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Dal canto suo, l'Europa si dice pronta per la fine imminente del contratto di transito del gas russo attraverso l'Ucraina – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:05
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Zelensky: «Ogni giorno, nel prossimo anno, io e tutti noi dovremo lottare per un'Ucraina che sia abbastanza forte»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l'Ucraina dovrà lottare l'anno prossimo per rafforzare la propria posizione sia militarmente che in vista di eventuali colloqui per porre fine all'invasione russa durata tre anni. «Ogni giorno, nel prossimo anno, io e tutti noi dovremo lottare per un'Ucraina che sia abbastanza forte. Perché solo un'Ucraina di questo tipo è rispettata e ascoltata. Sia sul campo di battaglia che al tavolo dei negoziati», ha detto in un discorso alla nazione in occasione del nuovo anno.
Zelensky ha pure dichiarato che il suo Paese farà tutto il possibile per porre fine alla guerra con Mosca nel 2025 e fermare l'aggressione russa. «Che il 2025 sia il nostro anno. L'anno dell'Ucraina. Sappiamo che la pace non ci verrà regalata, ma faremo di tutto per fermare la Russia e porre fine alla guerra. Questo è ciò che ognuno di noi desidera».
18:52
18:52
Nuove sanzioni a Russia e Iran per interferenze voto
Gli Stati Uniti hanno imposto oggi nuove sanzioni contro Russia e Iran per interferenze nelle elezioni di quest'anno. Lo ha annunciato il Dipartimento del Tesoro precisando che le entità colpite sono una filiale del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane e un'organizzazione legata all'agenzia di intelligence militare russa che miravano ad «alimentare le tensioni socio-politiche e influenzare l'elettorato statunitense durante il voto del 2024».
18:32
18:32
Volodymyr Zelensky ha destituito Serhiy Popko dalla carica di capo dell'amministrazione militare di Kiev
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha destituito Serhiy Popko dalla carica di capo dell'amministrazione militare della città di Kiev, nominando Timur Tkachenko al suo posto. Lo riporta l'Ukrainska Pravda citando i relativi decreti presidenziali.
Tkachenko ha precedentemente ricoperto la carica di viceministro per le Industrie strategiche. Ancora prima, ha lavorato come direttore del Dipartimento di controllo territoriale di Kiev dell'organo esecutivo dell'amministrazione statale della città.
Intanto, sette marinai della petroliera Eagle S, sospettata di appartenere alla «flotta fantasma» russa e di essere la causa di un guasto a un cavo sottomarino nel Mar Baltico, tra la Finlandia e l'Estonia, sono indagati per sabotaggio e hanno ricevuto il divieto di lasciare il Paese. Lo riferisce la polizia finlandese.
«Sette membri dell'equipaggio dell'Eagle S hanno lo status di sospettati in questa indagine penale e sono stati colpiti da un divieto di viaggio», si legge in un comunicato, riferendosi alla petroliera trattenuta nelle acque finlandesi del Mar Baltico in attesa delle indagini.
17:11
17:11
L'Ucraina conferma: da domani stop al transito del gas russo
Domani, primo gennaio, non è previsto alcun flusso di gas russo verso l'Europa attraverso l'Ucraina. È quanto mostrano i dati del gestore del gasdotto ucraino, mentre l'accordo di transito chiave tra Mosca e Kiev si appresta a concludersi.
I dati dell'operatore ucraino Ogtsu mostrano che le consegne attraverso l'unico punto di ingresso per il gas russo in Ucraina scendono a zero a partire dal 1. gennaio 2025.
Dal canto suo, l'Europa si dice pronta per la fine imminente del contratto di transito del gas russo attraverso l'Ucraina.
«L'impatto sulla sicurezza dell'approvvigionamento dell'Ue sarà limitato», sottolinea una portavoce della Commissione europea, spiegando che l'infrastruttura europea è sufficientemente flessibile per garantire forniture di gas non russo ai Paesi dell'Europa centrale e orientale tramite «rotte alternative».
14:12
14:12
L'ambasciatore russo in Svizzera loda Berna: «Aperta al dialogo»
L'ambasciatore russo a Berna, Sergei Garmonin, ha elogiato la Svizzera per la sua disponibilità al dialogo. "La situazione è notevolmente migliore rispetto a quella di altri Paesi occidentali", ha dichiarato in un'intervista a cui si può accedere dall'account X della rappresentanza di Mosca nella città federale.
Nonostante le relazioni tese tra Svizzera e Russia, il 71enne ha sottolineato come i canali di comunicazione con le autorità elvetiche siano stati mantenuti. In molti altri Stati il dialogo politico è stato "completamente compromesso e congelato", ha aggiunto il diplomatico.
Tuttavia, nel complesso, Garmonin ha definito "difficili" le attuali relazioni bilaterali con la Svizzera. Il russo ha parlato di una "chiara riduzione della cooperazione da parte di Berna".
I rapporti fra la Confederazione e la nazione guidata da Vladimir Putin si sono come noto deteriorati dall'invasione dell'Ucraina delle truppe di Mosca nel febbraio del 2022. La Svizzera ha adottato le sanzioni occidentali contro il Cremlino e lo scorso giugno ha organizzato un vertice di pace insieme a Kiev al Bürgenstock (NW).
La Russia non è stata invitata e ha messo pubblicamente in discussione la tradizionale neutralità della Svizzera. Recentemente, i due ministri degli esteri - Sergei Lavrov e Ignazio Cassis - hanno però parlato al telefono, abbordando tematiche quali il conflitto ucraino e la presidenza dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), che Berna assumerà nel 2026.
12:47
12:47
Kiev: «I russi sono avanzati di 4.000 km quadrati nel 2024»
Le forze russe sono avanzate di quasi 4 mila chilometri quadrati (3'985) in Ucraina nel 2024, sette volte di più rispetto al 2023. Lo rileva un'analisi dell'Afp sui dati dell'Istituto statunitense per lo studio della guerra (ISW).
L'avanzata fino al 30 dicembre è stata spinta dall'aumento dei movimenti di truppe russe in autunno, avanzate di 610 chilometri quadrati a ottobre e di 725 chilometri quadrati a novembre. Novembre e ottobre sono stati anche i due mesi in cui - si rileva - i russi hanno conquistato la maggior parte del territorio dalle prime settimane del conflitto, nel marzo 2022.
Quasi tre quarti del territorio conquistato dai russi in Ucraina nel 2024 si trovava nella regione orientale di Donetsk, che comprende Pokrovsk, un centro logistico ucraino. La Russia ora controlla o opera nel 70% della regione, contro il 59% alla fine del 2023.
L'avanzata russa - rileva l'analisi - ha accelerato nell'agosto 2024, con quasi 400 chilometri quadrati conquistati nel corso del mese, raggiungendo un progresso di 629 chilometri quadrati a novembre.
Il 2024 è stato segnato anche da un'importante offensiva ucraina nella regione russa di Kursk iniziata a luglio, che ha raggiunto il culmine tra il 20 e il 21 agosto, estendendosi su circa 1'320 chilometri quadrati. Al 30 dicembre l'area delle operazioni era ridotta a 482 chilometri quadrati.
09:33
09:33
«Un drone marino ucraino ha abbattuto un bersaglio aereo: una prima mondiale»
L'Intelligence militare ucraina (Gur) ha reso noto che un suo drone marino ha abbattuto un bersaglio aereo per la prima volta al mondo: lo riporta Ukrainska Pravda.
«I soldati dell'unità speciale del Gur del ministero della Difesa ucraino 'Gruppo 13' hanno colpito un bersaglio aereo per la prima volta nella storia con l'aiuto di un drone d'attacco marino Magura V5 equipaggiato con armi missilistiche», si legge in un comunicato.
Secondo i dati dell'intelligence, è stato distrutto un elicottero russo Mi-8 nel Mar Nero, nella zona di Capo Tarkhankut nella Crimea occupata, utilizzando missili P-73 «SeeDragon».
08:18
08:18
Xi Jinping al Cremlino: «Promuoveremo la pace nel mondo»
Il presidente cinese Xi Jinping ha promesso oggi di promuovere la «pace nel mondo», in un messaggio di Capodanno indirizzato al suo omologo russo Vladimir Putin. Lo riportano i media di Pechino.
«Non importa come si evolverà la situazione internazionale: la Cina rimarrà ferma nell'approfondire ulteriormente e in modo completo le riforme e promuovere la pace e lo sviluppo nel mondo», ha affermato Xi citato dall'emittente statale cinese Cctv.
Dall'invasione su vasta scala della vicina Ucraina da parte di Putin nel febbraio 2022, Pechino ha cercato di presentarsi come una parte neutrale a differenza degli Stati Uniti e di altre nazioni occidentali. Ma rimane uno stretto partner politico ed economico della Russia, portando alcuni membri della Nato a etichettare la Cina come «facilitatrice» della guerra di Putin, mai condannata apertamente da Pechino.
Secondo la Cctv, Xi ha detto allo zar che «di fronte a cambiamenti in rapida evoluzione mai visti in un secolo e alla turbolenta situazione internazionale, Cina e Russia hanno costantemente proseguito mano nella mano lungo il corretto percorso di non allineamento, non confronto e non mira contro terze parti». Xi ha ricordato a Putin come il 2024 abbia segnato il 75esimo anniversario dell'istituzione di relazioni diplomatiche tra Cina e Russia, «rappresentando una nuova importante pietra miliare nelle relazioni tra i due paesi. Dopo tre quarti di secolo di alti e bassi, le relazioni» tra Pechino e Mosca «sono diventate sempre più mature e stabili», ha affermato il presidente cinese.
08:17
08:17
Il punto alle 8.00
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha salutato Vladimir Putin come suo «caro amico» in una lettera di Capodanno indirizzata al presidente russo, elogiando gli stretti legami bilaterali tra Pyongyang e Mosca. Lo hanno affermato oggi i media statali nordcoreani.
I due Paesi hanno approfondito i legami politici, militari e culturali dall'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022, con Putin e Kim che hanno ripetutamente professato la loro vicinanza personale. Hanno firmato un patto di difesa storico durante la visita dello zar in Corea del Nord a giugno. Il patto li obbliga a fornire assistenza militare immediata se l'altro viene invaso ed è entrato in vigore questo mese.
L'ultimo messaggio di Kim descrive Putin come il suo «caro amico e compagno», ha affermato l'Agenzia di stampa centrale coreana (Kcna). Il leader del Nord ha inviato «caldi saluti di auguri al fraterno popolo russo e a tutto il personale di servizio del coraggioso esercito russo a nome suo, del popolo coreano e di tutto il personale di servizio delle forze armate della Rpdc» (Repubblica popolare democratica di Corea).
In un possibile riferimento alla guerra in Ucraina, Kim ha anche espresso la speranza che il 2025 sia l'anno «in cui l'esercito e il popolo russo sconfiggeranno il neonazismo e otterranno una grande vittoria». Gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno accusato il Nord dotato di armi nucleari di aver inviato più di 10.000 soldati per aiutare Mosca contro Kiev.
Il ministero della Difesa di Mosca, nel frattempo, ha affermato di aver distrutto, stanotte, 68 droni ucraini su otto regioni. Un attacco di velivoli senza pilota delle forze di Kiev sull'oblast occidentale russa di Smolensk ha causato una fuoriuscita di carburante e un incendio in un deposito di petrolio, ha affermato il governatore Vasily Anokhin.