Salute

L'iniezione per dimagrire non fa riprendere peso per anni (e protegge il cuore)

Un nuovo studio evidenzia importanti risultati raggiunti dal semaglutide, il principio attivo presente in farmaci come l'Ozempic e il Wegovy: «Una svolta per le malattie cardiache»
©Shutterstock
Michele Montanari
14.05.2024 16:15

Nuovi importanti risultati per il semaglutide, il principio attivo presente in farmaci come l’antidiabetico Ozempic e il Wegovy, utilizzati - soprattutto il secondo - per combattere l’obesità e il sovrappeso tramite iniezioni nella pancia. Stando a un recente studio, i pazienti che assumono Wegovy per dimagrire, hanno mantenuto un calo di peso medio del 10% dopo quattro anni dall’inizio della cura.  L'azienda farmaceutica danese Novo Nordisk, produttrice del medicamento, ha presentato i risultati dello studio pubblicato su Nature quest’oggi al 31esimo Congresso europeo sull'obesità a Venezia. 

«Questo è lo studio più lungo che abbiamo condotto finora sul semaglutide per la perdita di peso», ha spiegato Martin Holst Lange, responsabile dello sviluppo presso la Novo Nordisk, aggiungendo: «Abbiamo notato che una volta raggiunto un limite di perdita di peso, non si torna indietro e non si inizia ad aumentare di chili se si continua a prendere il farmaco».

I dati – sottolinea la Reuters - potrebbero ora convincere assicuratori e governi a rimborsare Wegovy, il cui costo varia da circa 200 a quasi 2.000 dollari al mese nei 10 Paesi in cui è stato lanciato finora. In Svizzera il trattamento arriva a costare circa 190 franchi al mese ed è coperto dalla cassa malati nei casi di grave sovrappeso.

Il Wegovy fa parte di una nuova generazione di farmaci noti come agonisti del GLP-1 (un ormone liberato dalle cellule intestinali che favorisce il senso di sazietà e rallenta lo svuotamento gastrico), originariamente sviluppati per il diabete, ora utilizzati per combattere i tassi record di obesità: nel 2022 almeno una persona su otto nel mondo era affetta da questa patologia, tant’è che l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è arrivata a definirla una «crisi mondiale».  

I pazienti nello studio hanno perso in media quasi il 10% del loro peso corporeo totale dopo 65 settimane di trattamento con il Wegovy. Questa percentuale di perdita di peso è stata più o meno mantenuta di anno in anno, per un totale di circa quattro, quando il calo si è attestato in media al 10,2%.

Il semaglutide ha inoltre mostrato benefici a livello cardiovascolare. È quanto emerso da un altro studio, denominato SELECT, pubblicato su The New England Journal of Medicine. La ricerca in questione ha preso in esame 17.604 pazienti sovrappeso o obesi affetti da malattie cardiache preesistenti.

I benefici protettivi sul cuore si sono verificati indipendentemente dal peso corporeo dei pazienti prima di iniziare il trattamento e indipendentemente da quanto peso hanno perso grazie all’iniezione.

Lo studio SELECT ha dimostrato che Wegovy è in grado di ridurre il rischio di un evento cardiovascolare avverso, come un infarto o un ictus, del 20% nelle persone in sovrappeso o obese affette da malattie cardiache pregresse. Secondo il professor John Deanfield, principale autore dello studio, i risultati indicano che il farmaco dovrebbe essere prescritto abitualmente per trattare le malattie cardiovascolari anche in pazienti non sovrappeso. Deanfield, citato dal Guardian, ha poi avanzato un paragone con le statine – gruppo di farmaci in grado di abbassare il colesterolo – che negli anni 90 sono state accolte come una rivoluzione in ambito cardiologico: il semaglutide potrebbe rappresentare una nuova svolta nel trattamento delle patologie cardiovascolari.