Guerra

L'Europa promette miliardi di euro in aiuti militari a Kiev: «La Russia si prepara una nuova offensiva»

L'inviato statunitense Steve Witkoff ha raggiunto Mosca per incontrare Vladimir Putin, intanto i Paesi europei sembrano intenzionati a inviare altri armamenti: secondo gli analisti, la Russia starebbe ritardando la tregua per negoziare da una posizione più vantaggiosa
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Michele Montanari
11.04.2025 18:42

Mentre l’Ucraina è in netta difficoltà sul campo di battaglia, con i russi che verosimilmente lanceranno una nuova offensiva nelle prossime settimane, i Paesi europei hanno promesso di inviare miliardi di euro in aiuti militari per permettere a Kiev di continuare a combattere contro l’invasore.

Il segretario alla Difesa britannico John Healey, che quest’oggi a Bruxelles ha presieduto una riunione con i partner di Kiev, ha fatto sapere ai giornalisti che il nuovo pacchetto di aiuti militari dovrebbe ammontare a oltre 21 miliardi di euro, «un incremento record nei finanziamenti militari per l'Ucraina, e stiamo anche aumentando il sostegno per la lotta in prima linea», ha dichiarato Healey citato dalla Associated Press.

Il ministero della Difesa tedesco Boris Pistorius, dal canto suo, ha annunciato che la Germania fornirà armamenti per 11 miliardi di euro entro il 2029. Gli aiuti consistono in 4 sistemi di difesa aerea Iris-T, inclusi 300 missili guidati, 300 droni da ricognizione, 120 ManPad, o sistema di difesa aerea portatile (missili terra-aria lanciati a spalla), 25 veicoli da combattimento della fanteria Marder, 15 carri armati da combattimento Leopard 1A5, 14 sistemi di artiglieria, 100 radar di sorveglianza terrestre, 30 missili guidati Patriot, e ulteriori 100 mila munizioni di artiglieria.

Secondo il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov il pacchetto «aiuterà a difendere i nostri cieli e a rafforzare le nostre posizioni sul campo di battaglia». Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, la scorsa settimana aveva spiegato che i sostenitori di Kiev hanno stanziato circa 21 miliardi di dollari nei primi tre mesi di quest'anno. Umerov ha descritto l'incontro odierno come «efficace ed efficiente», affermando che ha prodotto «uno dei più grandi» pacchetti di assistenza che l'Ucraina abbia mai ricevuto.

Il Regno Unito, in uno sforzo congiunto con la Norvegia, nelle prossime settimane dovrebbe spendere circa 550 milioni di euro per fornire migliaia di droni militari, sistemi radar e mine anticarro, nonché contratti di riparazione e manutenzione per mantenere i veicoli blindati ucraini sul campo di battaglia.

Il ministro della Difesa estone Hanno Pevkur ha invece fatto sapere che il suo Paese sta monitorando il mercato mondiale degli armamenti e vede opportunità per gli alleati di acquistare più armi e munizioni. Pevkur ha poi spiegato che Vladimir Putin potrebbe provare a raggiungere un accordo con l'Ucraina entro il 9 maggio, giorno in cui la Russia celebra la vittoria nella Seconda guerra mondiale, rendendo ancora più importante rafforzare la posizione di Kiev in vista di tale data.

A Mosca, nel frattempo, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha riferito che l'inviato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, è arrivato in Russia e nelle prossime ore incontrerà Vladimir Putin. Witkoff probabilmente cercherà di fare pressioni sul Cremlino affinché accetti un cessate il fuoco in Ucraina entro Pasqua.

Le truppe di Putin sono in vantaggio nell’Ucraina orientale, mentre nella regione russa di Kursk l’avanzata dei soldati di Zelensky è stata neutralizzata. Kiev ha già dato il suo consenso alla proposta di tregua avanzata dagli Stati Uniti, mentre la Russia l’ha respinta temendo che gli ucraini possano riorganizzarsi.

Secondo il think thank di Washington Institute for the Study of War, «la Russia continua a utilizzare i colloqui bilaterali con gli Stati Uniti per ritardare i negoziati sulla guerra in Ucraina, il che suggerisce che il Cremlino non è interessato a seri negoziati di pace per porre fine alla guerra». Gli USA sembrano determinati a garantire un accordo di pace, nonostante siano trascorse quattro settimane da quando è stata presentata la proposta di cessate il fuoco.

La portavoce del Dipartimento di Stato USA Tammy Bruce ha sottolineato come il conflitto in Ucraina non potrà essere risolto militarmente, aggiungendo che «non si può far altro che discutere finché non cesseranno sparatorie e uccisioni». Bruce ha pure definito «inquietante» la presunta presenza di soldati cinesi in Ucraina, i quali, secondo Volodymyr Zelensky, starebbero combattendo insieme ai russi nella regione di Donetsk.

I funzionari ucraini e gli analisti militari ritengono che la Russia si stia preparando a lanciare una nuova offensiva militare nelle prossime settimane per rafforzare la propria posizione nei negoziati di pace.

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