Logitech si ritira totalmente dalla Russia, dipendenti licenziati
Dopo aver in un primo tempo solo sospeso le forniture verso la Russia il gruppo Logitech annuncia oggi il suo ritiro totale dal paese. La filiale locale ha cessato l'attività e tutti i dipendenti sono stati licenziati per la fine del mese.
«Abbiamo seguito attentamente la situazione e, purtroppo, le circostanze non ci permettono di continuare a fare affari come prima», ha indicato all'agenzia Awp un portavoce del produttore svizzero-americano di mouse, tastiere e webcam, confermando le indiscrezioni apparse sulla stampa russa nel fine settimana.
«Abbiamo sostenuto i nostri dipendenti durante tutto questo periodo, ma a causa dell'attuale contesto di incertezza siamo stati costretti a compiere il passo finale di chiudere le nostre attività rimanenti in Russia», ha proseguito l'addetto stampa, senza fornire dettagli sul numero di dipendenti interessati dal provvedimento.
In seguito alla guerra in Ucraina e alle sanzioni internazionali contro Mosca il gruppo aveva interrotto le forniture ai propri distributori in Russia già in marzo, pur mantenendo la propria rappresentanza locale, sperando in una risoluzione relativamente rapida del conflitto. Stando a comunicazioni del mese di maggio Ucraina e Russia hanno in passato contribuito con un 2% al fatturato annuale del gruppo.