L'ISIS ha rivendicato l'attacco a Solingen
Lo Stato Islamico, organizzazione terroristica paramilitare internazionale di stampo jihadista nota con l’acronimo ISIS, ha rivendicato la responsabilità dell’attacco con coltello consumatosi ieri, venerdì, nella città di Solingen, in Germania, dove si stava svolgendo il Festival della Diversità. L’attacco, come noto, ha causato la morte di tre persone. Otto, invece, i feriti.
Il gruppo militante ha affermato, sul proprio account Telegram, che l’attacco è stato compiuto da uno dei suoi membri «per vendicare i musulmani in Palestina» e «ovunque» nel mondo. Detto del comunicato, l’ISIS non ha tuttavia fornito (ancora) alcuna prova di quanto affermato. Né, al momento, è chiaro quale rapporto vi sia fra l’aggressore e lo Stato Islamico.
In precedenza, a polizia tedesca aveva detto di non escludere un «movente terroristico» dopo quanto avvenuto venerdì. Nel corso di un briefing con la stampa, nel tardo pomeriggio, la polizia ha dichiarato di aver arrestato un quindicenne. Precisando, però, che il ragazzo non era il presunto autore dell’accoltellamento di massa bensì una persona informata sui fatti. Il pubblico ministero Markus Caspers, a proposito del quindicenne, ha detto: «Al momento è solo sospettato di non aver denunciato un crimine», aggiungendo che il ragazzo avrebbe parlato con l’autore del reato «poco prima del crimine».
L’assalitore, secondo le autorità, non conosceva le vittime. Stando a quanto rivelato in anteprima dalla Welt am Sonntag, durante l’attacco avrebbe urlato «Allahu Akbar». Le vittime sono una donna di 56 anni e due uomini di 56 e 57 anni. Tutti provenivano dalla regione. Durante i primi sopralluoghi, la polizia ha trovato almeno un’arma che potrebbe essere stata usata durante l’aggressione. Sono i corso le analisi alla ricerca di tracce di DNA. Sempre la polizia ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna indicazione, nel periodo precedente il Festival, circa possibili minacce alla sicurezza.
Le autorità hanno allestito un sito web per inviare filmati o informazioni sull’attacco e, infine, hanno attivato una linea diretta. Invitando, di riflesso, eventuali testimoni a farsi avanti direttamente presso la polizia. L’aggressore, ancora in libertà, apparentemente ha colpito a caso tra la folla nella piazza centrale di Solingen, durante il citato Festival e nell’ambito delle celebrazioni per i 650 anni della città. L’attacco sarebbe durato pochissimi minuti, secondo i testimoni.