L'incredibile successo editoriale di Angela Merkel
Le memorie dell'ex cancelliera tedesca Angela Merkel stanno riscuotendo un successo «sensazionale». È quanto ha dichiarato oggi, sabato, il suo editore a due mesi dall'uscita del libro. «Stiamo ancora vendendo circa 12 mila copie a settimana, il che è sensazionale» ha dichiarato al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung Kerstin Gleba, della casa editrice Kiepenheuer & Witsch.
Nella sua autobiografia, intitolata Libertà: Memorie 1954-2021, alla quale Merkel ha iniziato a lavorare dopo aver lasciato l'incarico di governo, nel 2021, la prima donna cancelliere della Germania riflette sulla sua vita e sui 16 anni di mandato in 736 pagine. L'edizione con copertina rigida, tradotta in inglese e in altre lingue, costa ben 42 euro. Circa 39 franchi e 50, al cambio attuale. Secondo l'editore, circa un terzo dei lettori ha meno di 40 anni e molti giovani partecipano alle presentazioni dei libri. A conferma, come avevamo scritto lo scorso luglio, in occasione dei suoi 70 anni, che gran parte del Paese la vorrebbe nuovamente in sella. «Per noi e per gli autori era molto importante raggiungere anche un pubblico giovane» ha dichiarato Gleba, sottolineando che un'intervista di Angela Merkel con la comica e presentatrice televisiva Hazel Brugger ha attirato 1,5 milioni di visualizzazioni su YouTube ed è stata ampiamente condivisa sui social media. «Penso che il libro possa offrire qualcosa anche a chi non ha molta familiarità con la scena politica, grazie alla particolare storia della vita di Angela Merkel» ha aggiunto Gleba.
A Natale, leggiamo, sono state vendute 600 mila copie in Germania, mentre 40 mila erano state vendute nel Regno Unito nelle settimane successive all'uscita e altre 25 mila negli Stati Uniti. Gleba ha dichiarato che il libro, scritto insieme a Beate Baumann, consigliera politica di lunga data di Merkel, ha raggiunto la vetta della classifica dei bestseller nei Paesi Bassi ed è stato tra i libri più venduti anche in Italia e in Scandinavia.
Il libro è piaciuto, in parte, anche per la sua freschezza e attualità. Molti dei personaggi citati, inevitabilmente, sono ancora sulla scena politica internazionale. A cominciare da Vladimir Putin e Donald Trump. Merkel, nella sua autobiografia, afferma di aver inizialmente frainteso il tycoon durante il loro primo incontro nel 2017 nello Studio Ovale della Casa Bianca, dove l'allora presidente degli Stati Uniti tentò di «umiliarla» rifiutandosi di stringerle la mano davanti ai fotografi intenti a immortalare il loro incontro: «Invece di tollerarlo stoicamente, gli ho sussurrato che avremmo dovuto stringerci di nuovo la mano. Non appena le parole mi sono uscite di bocca, ho rimproverato me stessa. Mi ero dimenticata che Trump sapeva esattamente quello che stava facendo. Voleva dare alla gente qualcosa di cui parlare con il suo comportamento, mentre io mi ero comportata come se stessi conversando con qualcuno di completamente normale». Nel suo libro, Merkel, che parla fluentemente il russo, cita anche il presidente Vladimir Putin, considerato «manipolatore» e «vendicativo», ammettendo che lo «zar» aveva alcuni argomenti validi nel suo discorso anti-occidentale durante la conferenza sulla sicurezza di Monaco, nel 2007. La 70.enne inoltre scrive che il timore di Putin, cioè la possibile adesione di Kiev alla NATO, dopo la fine dell'incarico della cancelliera tedesca ha contribuito ad aprire la strada all’invasione dell'Ucraina nel 2022. Nel 2008, insieme ai francesi Merkel frenò l'ingresso ucraino nell'Alleanza Atlantica: «Ritenevo che fosse illusorio pensare che lo status di candidato all’adesione avrebbe protetto l’Ucraina (e la Georgia) dall’aggressione di Putin». Merkel infine confida che il presidente russo le disse: «Non sarai cancelliera per sempre. E poi gli ucraini saranno membri della NATO. E voglio impedirlo».