Lo sgarbo di Rolling Stone a Céline Dion: «Un crimine contro l'umanità»
C'è chi l'ha definito un «sacrilegio nazionale». Chi la vede come una decisione «assolutamente inconcepibile». Per qualcuno, addirittura, è «un crimine contro l'umanità». La classifica dei 200 più grandi cantanti di tutti i tempi stilata da Rolling Stone e pubblicata il 1. gennaio ha fatto discutere. Molto. In particolare per l'assenza di un'artista a cui molti sono affezionati, affezionatissimi. Vale a dire, Céline Dion. Inspiegabilmente, la «diva di Charlemagne» non è riuscita a conquistare un posto nella classifica. E così, i fan più accaniti - ma anche i più semplici ammiratori - non sono riusciti a tenere la bocca chiusa di fronte a quella che hanno considerato «un'ingiustizia», inondando i social media di commenti di critica all'acclamata rivista statunitense.
Che Céline Dion sia una grande cantante è risaputo. Alzi la mano chi non si è mai commosso ascoltando My heart will go on, la principale canzone di successo dell'artista canadese, tratta dalla colonna sonora di Titanic. O chi non ha mai sognato, facendosi cullare dalla voce soave della Dion, ascoltando Because you loved me, o uno dei suoi tanti, tantissimi altri brani emozionanti. Senza dimenticare le canzoni di Natale, che la donna - ora 54.enne - ha interpretato, come gli incredibili duetti con Andrea Bocelli. Ma il successo della Dion non è sicuramente solo questo. La cantante vanta di essere stata cinque volte vincitrice di un Grammy e di aver visto ben quattro delle sue canzoni al numero 1 della Billboard Hot 100. E se dobbiamo dirla tutta, non possiamo nemmeno non menzionare l'Eurovision Song Contest del 1988, dove rappresentando proprio la nostra Svizzera (pur essendo franco-canadese), Céline Dion - all'epoca appena 20.enne - conquistò il pubblico classificandosi al primo posto nella competizione con la canzone «Ne partez pas sans moi», scritta dalla cantante, attrice e anche conduttrice ticinese Nella Martinetti. Fu proprio quello il vero trampolino di lancio dell'artista, che ancora oggi, a più di 30 anni di distanza, è ancora così amata da tantissimi. Al punto tale da avere migliaia e migliaia di fan pronti a schierarsi e criticare aspramente le decisioni di Rolling Stones.
«Chiamo la polizia»
A essere stato inondato di commenti è stato, in particolare, Twitter. Nonostante siano passati già alcuni giorni dalla pubblicazione della classifica, sulla piattaforma di Elon Musk si contano ancora moltissimi cinguettii di disappunto. E la cosa incredibile, verrebbe da dire, è che ad aver puntato il dito contro Rolling Stone non sono stati solo i fan, ma anche diversi personaggi più o meno celebri a livello internazionale. «Lasciarla fuori dalla vostra lista dei 200 più grandi cantanti di tutti i tempi deve essere stato un errore onesto e deplorevole... perché farlo intenzionalmente sarebbe da criminali. Quindi, per favore, rimediate», ha scritto, per esempio, la giornalista Bonnie Bernstein, fondatrice e CEO della casa di produzione Walk Swifty. Allo stesso modo, anche Jamie Lambert, anch'egli produttore, promotore e artista discografico, ha dato voce al suo disappunto. «Con tutto il rispetto, non includere in questa lista Céline Dion, probabilmente miglior tecnica vocale di tutti i tempi, è al limite del tradimento». Un deputato del Bloc Québécois, partito politico canadese, difendendo la Dion (originaria proprio del Québec) si è invece espresso come segue. «Bisogna aver vissuto da qualche parte tra Marte e Giove negli ultimi trent'anni per non rendersi conto del talento eccezionale di Céline Dion». «Cosa vi sta succedendo?!?!?!?» ha chiesto invece, perplesso, Pierre Peladeau, uomo d'affari canadese. «Mia figlia maggiore ha mosso i primi passi, senza stampelle, in un ballo coreografato su una canzone di Céline Dion. Non importa cosa pensa Rolling Stone di lei. Una delle sue canzoni ha ispirato qualcuno a camminare», commenta invece la comica statunitense, Paula Poundstone.
Ma come dicevamo, anche i commenti dei più semplici fan non sono mancati. Anzi. Tra le migliaia e migliaia di commenti, secondo quanto scrive Le Monde, spunta un utente che considerava la mancanza di Céline Dion nella classifica «un crimine contro l'umanità». Tanto da arrivare a minacciare di chiamare la polizia. E la polizia francese non ha mancato di commentare ironicamente, twittando: «Con rammarico, vi informiamo che la polizia, che ha un gran numero di fan tra le sue fila, non vi sarà di alcun aiuto in questa vicenda».
In tutto questo trambusto, tuttavia, Céline Dion non si è espressa. E, allo stesso modo, nemmeno Rolling Stone. Ma nel divulgare la classifica, che vede in prima posizione Aretha Franklin, seguita da Whitney Houston e Sam Cooke in terza posizione, la rivista aveva lasciato un messaggio ben specifico. «Prima che iniziate a scorrere (e a commentare) tenete presente che questa è la lista dei più grandi cantanti, non la lista delle più grandi voci», si legge nell'introduzione dell'articolo. «Il talento è impressionante, il genio è trascendente». Eppure, nonostante questa precisazione, i commenti non si placano e il malcontento resta.