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L'ONU approva la risoluzione USA sull'Ucraina: la Russia non è citata come aggressore

Il testo inoltre non fa riferimento alla sovranità e alla integrità territoriale di Kiev: USA, Russia e Cina allineate, Francia e Regno Unito si astengono - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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L'ONU approva la risoluzione USA sull'Ucraina: la Russia non è citata come aggressore
Red. Online
25.02.2025 06:09
08:24
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La Cina «si oppone con forza» alle ultime sanzioni «unilaterali» adottate dal Regno Unito

La Cina «condanna», «si oppone con forza» e ha presentato «rimostranze formali» contro le ultime sanzioni «unilaterali» adottate ieri dalla Gran Bretagna contro entità e individui di diversi Paesi, tra cui 10 del Dragone, «per la loro fornitura di equipaggiamenti vitali per l'esercito russo», nell'ambito del pacchetto più grande di misure varate contro Mosca per la sua guerra all'Ucraina.

Un portavoce dell'ambasciata cinese a Londra ha affermato che le sanzioni «non hanno alcuna base nel diritto internazionale» e ledono «i legittimi diritti e interessi delle aziende cinesi», assicurando l'adozione di azioni «necessarie» di difesa.

Il portavoce, in una nota, ha ribadito che sulla questione ucraina «la posizione della Cina è stata giusta e oggettiva». Pechino, a tal proposito, «ritiene che il dialogo e la negoziazione siano l'unica via d'uscita praticabile dalla crisi e si è impegnata a promuovere colloqui per la pace», oltre a esercitare «un rigoroso controllo delle esportazioni di articoli a duplice uso in conformità con le leggi e i regolamenti».

La Repubblica popolare «non alimenta mai il fuoco o cerca guadagni egoistici», ma «non accetteremo certamente di essere il capro espiatorio in alcun modo». Pertanto, l'invito alla parte britannica è di «rettificare i propri illeciti e di revocare le sanzioni contro le aziende cinesi» perché, in caso contrario, «adotteremo le misure necessarie per difendere i loro legittimi diritti e interessi».

07:21
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L'ONU approva la risoluzione USA sull'Ucraina: la Russia non è citata come aggressore

Al termine di una giornata fiume al Palazzo di Vetro, nel terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una brevissima risoluzione presentata degli Stati Uniti che chiede la «rapida fine della guerra» senza però citare la Russia come aggressore e senza far riferimento alla sovranità e alla integrità territoriale di Kiev, come era invece stato sancito in Assemblea, dove la risoluzione Usa era stata approvata con questi emendamenti proposti dall'Ue.

Francia e Gran Bretagna, che avrebbero potuto porre il veto in Consiglio di Sicurezza sulla risoluzione Usa, hanno preferito astenersi, spianando la strada alla versione di Trump.

Il testo, «nella sua elegante semplicità» come l'ha definito la rappresentante americana Dorothy Shea (la nuova rappresentante permanente dell'amministrazione Trump Elise Stefanik deve essere confermata dal Senato), è stato adottato con 10 voti a favore, nessuno contro e cinque astenuti (i paesi europei del Consiglio Sicurezza, vale a dire Francia, Slovenia, Grecia e Danimarca, più la Gran Bretagna) mentre Russia e Usa si sono trovati per una volta sullo stesso fronte assieme alla Cina. Il voto ha certificato, con il riallineamento della presidenza Usa e del Cremlino, il nuovo ordine mondiale emerso dopo l'elezione di Trump alla Casa Bianca.

«La risoluzione è un passo che va nella giusta direzione», ha detto l'ambasciatore russo Vassily Nebenzia dopo aver posto due volte il veto su altrettanti emendamenti presentati dagli europei.

Grazie alle regole arcaiche che da 80 anni regolano il massimo organo di governo politico del mondo, l'esito del voto in Consiglio è andato diversamente rispetto a quanto accaduto in mattinata in Assemblea Generale, quando lo stesso testo degli Stati Uniti è stato adottato con 93 voti favorevoli dopo esser stato radicalmente modificato da tre emendamenti europei.

E se anche inferiori ai voti del 2022, quando i sì a favore dell'Ucraina erano stati circa 140, il risultato è stato giudicato ugualmente buono dalla diplomazia europea nell'attuale clima di polarizzazione creato al Palazzo di Vetro dal ciclone Trump. Altri 93 paesi hanno votato a favore di una risoluzione ucraina supportata dalla Ue: «Questo è un momento storico che definirà il futuro dell'Ucraina, dell'Europa e il nostro futuro comune», aveva detto la vice ministra degli Esteri ucraina, Betsa Mariana.

06:20
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«L'invasione russa dell'Ucraina ha minato le fondamenta stesse dell'ordine internazionale»

«L'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina ha minato le fondamenta stesse dell'ordine internazionale». Lo ha detto in Consiglio di Sicurezza Rosemary DiCarlo, capo del Dipartimento per le Operazioni di Pace e gli Affari Politici dell'Onu nel terzo anniversario dell'inizio della guerra.

DiCarlo ha ricordato che, dal 24 febbraio 2022, almeno 12.654 civili ucraini, tra cui 673 bambini, sono stati uccisi e che «i numeri continuano ad aumentare poiché gli attacchi brutali della Russia persistono in tutto il Paese».

06:18
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La tregua in Ucraina potrebbe essere raggiunta in qualche settimana»

«La tregua in Ucraina potrebbe essere raggiunta in qualche settimana». Lo ha detto Emmanuel Macron a Washington. Il presidente francese ha ripetuto un concetto espresso da Donald Trump durante il loro incontro bilaterale.

06:10
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Il punto alle 6

Due donne sono rimaste ferite ieri notte a causa dei bombardamenti russi nella regione ucraina di Kharkiv: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleh Syniehubov, come riporta Ukrinform.

«Verso le 23:15 gli occupanti hanno attaccato Derhachi. Secondo i medici, due donne civili sono rimaste ferite e sono state curate sul posto. Alcune case sono state danneggiate», ha scritto Syniehubov.

Le autorità ucraine hanno dichiarato questa mattina lo stato di allerta aerea su tutto il territorio nazionale in seguito al lancio di missili da crociera da parte di quattro bombardieri Tu-95 MS russi. Lo riportano i media nazionali, che citano l'Aeronautica militare.

In un primo momento era stato riferito che i missili si dirigevano verso la regione di Kiev, in seguito hanno cambiato direzione e si sono diretti verso la regione di Poltava e successivamente verso la vicina regione di Cherkasy, dove la popolazione ha udito un'esplosione vicino all'omonima città.

Il gruppo tattico Ovest russo ha distrutto una stazione di comunicazione satellitare Starlink (SpaceX) e 21 postazioni di controllo di droni ucraini nelle ultime 24 ore: lo ha detto alla Tass il suo portavoce, Ivan Bigma.

«Il gruppo tattico Ovest ha distrutto sei cannoni di artiglieria da campo, quattro dei quali erano stati prodotti nei Paesi della Nato, e quattro mortai - ha affermato Bigma -. Inoltre, sono state distrutte la stazione di guerra elettronica Kvertus, una stazione di comunicazione satellitare Starlink, 21 postazioni di controllo dei droni e tre depositi da campo di munizioni».

Le difese aeree del gruppo tattico hanno anche abbattuto nove droni ucraini ad ala fissa, ha aggiunto il portavoce.