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L'IDF colpisce una moschea a Deir al-Balah, nella Striscia

«Attacchi mirati contro una serie di depositi di armi e siti di infrastrutture terroristiche appartenenti a Hezbollah nell'area di Beirut» e «stiamo circondando Jabalia» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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L'IDF colpisce una moschea a Deir al-Balah, nella Striscia
Red. Online
06.10.2024 08:13
09:30
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L'IDF: «Stiamo circondando Jabalia»

Le truppe israeliane stanno circondando il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, dove il movimento islamista Hamas si sta riorganizzando, malgrado i numerosi raid, fa sapere l'esercito dello Stato ebraico (Idf), che poco prima ha detto di aver avvertito la popolazione palestinese locale, intimandole di evacuare la zona.

«Le truppe della 401esima e della 460esima brigata sono riuscite a circondare la zona e stanno conducendo operazioni in quel settore», ha fatto sapere l'Idf.

Quest'ultimo ha indicato che informazioni dei servizi segreti rivelano «la presenza di terroristi e di infrastrutture del terrore nell'area di Jabaliya» ed evidenziano «gli sforzi di Hamas di ricostruire le sue capacità operative in quell'area». «Prima e durante l'operazione, l'Iaf (l'aviazione militare, ndr) ha colpito decine di obiettivi militari nell'area per appoggiare le truppe di terra dell'Idf», dicono ancora i militari dello Stato ebraico.

Il portavoce della protezione civile di Gaza, Mahmud Gaza, interpellato dall'agenzia di stampa France-Presse (Afp), ha affermato che diversi raid hanno scosso Jabaliya nelle ultime ore, parlando di «molte vittime».

Il campo di Jabaliya è stato bombardato spesso e con regolarità dall'inizio della guerra, un anno fa.

08:13
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Il punto alle 07.30

Le sirene anti-missile stanno risuonando in Alta Galilea, nel nord di Israele vicino al confine libanese. Lo scrive Ynet.

«Il numero di morti è salito a 21 e c'é un gran numero di feriti a seguito del bombardamento da parte dell'occupazione (Israele) di una moschea che ospitava gli sfollati davanti al cancello dell'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale», ha dichiarato il portavoce della Protezione Civile, Mahmud Bassal.

L'esercito israeliano (Idf), dal canto suo, ha reso noto che l'Aeronautica militare ha lanciato nella notte un attacco «mirato» contro «un complesso che in precedenza fungeva da scuola Ibn Rushd, nell'area di Deir al Balah», nel centro della Striscia di Gaza. Nel complesso, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, si trovava «un centro di comando e controllo all'interno del quale operavano i terroristi di Hamas».

L'Aeronautica militare israeliana ha condotto durante la notte «attacchi mirati contro una serie di depositi di armi e siti di infrastrutture terroristiche appartenenti all'organizzazione terroristica Hezbollah nell'area di Beirut»: lo rende noto su Telegram l'esercito israeliano (Idf). «L'organizzazione terroristica di Hezbollah ha deliberatamente posto i suoi impianti di produzione di armi e gli armamenti sotto gli edifici residenziali nel cuore della città di Beirut, mettendo a rischio la popolazione civile dell'area», prosegue il comunicato.

L'emittente tv libanese di Hezbollah, al Manar, riporta che i caccia israeliani hanno effettuato nella notte più di 25 raid nelle aree di Al-Mreijeh, Burj Al-Barajneh, Airport Road e Haret Hreik nella parte meridionale di Beirut.

Le forze israeliane hanno lanciato volantini sul nord della Striscia di Gaza, intimando alla popolazione palestinese di evacuare la zona di Jabalia in vista di un attacco. Lo scrive Ynet, che aggiunge che l'attacco - secondo il notiziario panarabo Al Araby Al Jadeed - è iniziato con l'ingresso di soldati dell'Idf nel campo profughi di Jabalia e negli edifici circostanti.

«L'orribile» attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele ha «segnato le anime»: lo afferma il Segretario Generale dell'Onu, Antonio Guterres, in un video pubblicato su X per commemorare le vittime della strage. Guterres è stato ripetutamente attaccato dai funzionari israeliani per le precedenti mancanze nel condannare adeguatamente i massacri di Hamas, le violenze sessuali ampiamente documentate di quel giorno e i successivi attacchi a Israele, tanto che il governo Natanyahu lo ha dichiarato «persona non grata» nel Paese mercoledì scorso. Nel video, il numero uno dell'Onu menziona le violenze sessuali e sottolinea la sua condanna delle atrocità e della presa di ostaggi, compreso il rifiuto di Hamas di consentire le visite della Croce Rossa. Guterres ricorda «tutti coloro che sono stati brutalmente uccisi e hanno subito violenze indicibili, compresa la violenza sessuale, mentre stavano semplicemente vivendo la loro vita». E chiede ancora una volta il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, la fine della guerra e una soluzione al conflitto israelo-palestinese, sottolineando le «profonde sofferenze umane» che la guerra ha inflitto ai «palestinesi di Gaza e ora al popolo libanese».