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È quanto riferisce il portavoce militare israeliano secondo cui «i soldati hanno ucciso decine di terroristi e distrutto infrastrutture di Hamas» — Almeno 20 morti nel bombardamento di una scuola a Gaza — Guterres: «Inorridito dall'attacco alle ambulanze» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:23
23:23
«Nessuno è innocente nella guerra in Medio Oriente»
«Nessuno è innocente nella guerra in Medio Oriente» neanche gli Stati Uniti. Lo sostiene in un'intervista al podcast 'Pod save America' ammettendo «siamo tutti i complici. Anche io ho provato a risolvere la situazione e ne porto ancora le cicatrici». L'ex presidente ha anche accusato «l'attivismo su TikTok» sull'argomento di essere troppo semplicistico. «Non racconta la verità, racconta una verità», ha affermato Obama spiegando che la questione mediorientale è «complessa». «Da una parte gli attacchi di Hamas sono orribili e ingiustificabili, dall'altra l'occupazione di Israele è stata opprimente. Da una parte muoiono civili a Gaza che non c'entrano nulla con Hamas, dall'altra c'è lo sterminio degli ebrei nel corso dei secoli. E si potebbe andare avanti per ore».
22:46
22:46
Biden indica passi avanti verso la pausa umanitaria a Gaza
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha lasciato capire che ci sono progressi nel raggiungimento di una pausa umanitaria nella guerra a Gaza. Lo ha dichiarato ai giornalisti uscendo da una messa nel Delaware.
A un reporter che gli ha fatto la domanda in merito, il presidente ha risposto 'Sì', facendo il gesto del 'pollice su' di approvazione.
21:31
21:31
Sessanta ostaggi dispersi dopo i bombardamenti israeliani
A Gaza 60 ostaggi di Hamas sono dispersi dopo gli ultimi bombardamenti israeliani. Lo afferma il braccio armato del gruppo, le Brigate Al Qassam, citato dall'agenzia Reuters online.
Il portavoce Abu Ubaida ha anche detto su Telegram che i cadaveri di 23 ostaggi israeliani si trovano ancora sotto le macerie degli edifici distrutti dai raid.
21:00
21:00
Il bilancio dei morti sale a 9.572
Sale a 9.572 il bilancio dei morti da quando Israele ha iniziato a colpire in rappresaglia agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai militanti di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas, citato dall'agenzia palestinese Wafa.
Il ministero ha spiegato che 9.425 persone sono state uccise nella Striscia, mentre il bilancio delle vittime in Cisgiordania è salito a 147. Inoltre, 25.000 palestinesi sono stati feriti a Gaza e quasi 2.200 in Cisgiordania.
20:35
20:35
Trenta camion con aiuti umanitari entrano a Gaza da Rafah
Trenta camion carichi di aiuti umanitari sono passati oggi attraverso il valico di Rafah dall'Egitto alla Striscia di Gaza. Quattro trasportavano attrezzature mediche e medicinali, mentre i restanti camion avevano cibo, acqua e altri aiuti umanitari. Lo scrive Haaretz, precisando che dal 21 ottobre sono entrati a Gaza 451 camion, circa 30 al giorno.
20:08
20:08
Quattro soldati israeliani morti in combattimento a Gaza
Quattro soldati israeliani sono rimasti uccisi negli ultimi combattimenti in corso a Gaza, secondo quanto ha riferito il portavoce militare. Tre facevano parte della brigata di fanteria Givati. Il quarto era un membro della unità di elite della aviazione israeliana Shaldag. Tutti sono stati colpiti nel nord della Striscia. L'esercito non ha ancora pubblicato il numero complessivo dei soldati caduti a Gaza dall'inizio della sua offensiva di terra, lanciata una settimana fa.
19:13
19:13
«Status quo di Hamas su Gaza non può continuare»
Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken ha dichiarato che sia Washington che gli Stati arabi ritengono che lo status quo di una Gaza controllata da Hamas non possa continuare. Lo riporta Al Arabiya, secondo la quale Blinken ha discusso con le sue controparti arabe come tracciare un percorso migliore verso una soluzione a due Stati. Il segretario di Stato statunitense ha anche aggiunto che Washington è preoccupata per la violenza dei coloni estremisti in Cisgiordania.
17:52
17:52
«Il capo ufficio politico ha incontrato Khamenei a Teheran»
Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato a Teheran e ha incontrato il leader iraniano Ali Khamenei. Lo riferisce il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan, come riportato dalla tv al Manar di Hezbollah.
17:27
17:27
Tank Israele nel sud di Gaza City, duri scontri con Hamas
Blindati dell'esercito israeliano sono arrivati a Tel al-Hawa, uno dei quartieri a sud di Gaza City. Lo ha fatto sapere Hamas aggiungendo che le Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, sono state impegnate in duri scontri ravvicinati durante i quali hanno anche lanciato un missile anti-carro Kornet contro un mezzo blindato israeliano nel settore sud-occidentale dl Tel el-Hawa.
Nello stesso rione miliziani di Hamas e delle Brigate al-Quds (Jihad islamica) hanno attaccato insieme altri blindati israeliani con colpi di mortaio. L'esito di questi attacchi non è stato reso noto dalle Brigate al-Qassam.
17:26
17:26
Hamas spara sulla strada aperta per gli sfollati
Hamas ha sparato con mortai e missili anticarro sulla strada Salah al-Din che l'esercito israeliano aveva lasciato libera per consentire - tra le 13 e le 16 di oggi - lo spostamento della popolazione dal nord al sud di Gaza. Lo ha dichiarato l'esercito israeliano aggiungendo: «Questo dimostra ulteriormente che Hamas sfrutta la popolazione di Gaza e le impedisce di agire nell'interesse della propria sicurezza», ha detto il portavoce.
16:56
16:56
Blinken ribadisce: «Servono pause umanitarie a Gaza»
Il Segretario di Stato Antony Blinken ha riaffermato il sostegno degli Stati Uniti alle «pause umanitarie» a Gaza per garantire l'assistenza alla popolazione della Striscia. Parlando in conferenza stampa ad Amman sulla necessità di risparmiare i civili e di accelerare le consegne di aiuti, Blinken ha detto che «gli Stati Uniti ritengono che tutti questi sforzi saranno facilitati da pause umanitarie».
16:24
16:24
«Oggi nessuno straniero o ferito è uscito da Rafah»
Secondo fonti palestinesi, citate dalla Bbc, oggi nessun cittadino straniero, con doppia cittadinanza o paziente ferito è entrato in Egitto dalla Striscia di Gaza.
Le stesse fonti riferiscono che centinaia di persone con passaporti stranieri si sono recate al confine ma che oggi il valico di Rafah non è stato aperto.
Le autorità di frontiera sul lato palestinese hanno aggiunto che il movimento delle persone con passaporti stranieri non sarà consentito finché non ci sarà un accordo sulla sicurezza del trasferimento dei pazienti feriti.
16:22
16:22
Sventati attacchi all'estero contro israeliani ed ebrei
Israele ha sventato in molti Paesi esteri una serie di attacchi a obiettivi israeliani ed ebraici a causa della guerra con Hamas. Lo ha riferito la tv Kan che ha citato una fonte della sicurezza israeliana secondo cui le minacce contro questi obiettivi stanno crescendo in modo «eccezionale e straordinario». Secondo la stessa fonte, alcuni di questi attacchi sono spontanei mentre altri sono programmati da gruppi jihadisti.
15:14
15:14
«Israele ha usato due bombe da 1.000 chili a Jabaliya»
Israele ha usato due bombe da quasi 1000 chili nell'attacco a Jabaliya, come dimostrano le immagini satellitari e i video dei crateri analizzati dal New York Times.
Decine di civili sono rimasti uccisi e centinaia feriti dalle bombe sganciate sul quartiere densamente popolato nel nord di Gaza con l'obiettivo, secondo l'esercito israeliano, di colpire un comandante e diversi combattenti di Hamas, nonché la rete di tunnel sotterranei utilizzati dal gruppo terroristico.
Queste bombe, le seconde più grandi nell'arsenale israeliano, di solito sono impiegate per colpire le infrastrutture sotterranee, ma il loro dispiegamento in un'area densamente popolata come Jabaliya è molto raro.
14:40
14:40
«Ancora 400 mila persone nel nord di Gaza»
Secondo l'inviato speciale Usa per il medio Oriente David Satterfield, nel nord di Gaza si trovano ancora fino a 400'000 persone. Lo riporta la Bbc.
Parlando questa mattina ai giornalisti nella capitale giordana Amman, Satterfield ha detto che da 800'000 a un milione di persone si sono spostate verso il sud della Striscia, mentre 350'000-400'000 sono rimaste nel nord dell'enclave.
Nelle ultime settimane, Israele ha detto ai residenti di evacuare il nord di Gaza e di spostarsi a sud, che ha designato come cosiddetta area sicura. Da allora, il nord è stato bersaglio di incessanti bombardamenti israeliani e di un'offensiva di terra, sebbene ci siano stati attacchi aerei anche nel sud.
14:36
14:36
In migliaia in Piazza Federale a Berna a manifestare per Gaza
Diverse migliaia di persone si sono riunite oggi su Piazza Federale a Berna per esprimere la propria solidarietà alla popolazione di Gaza e per chiedere la fine delle violenze. La manifestazione era stata autorizzata dalle autorità.
Nell'invito, gli organizzatori parlano di «un attacco spietato da parte di Israele» e di «un genocidio contro il popolo palestinese». Il governo israeliano ha interrotto le forniture di cibo, acqua, benzina ed elettricità e ha impedito l'accesso alle cure mediche. Anche le comunicazioni, ad esempio via internet, sono bloccate.
Gli organizzatori condannano la violenza che ha causato morti in entrambi gli schieramenti. Dal loro punto di vista tale violenza è frutto di quella che definiscono «occupazione militare, pulizia etnica e sistema di apartheid, che dura da 75 anni». Un sistema che, sottolineano, può essere mantenuto solo grazie al sostegno finanziario e militare degli Stati Uniti e dei Paesi europei.
Anche la Confederazione viene criticata per aver annunciato la sospensione degli aiuti finanziari alle ONG palestinesi e israeliane. Queste organizzazioni svolgono un'importante opera umanitaria, indispensabile proprio in questo momento, viene sottolineato.
La manifestazione è stata convocata da decine di organizzazioni e gruppi, soprattutto di piccole dimensioni, che già in precedenza aveva organizzato dimostrazioni a Berna.
14:15
14:15
«Manca la benzina»: spento un generatore dell'ospedale Al-Shifa
Uno dei generatori dell'ospedale Al-Shifa, il più grande di Gaza, ha smesso di funzionare ieri. Lo ha riferito Raquel Martì, direttrice esecutiva in Spagna dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa).
«Il 3 novembre, uno dei generatori dell'ospedale di Shifa ha smesso di funzionare per mancanza di carburante», ha scritto la funzionaria Onu su X. «Un altro generatore è ancora in funzione e copre circa metà del fabbisogno dell'ospedale. Shifa è il più grande ospedale di Gaza e ospita decine di migliaia di sfollati interni», ha sottolineato Martì.
13:51
13:51
La Turchia richiama l'ambasciatore a Tel Aviv
La Turchia ha annunciato la decisione di richiamare l'ambasciatore a Tel Aviv per consultazioni sul «rifiuto da parte di Israele delle richieste di cessate il fuoco e sui continui attacchi contro i civili» a Gaza. Lo riporta Anadolu.
13:45
13:45
Distrutta dalle bombe la moschea Sheikh Zayed
Un bombardamento israeliano ha completamente distrutto oggi a Gaza la moschea Sheikh Zayed, nota anche come moschea al-Khatiba in quanto si trova in prossimità della vasta piazza al-Khatiba. Lo riferiscono fonti locali. Non si hanno notizie di vittime.
La moschea è situata di fronte alla università di Al-Azhar, il più influente centro teologico e universitario dell'islam sunnita.
12:55
12:55
Erdogan: «Netanyahu non è più una persona con cui parlare»
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu «non è più una persona con cui parlare». Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. «Netanyahu non è più qualcuno con cui possiamo parlare. Abbiamo rinunciato a lui», ha affermato.
Erdogan, riferiscono i media turchi, ha poi chiarito che la Turchia non intende interrompere le relazioni diplomatiche con Israele. «Interrompere completamente i legami non è possibile, soprattutto nella diplomazia internazionale», ha detto.
Ha quindi spiegato che il capo dell'agenzia di intelligence, Ibrahim Kalin, sta guidando gli sforzi della Turchia per cercare di porre fine alla guerra attraverso la mediazione. «Ibrahim Kalin parla con la parte israeliana. Naturalmente, sta negoziando anche con la Palestina e con Hamas», ha precisato Erdogan. Ma a suo avviso Netanyahu è il principale responsabile delle violenze e ha «perso il sostegno dei suoi cittadini». «Quello che deve fare è fare un passo indietro e porre fine a questa situazione», ha aggiunto il presidente turco.
Le osservazioni di Erdogan sono arrivate una settimana dopo che Israele ha annunciato che stava «rivalutando» i suoi rapporti con Ankara a causa della retorica sempre più accesa della Turchia sulla guerra Israele-Hamas. Israele aveva precedentemente ritirato tutti i diplomatici dalla Turchia e da altri paesi della regione come misura di sicurezza.
12:36
12:36
Consentito un passaggio verso sud tra le 13.00 e le 16.00
Il portavoce militare israeliano ha informato in arabo gli abitanti della Striscia che l'esercito consentirà il passaggio sulla strada Salah al-Din nella Striscia di Gaza tra le 13:00 e le 16:00 (ora locale) per spostarsi verso il sud di Gaza.
«Se hai a cuore te stesso e i tuoi cari, vai a sud secondo le nostre istruzioni. Siate certi che i leader di Hamas si stanno già preoccupando di proteggersi», ha detto in un comunicato il portavoce militare.
12:35
12:35
Il bilancio dei morti sale a 9.488
Sale a 9.488 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in rappresaglia agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai militanti di Hamas. Lo riferisce il ministero della sanità di Hamas. Dei morti 3.900 sono minori e 2.509 donne.
12:00
12:00
Il Pentagono conferma l'uso di droni per recuperare gli ostaggi
Gli Usa hanno confermato per la prima volta di aver fatto volare droni di sorveglianza disarmati sulla Striscia di Gaza da quando Hamas ha lanciato il suo attacco contro Israele il 7 ottobre.
«Gli Stati Uniti stanno effettuando voli di droni disarmati su Gaza, oltre a fornire consulenza e assistenza per sostenere il nostro partner israeliano mentre lavora per il recupero degli ostaggi», ha riferito il portavoce del Pentagono, il generale di brigata Pat Ryder. «Questi voli - ha aggiunto - sono iniziati dopo l'attacco del 7 ottobre di Hamas contro Israele».
La conferma arriva dopo che i Reaper MQ-9, solitamente utilizzati dalle forze speciali statunitensi, sono stati avvistati dai giornalisti su Flightradar24, un sito web di tracciamento dei voli accessibile al pubblico, mentre volteggiavano sopra Gaza
11:50
11:50
Attacco a una scuola dell'Onu, almeno 12 morti
Il ministero della sanità di Gaza ha dichiarato che almeno 12 persone sono state uccise in un attacco israeliano a una scuola delle Nazioni Unite dove si rifugiavano migliaia di palestinesi sfollati.
Il ministero ha riferito in un comunicato che almeno «12 martiri e oltre 54 feriti sono stati colpiti dall'attacco alla scuola di Al-Fakhura, che ospita migliaia di sfollati dal campo di Jabaliya nel nord della Striscia di Gaza».
L'attacco alla scuola Al-Fakhura fa seguito a quelli delle ultime ore ad altre due strutture educative, tutte trasformate in rifugi improvvisati per gli sfollati da aree colpite e campi profughi, dove Israele ritiene si nascondano militanti di Hamas.
In particolare la scuola al-Fakhura, fondata dalle Nazioni Unite con una donazione del Qatar e gestita dall'Unrwa (l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi), era stata già bersaglio di attacchi israeliani nel 2009 e nel 2014.
Nel 2009, secondo Hamas, vi sarebbero state oltre 40 vittime, in maggior parte civili, mentre Israele disse di aver risposto a spari di militanti e che il bilancio delle vittime era di 9 militanti di Hamas e tre civili. Un'inchiesta delle Nazioni Unite ha poi accertato che non ci furono spari dall'interno della scuola e non vi erano esplosivi.
11:49
11:49
Aiuti umanitari via mare, potrebbe esserci l'ok di Israele
La proposta di un corridoio umanitario via mare con base a Cipro per portare tramite navi gli aiuti ai civili di Gaza, lanciata al vertice europeo del 26-27 ottobre, avrebbe l'approvazione di Israele alla condizione di «poter controllare i container a Cipro».
Lo spiegano fonti europee a un gruppo ristretto di media, tra cui il pool di agenzie di stampa della European Newsroom, di cui l'ANSA fa parte.
Da oltre una settimana l'Unione europea lavora «intensamente» con Cipro per cercare di «stabilire il corridoio marittimo per gli aiuti» diretti alla Striscia di Gaza senza più passaggi intermedi dall'Egitto, spiegano le stesse fonti.
11:29
11:29
Attacco notturno all'ospedale pediatrico di Gaza
Almeno due persone sono rimaste uccise la scorsa notte ed altre ferite in un attacco israeliano di fronte all'ingresso dell'ospedale per bambini al-Nasser, a Gaza City. Lo riferisce il ministero della sanità locale.
11:04
11:04
Valico di Rafah aperto anche oggi per l'uscita di stranieri e feriti
Per il quarto giorno consecutivo il valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto aprirà per l'uscita di stranieri, binazionali e feriti palestinesi.
Secondo una fonte egiziana ufficiale citata dalla CNN si prevede che 730 cittadini stranieri attraverseranno il valico di Rafah, da Gaza verso l'Egitto, tra cui 55 egiziani, 386 americani, 112 britannici, 77 francesei e 151 tedeschi.
10:41
10:41
Israele sta colpendo nel sud del Libano
Resta alta la tensione tra Israele e gli Hezbollah libanesi. L'esercito israeliano sta colpendo nel sud del Libano, dopo aver identificato «una serie di lanci da oltre confine» verso le comunità israeliane.
Poco prima erano state centrate «due cellule terroristiche nel sud del Libano» che - secondo il portavoce militare - stavano tentando di aprire il fuoco contro Israele con un missile anti-tank. Colpita anche una postazione di Hezbollah.
10:01
10:01
Mikati a Blinken: «Stop all'aggressione israeliana nel sud»
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato in Oman il primo ministro libanese Najib Mikati.
Secondo la televisione statale libanese, Mikati ha sottolineato a Blinken l'importanza di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e gli ha chiesto di fermare «l'aggressione israeliana» nel sud del Libano.
Mikati ha inoltre sottolineato l'impegno del Libano nei confronti della legittimità internazionale e dell'attuazione della risoluzione Onu 1701, invitando la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché cessi le sue violazioni.
Blinken, a sua volta, ha sottolineato i suoi sforzi per fermare le operazioni militari per ragioni umanitarie e per affrontare la questione degli ostaggi.
09:31
09:31
Colpita da un missile la casa di Haniyeh
L'aviazione israeliana ha colpito oggi con un missile l'abitazione di Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas, nel campo profughi di al-Shati, a nord di Gaza City. Lo riferiscono fonti locali.
Haniyeh si è trasferito nel Qatar nel 2019. Al momento non è noto se l'attacco abbia provocato vittime.
08:04
08:04
Il punto alle 8.00
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è detto «inorridito» dall'attacco delle forze israeliane contro un convoglio di ambulanze a Gaza, avvenuto ieri. Lo ha affermato in una nota, aggiungendo che il conflitto «deve finire». «Sono inorridito dall'attacco riportato a Gaza contro un convoglio di ambulanze fuori dall'ospedale Al Shifa. Le immagini dei corpi sparsi sulla strada fuori dall'ospedale sono strazianti» si legge nella sua dichiarazione.
Al contempo, una fonte Usa ha detto che «Hamas ha cercato di far uscire con le ambulanze i suoi combattenti da Gaza via Rafah, rallentando così gli sforzi per evacuare gli stranieri». Lo riportano i media israeliani ai quali la fonte ha riferito che «Hamas ha fornito all'Egitto e agli Usa una lista di persone ferite gravemente che volevano far evacuare insieme a centinaia di stranieri in attesa di uscire». Usa ed Egitto hanno scoperto che «un terzo dei nomi erano combattenti, nessuno dei quali figurava tra i 76 palestinesi feriti e alla fine evacuati».
Sempre nelle scorse ore, almeno 20 persone sono morte nel bombardamento di una scuola nel nord di Gaza. Lo ha dichiarato il ministero della Salute della Striscia, controllato da Hamas. «Venti martiri e decine di feriti sono arrivati all'ospedale Al-Shifa di Gaza City dopo che è stata presa di mira direttamente una scuola trasformata in un campo improvvisato per sfollati nell'area di al-Saftawy, nel nord di Gaza», ha affermato il ministero della Sanità di Gaza in una nota. «Diversi colpi di carri armati sono caduti sulla scuola», ha aggiunto.
Nel frattempo, l'operazione di terra nella Striscia continua. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui «i soldati hanno ucciso decine di terroristi e distrutto infrastrutture di Hamas». Nella giornata di ieri - ha spiegato il portavoce - «ci sono stati numerosi tentativi di attacchi ai soldati dai tunnel e dai compound militari nel nord della Striscia». Nella notte, «in un raid mirato nel sud della Striscia, corpi corazzati e ingegneri hanno fatto la mappa di edifici e neutralizzato ordigni esplosivi. Nel corso dell'operazione, i soldati hanno affrontato una cellula terroristica» i cui componenti sono stati uccisi.