L'UE stringe la morsa sull'aviazione russa con nuove sanzioni

Che l'aviazione, in Russia, sia in difficoltà (netta) è fuori discussione, nonostante i tentativi di dribblare le sanzioni occidentali. L'Unione Europea, con il sedicesimo pacchetto di misure nei confronti di Mosca, ha inferto un'ulteriore mazzata al settore. Colpendo, nello specifico, anche i cosiddetti voli di cabotaggio.
Il termine cabotaggio, piccola parentesi, indica il trasporto di merci o passeggeri tra due luoghi all’interno dello stesso Paese da parte di un operatore registrato in un altro Paese. Lo scorso ottobre, al riguardo, avevamo scritto che le autorità russe, vista la carenza di aerei, stavano seriamente valutando la possibilità di affidare a compagnie di nazioni amiche l’organizzazione di alcune rotte interne. Il ministro dei Trasporti a suo tempo aveva parlato di un dialogo in corso con il Kazakistan. Ma Astana Airlines e Scat, le due maggiori compagnie kazake, avevano (gentilmente) rifiutato l'offerta. E così, Mosca si era rivolta a Kuwait e Qatar. Non solo per i voli di cabotaggio ma anche per acquistare, direttamente o in leasing, aeromobili.
L'Unione Europea, come detto, ha deciso di intervenire con forza. Spezzando sul nascere ogni ambizione russa su questo fronte. «Il sedicesimo pacchetto – leggiamo sul sito della Commissione Europea – introduce la possibilità di elencare le compagnie aeree di Paesi terzi che operano voli nazionali in Russia o che forniscono beni aeronautici alle compagnie aeree russe o per voli nazionali in Russia». E ancora: «Questa misura mira a colpire quegli operatori che aiutano la Russia a mitigare l'impatto delle sanzioni aeronautiche dell'Unione Europea. Se elencate, queste compagnie aeree si troverebbero di fronte al divieto di volare verso l'Unione Europea». Non sono invece previste conseguenze per le compagnie aeree di Paesi terzi che, semplicemente, sorvolano la Russia. Cosa che avviene regolarmente con i vettori cinesi, turchi ed emiratini per intenderci. Con tutte le conseguenze del caso a livello di concorrenza con le compagnie europee nelle rotte da e per l'Asia. Riassumendo al massimo, e uscendo dal politichese, chiunque effettui voli di cabotaggio in Russia non potrà volare nei cieli europei. Lo stesso dicasi per le compagnie che noleggiano aeromobili ai vettori russi.
Nel sedicesimo pacchetto, rimanendo all'aviazione, è compreso il divieto «assoluto» di fare affari con due aeroporti di Mosca, Vnukovo e Zhukovsky, e quattro scali regionali. In generale, ribadisce la Commissione, questo sedicesimo pacchetto «aumenta la pressione sul Cremlino proprio nel momento in cui l'aggressione illegale della Russia entra nel quarto anno. Le nuove misure colpiscono settori fondamentali dell’economia russa, quali energia, commercio, trasporti, infrastrutture e servizi finanziari, aumentando allo stesso tempo gli sforzi che mirano a impedire l’elusione delle sanzioni». I dribbling di cui parlavamo, appunto.