Stati Uniti

Los Angeles divorata dalle fiamme, scatta lo stato d'emergenza

Nelle ultime ore, complici venti estremi e la secchezza del terreno, nella Città degli Angeli sono scoppiati grossi incendi: sono oltre 30 mila le persone sotto ordine di evacuazione, 13 mila gli edifici minacciati
©Ethan Swope
Red. Online
08.01.2025 07:45

(Aggiornato alle 10:45) Fiamme che divorano edifici e ville. Colonne di fumo nero. Strade intasate da macchine abbandonate, per correre ai ripari. Scene drammatiche. A Los Angeles, nelle scorse ore, è scoppiato il caos. Due grossi incendi stanno dando filo da torcere alla Città degli Angeli. Il primo è divampato a Pacific Palisades, un'area molto ricca che si affaccia a ovest di Los Angeles. A seguire, nel giro di poche ore, si è sviluppato un secondo rogo ad Altadena, nella contea orientale della città. Qui, le fiamme, alimentate dai forti, secchi, venti di Santa Ana (tipici nella California meridionale durante i mesi più freddi), si sono già estese per circa 400 acri e sono immediatamente scattate le evacuazioni. A bruciare, secondo le ultime indiscrezioni, è anche il canyon di Eaton, alle porte della metropoli, così come il quartiere di Sylmar e la zona di Tamarack. 

In men che non si dica, la città ha dichiarato lo stato di emergenza: le persone interessate, sotto ordine di evacuazione, sono oltre 30 mila, mentre sono 13 mila, almeno, gli edifici considerati «sotto minaccia». In particolare le ville e le aree vicine al museo d'arte Getty Villa di Malibu. Sono già oltre 200.000, invece, le utenze nella contea di Los Angeles prive di elettricità. Secondo PowerOutage.us  alle 21.15 ora locale sono circa 184.400 i clienti privi della corrente elettrica.

Nello specifico, il primo incendio è scoppiato intorno alle 10:30 del mattino (le 19:30 di ieri sera in Svizzera), sulle colline che si buttano a picco sul mare di Pacific Palisades. Neanche sei ore dopo, le fiamme avevano già divorato più di 500 ettari. Complici la secchezza del terreno e «venti pericolosi e distruttivi» che in queste ore si stanno abbattendo sulla California. Venti estremi, che hanno obbligato i vigili del fuoco a tenere a terra gli elicotteri, ritardando le operazioni di spegnimento delle fiamme.

Un problema non indifferente, che aggrava una situazione già terribilmente pericolosa. Ma a preoccupare, ancor di più, è la velocità a cui si sta espandendo il rogo. Secondo i media internazionali, l'incendio, nelle ultime ore, sarebbe molto più che raddoppiato, passando da 1.262 acri a 2.921 (circa 1.200 ettari) nel giro di un pomeriggio. Nel frattempo, aumentano anche le zone di evacuazione, che ora, secondo gli aggiornamenti, includono aree più ampie delle comunità costiere della California, come Topanga e Malibu.

La situazione, insomma, è drammatica. «Un inferno», per citare le parole di un residente di Pacific Palisades, interpellato dal Los Angeles Time. Secondo quanto riferisce la testata locale, l'evacuazione dell'area starebbe avvenendo «in maniera caotica e frenetica». Le stradine tortuose che attraversano i canyon e la Pacific Coast Highway – unica arteria percorribile – sono completamente intasate di vetture che cercano di allontanarsi dagli incendi. 

Lo stesso presidente Biden si è visto costretto a cancellare il suo viaggio a Coachella – a est della metropoli californiana – in cui avrebbe dovuto inaugurare due monumenti nazionali. Al momento, il team del presidente è in contatto con funzionari statali e locali per offrire «qualsiasi assistenza federale». Al contempo, la FEMA (agenzia per la protezione civile) ha approvato dei fondi ad hoc con lo scopo di supportare la comunità colpita e aiutare a rimborsare la California per i costi della lotta antincendio». 

Tuttavia, come detto, «il peggio deve ancora arrivare». Secondo quanto riferisce il Guardian, l'incendio «più importante» è destinato a divampare nelle prossime ore. Si prevede, infatti, che i venti, già molto forti, aumenteranno durante la notte e continueranno per giorni, producendo raffiche isolate che potrebbero superare i 160 km/h sulle montagne e sulle colline, soprattutto in aree in cui non piove molto da mesi. I vigili del fuoco, dunque, si preparano ad affrontare «una lunga notte». Come dichiarato da Sheila Kelliher, capitano del dipartimento dei vigili del fuoco della contea di Los Angeles, il terreno e il vento, attualmente, pongono «sfide enormi». Soprattutto perché il vento «non soffia in una sola direzione». «È proprio quando pensi di sapere che cosa farà il fuoco che questo si "gira" e ti viene addosso. Questo vento è decisamente irregolare. Ed è molto forte».