L'odissea di un cliente ticinese con Beond: «Volo cancellato e rimborso in ritardo, mai più con loro»
Il lusso? Una promessa non mantenuta. Anzi, mai mantenuta. Tant’è che, mentre scriviamo queste righe, il nostro interlocutore – un ticinese che preferisce mantenere l’anonimato, vista la situazione – non è ancora stato rimborsato. «E parliamo, fra tutto, di mesi oramai» ci racconta. Riavvolgiamo il nastro. Il cliente aveva prenotato alcuni viaggi con Beond, un vettore che propone voli in configurazione business da Monaco, Milano e Zurigo per Malé, con scalo tecnico a Dubai, per sé e per sua moglie. Tutto molto bello, se non fosse che il primo volo, fissato per dicembre da Malpensa, senza apparente motivo è stato annullato dall’oggi al domani. Di qui il sospetto che qualcosa, in seno a Beond, non funzionasse a dovere e la decisione: «Meglio cancellare anche il secondo viaggio alle Maldive», in programma a febbraio.
Ne è nato un lungo, lunghissimo scambio di e-mail. Caratterizzato da promesse, ritardi, silenzi, altre promesse e, infine, un’ultima rassicurazione: «Gentile cliente, ci scusiamo per il disservizio e le comunichiamo che le procedure per il suo rimborso sono state avviate il 31 dicembre. Riceverà i suoi soldi nei prossimi 7-12 giorni lavorativi». Chi vivrà vedrà, insomma, anche se la pratica al momento risulta «non evasa». Ma il punto, dice il ticinese, «è un altro». Ovvero, «mi sono permesso di contattare il Corriere del Ticino perché vorrei sensibilizzare gli altri viaggiatori su Beond». Una compagnia, invero, che non gode di ottima reputazione. Proprio perché è solita cancellare voli, ridurre le frequenze annunciate o, ancora, partire con ampio ritardo. Con tutte le conseguenze del caso, fronte clienti, per le connessioni con gli idrovolanti, necessari per raggiungere gli atolli più esclusivi. «Ho fatto un errore – prosegue il cliente – ma in buona fede. Mi ero informato, come sempre quando viaggio, avevo visto diverse pubblicità di questa compagnia e mi sono lasciato sedurre dall’offerta. Non avrei immaginato una simile disorganizzazione».
Dicevamo del volo annullato. «Non ci è mai stata comunicata la motivazione esatta, tuttavia è probabile che, trattandosi di aerei con pochi posti, siccome parliamo di una configurazione business, se non vengono venduti abbastanza biglietti potrebbe risultare più economico cancellare il volo piuttosto che compiere la tratta con un velivolo semivuoto». E dicevamo delle tante, tantissime e-mail inviate al vettore nel tentativo di recuperare il denaro speso: «Il mio obiettivo, al di là del rimborso, è proprio rendere attenti gli altri viaggiatori. Beond ha un pessimo rapporto con le cancellazioni. Tant’è che, dopo quanto accaduto con il volo di dicembre, mi sono mosso per annullare quello di febbraio. Mi spingo oltre: mi chiedo se, in realtà, questa compagnia non abbia seri problemi finanziari».
Di Beond avevamo parlato, a suo tempo, quando la compagnia emiratino-maldiviana aveva annunciato di voler servire le Maldive (anche) da Zurigo. L’accoglienza, a fine 2023, non era però stata delle migliori, con i primi voli decollati praticamente vuoti (10-15 posti sui 44 a disposizione). Con il passare delle settimane, la situazione non era certo migliorata. Anzi, il vettore aveva annunciato importanti (e pesanti) ridimensionamenti. Di recente, invece, ci siamo imbattuti in un’analisi di FlightClub del 29 dicembre. Nella quale si parla di una vera e propria «galleria degli orrori» in riferimento ai collegamenti per Malé in partenza da Milano-Malpensa. Anche in questo caso, il portale ha ricevuto non poche segnalazioni di disservizi, voli saltati e ri-prenotazioni tutto fuorché convenienti o pratiche. Così FlightClub: «Il panorama che emerge consultando Flightradar24 è davvero sconfortante». Ancora il portale: «Analizzando i voli a partire dallo scorso 26 ottobre, si può vedere come in due casi i voli siano stati cancellati mentre in tutti gli altri siano decollati e arrivati in ritardo, anche di ore. In almeno un paio di casi talmente in ritardo da non consentire la prosecuzione verso i resort con gli idrovolanti, che alle Maldive non volano di notte. E parliamo in tutto di un totale di appena 13 voli». Un disastro, insomma. «Avendo solo due aeroplani in servizio (un Airbus A321 e un A319, ndr) Beond sa di essere ad alto rischio di cancellazione perché, in caso di problemi tecnici a una macchina, non ha un backup. E così applica la seguente politica: in caso, appunto, di volo cancellato dà al passeggero l’alternativa tra un rimborso di 600 euro con partenza un altro giorno e la possibilità di volare quello stesso giorno con un’altra compagnia o con Beond se è previsto che voli da un altro aeroporto europeo, ossia Zurigo o Monaco nel caso di Milano, e accollandosi le spese per raggiungerlo. Il che costituisce comunque, in entrambi i casi, un disagio enorme».
Da noi contattata, non tanto sul caso singolo del cliente ticinese quanto per avere un quadro della situazione finanziaria della compagnia, Beond non ha risposto alle nostre richieste.