L'«offerta finale» di Trump all'Ucraina: «La Crimea e i territori occupati riconosciuti come russi»

Ha tutta l’aria di essere l’ultima chiamata da parte del presidente Donald Trump. Gli Stati Uniti quest’oggi si aspettano una risposta dell'Ucraina su un accordo di pace che includa il riconoscimento della Crimea come parte della Russia e il riconoscimento «non ufficiale» del controllo di Mosca su quasi tutte le aree occupate durante l'invasione. Lo riporta Axios citando fonti a conoscenza della questione
Il documento - di una pagina - sarebbe stato presentato dagli Stati Uniti ai funzionari ucraini a Parigi la scorsa settimana ed è stato descritto come «l'offerta finale» del presidente Trump. La Casa Bianca, in caso di rifiuto, sarebbe pronta ad abbandonare l'accordo, lasciando le parti in causa al loro destino. La proposta di Trump pare dunque un ultimatum, e prevederebbe importanti concessioni da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale, ad oggi, si è sempre rifiutato di accettare l'occupazione russa della Crimea e delle quattro regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Il presidente russo Vladimir Putin, dal canto suo, avrebbe proposto di congelare le attuali linee del fronte per negoziare un cessate il fuoco, respingendo l’offerta statunitense di inviare peacekeeper europei in Ucraina. Una fonte vicina al governo di Kiev ha definito la proposta USA «fortemente sbilanciata a favore della Russia»: «La proposta indica molto chiaramente quali vantaggi tangibili otterrà la Russia, ma solo vagamente e in modo generico indica cosa otterrà l'Ucraina», ha spiegato la fonte.
Gli USA riconoscerebbero il controllo russo sulla Crimea dal punto di vista del diritto internazionale e «di fatto» l'occupazione delle truppe di Putin delle regioni nella parte est del Paese invaso a febbraio del 2022. E ancora, l’Ucraina dovrebbe rinunciare alla possibilità di entrare a far parte della NATO, ma, stando al testo visionato da Axios, Kiev potrebbe comunque entrare a far parte dell'Unione Europea in futuro.
Con la proposta di Trump, l’Ucraina riceverebbe «solide garanzie di sicurezza», con il coinvolgimento di un gruppo di Paesi europei e potenzialmente anche extraeuropei. Il documento, si legge, è «vago riguardo al funzionamento di questa operazione di mantenimento della pace e non menziona alcuna partecipazione degli Stati Uniti». A Kiev sarebbe pure garantita l’assistenza finanziaria per la ricostruzione e restituita una piccola parte della regione di Kharkiv attualmente occupata dai russi. La centrale nucleare di Zaporizhia, la più grande in Europa, verrebbe considerata una struttura su territorio ucraino, ma sarebbe gestita dagli Stati Uniti, con l'energia fornita sia a Kiev che a Mosca. Il documento, infine, farebbe riferimento pure all'accordo sulle terre rare che, secondo Trump, verrà siglato domani da funzionari americani e ucraini.