Il caso

Lettere di buon anno e canzoni patriottiche: spuntano altri messaggi sui corpi dei soldati nordcoreani

Dopo il ritrovamento di un diario analizzato dal Wall Street Journal, il Washington Post ha esaminato altri documenti appartenenti ai combattenti di Pyongyang: tra questi potrebbero esserci anche i ringraziamenti di Kim Jong-un per «combattere in nome della madrepatria»
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Red. Online
24.01.2025 11:30

Prima il diario di un soldato nordcoreano. E ora, altri, diversi, bigliettini. Appunti, lasciati sui corpi senza vita dei combattenti di Pyongyang, che, grazie al loro contenuto, stanno aiutando Kiev a comprendere la mentalità dei soldati che si sono uniti a Mosca. E a capire come la Russia abbia preparato i suoi nuovi alleati a fare prigionieri gli ucraini duranti i loro assalti in prima linea. 

Da qualche settimana, ormai, sono diversi i documenti rinvenuti vicino ai cadaveri dei soldati nordcoreani. Tra questi hanno fatto capolino dei bigliettini stampati in coreano, con approssimative traslitterazioni in russo. Tradotti e analizzati dal Washington Post, questi pezzi di carta contengono, ancora una volta, importanti informazioni sulla guerra. Utili per i soldati di Kiev che, recuperando questi appunti e altri oggetti dal campo di battaglia, sono in grado di comprendere meglio le migliaia di truppe nordcoreane che hanno assaltato le loro posizioni nelle ultime settimane e non solo. Questi documenti aiutano a dipingere un quadro delle «segrete truppe nordcoreane», che da questi appunti appaiono come «altamente motivate, organizzate, ben addestrate e meglio equipaggiate della fanteria russa», anche se subiscono pesanti perdite. 

Ogni oggetto o pezzo di carta raccolto sta diventando di particolare importanza per l'Ucraina. Come già emerso dalle pagine di diario di un soldato nordcoreano che raccontavano la crudeltà della guerra russa in un articolo dettagliato del Wall Street Journal, anche questa volta gli appunti recuperati si stanno rivelando utili per ottenere maggiori informazioni sulle truppe di Pyongyang. Catturare e interrogare i soldati nordcoreani, infatti, si è rivelata una missione piuttosto difficile. A differenza dei soldati russi, che a detta di Kiev spesso «si arrendono volontariamente», i nordcoreani tendono a «combattere fino alla morte» o «a farsi uccidere con le granate per sfuggire alla cattura». A tal proposito, Zelensky, nelle scorse settimane, ha dichiarato che il numero di combattenti nordcoreani uccisi o feriti ha raggiunto quota 4.000, mentre solo due di loro sono stati catturati ancora in vita

Ma entrando nello specifico, i nuovi documenti recuperati dal campo di battaglia non racchiudono solo informazioni preziose, per l'Ucraina, per affrontare i nemici, ma anche messaggi del leader nordcoreano Kim Jong-un. Tra gli ultimi bigliettini rinvenuti, ci sono infatti anche «lettere di Capodanno» scritte a mano e attribuite a Kim, secondo le analisi del Washington Post. In particolare, sono state trovate due pagine scritte a mano, datate 31 dicembre e 1. gennaio, contenenti auguri di buon anno e ringraziamenti alle truppe «per aver combattuto in nome della madrepatria». Secondo le prime ipotesi, potrebbero essere state inviate ai soldati direttamente da Pyongyang, ma è anche possibile che siano state trascritte da soldati che hanno ascoltato i loro comandanti leggere i messaggi di Kim Jong-un ad alta voce. «Avete sperimentato sacrifici strazianti e le gioie di costose vittorie in battaglia, molte nobili esperienze di combattimento, l'impagabile sensazione di genuino cameratismo e patriottismo, il tutto così lontano dalla madrepatria», si legge su una delle lettere. «Non so nemmeno come trovare le parole per incoraggiare ed esprimere adeguatamente la gratitudine per la vostra dedizione e i vostri instancabili sforzi. Mi mancate molto, compagni». 

E non è tutto. In un libretto separato, trovato sul corpo di un soldato la scorsa settimana, erano scritti, a mano, diversi testi di canzoni patriottiche nordcoreane. «Il mio destino è sempre condiviso con la madrepatria», si leggeva in uno dei testi. Il fatto che i soldati abbiano questi messaggi in tasca durante le missioni sta portando le truppe ucraine a credere che siano «significativamente più motivati, ideologicamente, rispetto ai soldati russi», che spesso «combattono con contratti per grandi stipendi». 

Di più, Amed Khan, un filantropo americano, ha mostrato al Washington Post ulteriori documenti nordcoreani che, a suo dire, le truppe ucraine avevano sequestrato nel Kursk e poi fatto tradurre. Pur non avendo potuto verificare in maniera indipendente l'autenticità dei documenti, il quotidiano statunitense ha dichiarato che i messaggi in questione erano «coerenti con altri materiali nordcoreani esaminati» e presentavano descrizioni delle battaglie «in linea con le descrizioni ucraine indipendenti del comportamento nordcoreano sul fronte». Anche in questo caso, si trattava di documenti scritti a macchina in coreano, che suggerivano che le truppe nordcoreano stanno registrando le loro esperienze di combattimento in dettaglio, usando, probabilmente, l'esperienza sul campo di battaglia per comprendere meglio le nuove tecnologie. E, verosimilmente, per imparare dai loro errori.