Guerra

«L'Ucraina ha colpito la Russia con missili americani», Putin aggiorna la dottrina nucleare

Le forze di Kiev avrebbero usato gli ATACMS per distruggere un magazzino di munizioni nella regione occidentale di Bryansk - Il Cremlino: «Potremmo rispondere con l'arma atomica»
©Vyacheslav Prokofyev
Red. Online
19.11.2024 11:42

Le forze ucraine avrebbero condotto il loro primo attacco con i missili ATACMS forniti dagli Stati Uniti in una regione russa. Lo riportano fonti ucraine, le quali hanno spiegato a RBC Ucraina che «il bersaglio è stato colpito con successo». Intanto, il presidente russo Vladimir Putin, dopo il via libera del presidente USA Joe Biden all’utilizzo di missili balistici americani in territorio russo, ha approvato il decreto che aggiorna la dottrina nucleare in Russia, ampliando le condizioni di impiego di armi atomiche.

L'Ucraina avrebbe lanciato 6 missili balistici ATACMS (Army Tactical Missile System) per colpire una struttura militare nella regione occidentale di Bryansk. Si tratta del primo attacco noto con questo tipo di arma dopo l’approvazione da parte dell’amministrazione Biden. 

Lo Stato maggiore ucraino ha confermato l’attacco a un magazzino di munizioni nella città di Karachev, nella regione di Bryansk, a circa 115 chilometri dal confine con l'Ucraina. Né lo Stato maggiore né il Ministero della Difesa di Kiev hanno reso noto quali missili siano stati utilizzati, affermando che si tratta di una «informazione classificata». Il Ministero della Difesa russo ha fatto sapere di averne intercettati 5 su 6 e di aver trovato i resti di missili fabbricati negli Stati Uniti.

Proprio quest’oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato su Telegram i mille giorni di guerra: «Ogni giorno chiediamo al mondo determinazione e forza sufficiente affinché l'Ucraina possa bloccare questi attacchi contro il nostro popolo. Ogni nuovo attacco da parte della Russia non fa altro che confermare le vere intenzioni di Putin. Vuole che la guerra continui. I discorsi sulla pace non gli interessano. Dobbiamo costringere la Russia a una pace giusta con la forza».

Vladimir Putin, dal canto suo, ha approvato il decreto che aggiorna la dottrina nucleare della Russia. Mosca potrà usare armi nucleari come «estrema risorsa per proteggere la sovranità del paese» se essa sarà minacciata da un attacco nucleare o con armi convenzionali, secondo quanto prevede la nuova dottrina. La decisione dell’impiego di armi atomiche spetta a Putin. La Russia, di fatto, considererà l'aggressione contro il suo territorio o i suoi alleati da parte di uno Stato non nucleare sostenuto da una potenza nucleare come un attacco congiunto, afferma il documento pubblicato online.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in conferenza stampa, ha sottolineato che la Russia potrà utilizzare un’arma atomica in caso venissero utilizzati missili occidentali nel suo territorio, proprio come sarebbe avvenuto quest’oggi con gli ATACMS.

«La Federazione Russa conserva il diritto di usare armi nucleari in caso di aggressione con armi convenzionali contro di essa» che rappresenti una minaccia critica alla sovranità o all'integrità territoriale, ha affermato Peskov.

L'Ucraina ha utilizzato per mesi solamente i suoi droni «fatti in casa» in profondità nel territorio nemico, ma ora starebbe utilizzando i missili statunitensi, decisamente più distruttivi e capaci di centrare un bersaglio fino a 300 chilometri di distanza. Zelensky chiedeva da tempo agli USA l’approvazione per colpire le basi aeree russe da cui partivano i jet responsabili di numerosi attacchi sulle città ucraine con bombe plananti guidate e missili.

Nel frattempo, riporta Bloomberg, i titoli di Stato e le valute rifugio tradizionali, tra cui lo yen giapponese e il franco svizzero, sono aumentati, con gli investitori che si sono precipitati ad acquistare gli asset più sicuri. 

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