L'IT-Alert fa squillare i cellulari anche all'interno della Basilica

Alle 13.11 i telefoni cellulari all'interno del Grande raccordo anulare di Roma hanno suonato all'unisono. Era l'IT -Alert inviato dal dipartimento della Protezione: «Saluto Papa Francesco. Orario chiusura accesso piazza San Pietro ore 17 del 25 aprile». Il messaggio è stato inviato in italiano, inglese, francese e spagnolo. Nonostante la richiesta di spegnere i telefoni, questi hanno suonato anche all'interno della Basilica.
Un'informazione per i fedeli, ma anche una prova generale della Protezione civile per verificare il funzionamento del sistema in previsione della giornata di domani, quando allerta e misure di sicurezza saranno elevatissime per la presenza di un milione di fedeli e oltre 170 delegazioni di Stati stranieri alle esequie del Papa.
Ma in molti sono stati colti di sorpresa, alcuni anche con un po' di spavento. Tanto che sui social si è innescata una polemica. Molti si sono lamentati del fatto che l'IT-Alert sia stato utilizzato in maniera impropria, per una «comunicazione di servizio» che nulla ha a che vedere con le emergenze. «Si è trattato di un abuso bello e buono» ha scritto qualcuno sulla pagina Facebook del sistema. «La popolazione ha pensato a un attacco terroristico o a un altro disastro».
Il capo della protezione civile, Fabio Ciciliano, ha spiegato a Rainwes24 che «era necessario e importante trasmettere questa importantissima notizia a chi era qui e a chi sta ancora arrivando perché è evidente che con la velocità con cui scorre la fila, non si potrebbe fare in tempo a permettere a tutti» di dare l'ultimo saluto al pontefice all'interno della basilica di San Pietro.
Inoltre, sulla pagina ufficiale della protezione civile, è stato ricordato che, grazie ai poteri commissariali affidati dal Governo a Ciciliano, «durante tutta la durata degli eventi connessi al funerale e alla successiva cerimonia di intronizzazione del nuovo pontefice, il sistema IT-Alert potrà essere utilizzato per fornire adeguata informazione alla popolazione, in maniera integrativa e complementare ai canali istituzionali degli enti preposti, così come previsto dall’Ordinanza del capo del dipartimento n. 1139 del 23 aprile 20».