dal posto di primo ministro quando sarà stato scelto un successore in grado di prendere il mio posto» al vertice dell'esecutivo.

L'accelerazione della sua uscita di scena ha avuto un immediato effetto shock sull'Irlanda e sul mondo politico locale, a poche settimane dall'appuntamento immediato delle elezioni europee.

Lo stesso Micheal Martin, vicepremier e leader del partito alleato Fianna Fail, ha definito l'annuncio «inaspettato», pur dicendosi fiducioso che la coalizione possa portare a termine la legislatura dopo la nomina di un successore di Varadkar in seno al Fine Gael, sino alla scadenza naturale del marzo 2025.

Il personaggio

Varadkar, medico di professione, è stato nominato Taoiseach (premier in lingua gaelica irlandese) per la prima volta nel 2017, ad appena 37 anni, è stato il più giovane capo di governo nella storia del suo Paese, nonché il primo figlio di padre immigrato (d'origine indiana) e il primo gay dichiarato.

Rimasto in carica fino al 2020, si è poi diviso fra attività politica (con altri ruoli di governo) e un ritorno part-time alla professione medica durante la pandemia di Covid. Per tornare quindi alla guida dell'esecutivo nel 2022, nell'ambito della staffetta fra le posizioni di premier e vicepremier con Micheal Martin, leader dei tradizionali rivali della Fianna Fail in seno al centro-destra irlandese, col quale era stato costretto a dar vita a un'alleanza (allargata alla stampella dei Verdi) dopo il voto del 2020, pur di tenere fuori dal potere la sinistra radicale nazionalista dello Sinn Fein, divenuta in quella consultazione per la prima volta partito di maggioranza relativa nel Parlamento monocamerale di Dublino (Dail Eireann).