L'ONU in lutto per gli operatori uccisi, ma per Israele «molti sono membri di Hamas»
Mentre negli ospedali di Gaza si consuma una tragedia umanitaria, le Nazioni Unite piangono i troppi operatori uccisi dallo scorso 7 ottobre, giorno dei feroci attacchi di Hamas in Israele. Le bandiere dell’ONU quest'oggi sventolano a mezz’asta e al quartiere generale di New York, alle 09.30, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria dei 101 membri dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione (UNRWA) morti nella Striscia. Si tratta del «numero più alto di operatori umanitari delle Nazioni Unite uccisi in un conflitto in così poco tempo», ha evidenziato il segretario generale António Guterres. Nel corso di una cerimonia odierna, Tatiana Valovaya, direttrice generale dell'Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, ha ringraziato il personale che ha perso la vita in Medio Oriente, sottolineando l’importanza del lavoro svolto in un momento in cui il «multilateralismo è minacciato».
Non solo momenti di lutto, però. L'UNRWA ha denunciato una situazione che sembra insostenibile, facendo sapere che proprio ieri i loro alloggi di Rafah hanno subito «danni significativi a causa degli attacchi navali delle forze israeliane». Nessuno è rimasto ucciso: il personale aveva lasciato l'edificio 90 minuti prima dell'attacco.
«Il disprezzo per la protezione delle infrastrutture civili, comprese le strutture delle Nazioni Unite, gli ospedali, le scuole, i rifugi e i luoghi di culto, testimonia il livello di orrore che i civili a Gaza vivono ogni giorno», ha dichiarato il commissario generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini, aggiungendo che ormai «nessun posto a Gaza è sicuro».
Le strutture delle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza ospitano attualmente quasi 780 mila sfollati e, secondo l’ONU, «dovrebbero essere protette in ogni momento». Le parti in guerra conoscono esattamente la posizione delle strutture dell’UNRWA: l'agenzia ha infatti condiviso con Israele e Hamas le coordinate di tutti i siti. Nonostante questo, nell’ultimo mese, l’UNRWA ha registrato danni collaterali e diretti a più di 60 dei suoi edifici, per lo più scuole che danno rifugio a migliaia di civili in tutta la Striscia di Gaza. Almeno 66 sfollati sono stati uccisi, mentre centinaia sono rimasti feriti.
Le Nazioni Unite hanno ribadito che gli operatori umanitari non dovrebbero mai essere presi di mira, ricordando che ospedali e personale medico sono specificamente protetti dal diritto umanitario internazionale.
Ormai sembra evidente che appartenere all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione non garantisce alcun tipo di protezione. Gilad Erdan, rappresentante permanente di Israele alle Nazioni Unite, negli scorsi giorni aveva dichiarato che «molti operatori dell'UNRWA sono loro stessi membri di Hamas». Quindi nemici, da eliminare.