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Lukashenko conferma: «Prigozhin è in Bielorussia»

Il presidente bielorusso ha confermato la presenza del capo della Wagner: «Garanzie rispettate» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Lukashenko conferma: «Prigozhin è in Bielorussia»
Red. Online
27.06.2023 06:21
23:02
23:02
«Anche oggi siamo avanzati in tutte le direzioni»

«Anche oggi siamo avanzati in tutte le direzioni in cui stiamo conducendo operazioni offensive. Grazie, guerrieri! Oggi abbiamo ottenuto risultati importanti nel respingere gli assalti russi». Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale.

22:33
22:33
«Un 15.enne tra i 3 morti a Kramatorsk, 42 i feriti»

C'è un adolescente di 15 anni tra i morti per l'attacco russo che ha colpito un ristorante a Kramatorsk, nella regione ucraina di Donetsk. Lo ha riferito il ministero dell'Interno ucraino, mentre la polizia nazionale ha riferito che sono 42 i feriti.

«I corpi di 3 persone morte, tra cui un bambino nato nel 2008, sono stati tirati fuori dalle macerie», ha scritto il ministero in un aggiornamento sul suo canale Telegram. Secondo il governatore di Donetsk Pavlo Kyrylenko, tra i feriti ci sono anche 3 stranieri.

21:23
21:23
Almeno 3 morti e 25 feriti nell'attacco russo al ristorante di Kramatorsk

È di 3 morti e 25 feriti il bilancio dell'attacco russo a Kramatorsk, dove due razzi hanno colpito un ristorante in pieno centro. Lo riporta il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andryi Yermak, sul suo canale Telegram.

«Tre civili sono morti a causa di un attacco missilistico russo. Inoltre, 25 persone sono rimaste ferite. Uno di loro è un bambino», ha scritto Yermak.

20:23
20:23
«Colpito ristorante a Kramatorsk, possibili vittime»

Le forze russe hanno colpito un ristorante a Kramatorsk, nella regione di Donetsk, e potrebbero esserci delle vittime. Lo riferisce il governatore.

"Due razzi sono stati lanciati contro la città di Kramatorsk, contro un ristorante nel centro della città dove c'era un gran numero di civili", ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko.

19:54
19:54
«Offensiva nell'aerea di Bakhmut in corso da quattro giorni»

Le forze dell'esercito ucraino stanno conducendo un'offensiva nell'aerea di Bakhmut che «è in corso da 4 giorni». Lo riferisce su Telegram la viceministra della Difesa ucraina Anna Malyar, specificando che «i nostri difensori avanzano quotidianamente sui fianchi», in modo «graduale ma costante», e che nel pianificare l'offensiva a est «hanno tenuto conto del fatto che Wagner e l'attuale governo russo erano in disaccordo».

Tuttavia, la viceministra chiarisce che «ad oggi, non sono ancora entrati nella città di Bakhmut», anche perché «la liberazione di questa zona ha una sua peculiarità, che complica il processo».

L'area intorno a Bakhmut e ai suoi sobborghi, infatti, «ha un sistema ben sviluppato di fortificazioni ingegneristiche e una vasta rete di roccaforti» che «era stato preparato dalle nostre autorità militari e locali per la difesa», ma che ora «sono occupate dal nemico». Per questo, conclude Malyar, «ci vorrà ancora un po' di sforzo e di pazienza per liberare queste terre».

19:50
19:50
«I soldati ucraini sono molto ben motivati»

«I nostri soldati sono molto ben motivati e di ottimo umore, e molti di loro erano sorpresi e molto contenti quando hanno incontrato ieri al fronte il presidente Zelensky», non annunciato: lo ha dichiarato il capo dell'ufficio di presidente ucraino, Andryi Yermak, parlando con i media a Kiev tra cui l'ANSA.

«Non dovete credere alla propaganda russa», ha detto Yermak, rispondendo a una domanda se, come suggerisce Mosca, ci sia «stanchezza» nelle file ucraine e demoralizzazione per la presunta «lentezza» della controffensiva.

«Dobbiamo però vincere la guerra il prima possibile. E so che anche i nostri Paesi amici concordano con noi su questo», ha aggiunto.

19:47
19:47
«Inviamo a Kiev munizioni a grappolo»

Un gruppo bipartisan di deputati americani chiede all'amministrazione Biden di inviare munizioni a grappolo all'Ucraina così da aiutare la controffensiva di Kiev.

In una lettera al presidente Biden, i deputati premono per l'invio all'Ucraina delle cosiddette 'dual-purpose improved conventional munition', che possono essere sparate da cannoni di artiglieria e spargere fino a 88 submunizioni sul campo di battaglia e quindi aiutare Kiev ad avanzare. Le submunizioni se non successivamente rimosse da terra possono però uccidere o menomare civili che per caso le incontrano sulla loro strada.

«Trasferire Dpicm all'Ucraina è un'opportunità per fornire alle forze di Kiev strumenti potenti contro l'esercito russo e le forze mercenarie», si legge nella missiva riportata da Foreign Policy e inviata a Biden prima dell'ammutinamento dei Wagner.

19:18
19:18
Un video riaccende le voci sulla salute di Putin

È bastato un video di soli 30 secondi a riaprire il dibattito - e le speculazioni - sulle condizioni di salute di Vladimir Putin: il filmato, diffuso dal Cremlino, riguarderebbe la riunione di lunedì sera tra il presidente russo, i capi delle agenzia di sicurezza e il ministro della Difesa Serghei Shoigu, l'avversario di Yevgeny Prigozhin che il capo della Wagner avrebbe voluto scalzare dai vertici militari russi.

In realtà sulla data delle immagini, così come sull'occasione in cui sono state riprese, non ci sono certezze, come del resto avviene ormai per molte delle informazioni fatte trapelare dal Cremlino.

«Rispettabili colleghi, buongiorno... buonasera. Vi ho riuniti qui per ringraziarvi del lavoro svolto in questi giorni, e per discutere della situazione creatasi in questo momento», esordisce Putin, seduto a un tavolo, rivolgendosi ai suoi interlocutori tra cui anche uno Shoigu stranamente in abiti civili invece della consueta divisa militare.

Ma a destare curiosità e illazioni non sono stati tanto il contenuto della riunione quanto l'atteggiamento di Putin e la sua mimica facciale. Nel video lungo appena 35 secondi, infatti, il presidente appare per meno della metà del tempo e, mentre parla, si intravedono sul suo viso dei leggeri spasmi del mento e del labbro inferiore.

Tanto è bastato perché alcuni osservatori insinuassero problemi simili agli effetti di una paresi e a ipotizzare un carico di stress accumulato nei tre drammatici giorni seguiti al tentativo di Prigozhin di marciare su Mosca. Nel lungo messaggio alla nazione diffuso poco prima dal Cremlino, tuttavia, il presidente era apparso perfettamente naturale e in pieno controllo di sé.

Putin ha 70 anni e negli ultimi anni sono circolate ciclicamente ipotesi sui suoi problemi di salute, come quella che sia afflitto da un cancro, sempre smentite dal Cremlino.

19:06
19:06
Lukashenko: «A Prigozhin dissi "sarai schiacciato come un insetto"»

Durante le trattative per fermare l'avanzata verso Mosca della Wagner, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha avvertito Yevgeny Prigozhin che se avesse proseguito «a metà strada» sarebbe stato «schiacciato come un insetto». Lo riferisce l'agenzia Belta citando lo stesso presidente bielorusso durante il suo intervento di oggi.

17:36
17:36
«Buona parte delle armi nucleari è arrivata in Bielorussia»

Una «parte significativa» delle armi nucleari russe che devono essere dispiegate in Bielorussia è già stata consegnata a questo Paese. Lo ha detto il presidente Alexander Lukashenko citato dall'agenzia Tass.

17:00
17:00
«Prigozhin a Minsk in un hotel senza finestre, per proteggerlo»

«Immagino - anche se è solo una voce - che Prigozhin si trovi in uno dei pochi hotel di Minsk che non ha finestre, forse per proteggerlo dai tentativi di omicidio». Lo ha detto il capo del comitato di intelligence del Senato degli Stati Uniti Mark Warner alla Nbc, sottolineando di aver ricevuto informazioni che il capo della Wagner era effettivamente nella capitale bielorussa.

16:40
16:40
Lukashenko conferma: «Prigozhin è in Bielorussia»

Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha confermato la presenza del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin in Bielorussia.

«Le garanzie di sicurezza, come promesso ieri, sono state fornite. Prigozhin oggi è in Bielorussia», ha detto Lukashenko citato dall'agenzia Belta.

«Come (il presidente russo Vladimir Putin, ndr) aveva promesso ieri, sono state fornite garanzie di sicurezza. Vedo che Prigozhin stava già in volo su un aereo. Sì, a dire la verità, oggi è in Bielorussia», ha dichiarato Lukashenko.

16:29
16:29
In 13 milioni hanno passato la frontiera fra Ucraina e Polonia

Dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina oltre 13 milioni di persone hanno passato la frontiera fra Ucraina e Polonia. Lo ha segnalato in un twitt la Rappresentanza permanente di Polonia davanti all'Unione Europea.

Si tratta esattamente di 13.023.132 persone, indica il messaggio, una cifra che include sia i profughi usciti dall'Ucraina per cercare rifugio nel paese vicino che coloro che hanno attraversato la frontiera dalla Polonia all'Ucraina.

Secondo i dati dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati citati dalla Cnn, da inizio del conflitto sono oltre 6 milioni i rifugiati ucraini, dei quali circa 5.958.800 persone hanno cercato rifugio in paesi d'Europa e 344.700 in paesi di altri continenti. Altri 5 milioni di persone, secondo le stime di Acnur, sono sfollati dentro l'Ucraina.

14:56
14:56
Lukashenko: «I miliziani Wagner ci porteranno esperienza»

La Bielorussia non ha nulla da temere dall'arrivo dei miliziani Wagner, che anzi possono essere utili alle forze armate di Kiev per la loro esperienza. Lo ha detto il presidente Alexander Lukashenko incontrando il ministro della Difesa Viktor Khrenin.

«Ci diranno cosa è importante adesso» in fatto di armi e strategia sul campo, ha affermato Lukashenko, citato dall'agenzia Ria Novosti.

14:01
14:01
Orban: «La rivolta della Wagner è un segno di debolezza per Mosca»

Il leader ungherese Viktor Orban in un'intervista alla «Bild» afferma che anche se la Russia è un paese molto stabile e «naturalmente» Vladimir Putin sarà ancora presidente nel 2024, la rivolta di Prigozhin «se può accadere, è un chiaro segno di debolezza», ma visto che l'attacco è stato respinto e risolto in 24 ore, «è un segno di forza» di Mosca.

Per Orban una vittoria sul campo dell'Ucraina per riconquistare tutti i suoi territori dalla Russia è impossibile, perché «gli ucraini finiranno i soldati prima dei russi e questo sarà il fattore decisivo», quindi «ciò che conta davvero è quello che vogliono fare gli americani. L'Ucraina non è più un paese sovrano. Non ha soldi. Non hanno armi. Possono combattere solo perché noi occidentali li sosteniamo. Quindi se gli americani decidono di volere la pace, ci sarà la pace».

Orban ha dichiarato di volere un cessate il fuoco e che Washington apra negoziati con i russi. Il leader ungherese ha risposto di non considerare Putin un criminale di guerra e che ora è importante averlo al tavolo delle trattative.

Sul ruolo dell'Ungheria, Orban ha detto che «tutto ciò che sta accadendo ora tra Russia e Ucraina è negativo per gli ungheresi. È pericoloso per gli ungheresi», ha detto all'intervistatore della «Bild» spiegando che «non è come per voi, che siete i tedeschi, avete la Polonia e l'Ungheria tra la Russia e la guerra ucraina».

Sugli equilibri tra Nato e Russia, Orban ha anche detto che «quando confronto ciò che vedo sul lato russo e quello che vedo dal lato della Nato, è così ovvio e chiaro che la Nato sia molto più forte». Egli ha sottolineato che nell'attuale condizione di guerra l'Ucraina non può entrare nella Nato, rimandando una discussione sul tema a dopo il conflitto.

13:27
13:27
Putin: «L'esercito e le forze di sicurezza russe hanno impedito una guerra civile»

L'esercito e le forze di sicurezza russe hanno di fatto impedito lo scoppio di una guerra civile. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, parlando al Cremlino a reparti dell'esercito e delle forze di sicurezza, citato dalla Tass.

Se non fosse stato fermato l'ammutinamento della Wagner nel fine settimana tutti i risultati ottenuti finora nel conflitto in Ucraina «sarebbero andati perduti», ha sostenuto Putin citato dall'agenzia Ria Novosti. «Non si sa cosa sarebbe stato del paese - ha sottolineato - ma tutti i risultati ottenuti nei combattimenti saranno andati perduti».

Il leader del Cremlino ha detto di sperare che i responsabili della Wagner «non abbiano rubato nulla», ma ha aggiunto che saranno fatti gli opportuni controlli. E ha aggiunto che nell'ultimo anno lo Stato ha finanziato la Wagner per un totale di 86 miliardi di rubli (circa 900 milioni di franchi).

Putin ha quindi chiesto di onorare con un minuto di silenzio la memoria delle vittime dell'ammutinamento della Wagner il 24 giugno.

Il presidente ha poi spiegato che la Russia «non ha dovuto rimuovere unità militari» dalle zone di combattimento in Ucraina per affrontare l'ammutinamento della Wagner.

Putin si è rivolto alle unità del ministero della difesa, della Guardia nazionale russa, dell'Fsb, del ministero dell'interno e dell'Ust, coinvolte nella repressione della ribellione del 24 giugno, nella piazza della cattedrale al Cremlino. In piazza c'era anche il ministro della difesa Sergei Shoigu.

13:11
13:11
Peskov: «Non sappiamo se Prigozhin sia in Bielorussia»

Il Cremlino non sa se il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, sia arrivato in Bielorussia. Lo ha detto il portavoce, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, il quale ritiene che la posizione del presidente russo Vladimir Putin non sia stata «scossa» dagli eventi del fine settimana con l'ammutinamento delle milizie Wagner.

13:08
13:08
«Malumori nella Wagner per la ritirata, Prigozhin nel mirino»

Non tutti i miliziani della Wagner sono rimasti leali a Prigozhin, come il capo della Wagner si era vantato, ed anzi alcuni non hanno risparmiato aspre critiche sulle reti sociali quando la ribellione è rientrata.

Secondo i messaggi online analizzati da BBC Verify, membri delle truppe di Wagner e loro parenti si sono infuriati per la decisione di fermare la drammatica marcia su Mosca e di ritirarsi dalla città conquistata di Rostov. Mentre altri hanno gridato al complotto.

«Il dannato pelato ha distrutto la Wagner con le sue stesse mani. E ha fregato tutti quelli che poteva», ha affermato in un post online un internauta che sostiene di essere un combattente di Wagner su un canale Telegram con 200.000 follower. «È stata un'altra rivolta insensata», ha aggiunto.

Su Telegram Prigozhin aveva annunciato la sua «Marcia della giustizia» contro il regime russo, e ora il canale è diventato la piazza dove molti si sono rivoltati contro di lui.

Mark Krutov, un giornalista del servizio russo Rfe/Rl che ha accesso alle chat di gruppi di Telegram utilizzate dai parenti dei combattenti di Wagner, ha condiviso alcuni dei loro messaggi con la Bbc. «Sono stati semplicemente traditi», ha scritto una donna. «Mi fidavo di Prigozhin, ma quello che ha fatto è disonorevole.» «Non avrebbe dovuto farlo. Questo è puro tradimento», ha concordato un altro utente.

11:56
11:56
In corso il trasferimento delle attrezzature Wagner alle truppe russe

Sono in corso i preparativi per il trasferimento dell'equipaggiamento militare pesante di Wagner alle truppe russe. Lo riferisce il ministero della difesa russo, come riporta la Tass.

11:54
11:54
Sabato gli alleati avevano chiesto a Kiev di non colpire la Russia all'interno

Prima che il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin si arrendesse sabato, gli alleati occidentali avevano avvertito Kiev di non approfittare del caos per colpire all'interno della Russia. Lo riporta la CNN citando un funzionario occidentale.

La preoccupazione era che l'Ucraina e l'Occidente fossero visti come un aiuto a Prigozhin e una minaccia alla sovranità russa. «Il messaggio era di non scuotere la barca in quel momento», ha detto il funzionario, aggiungendo che il messaggio è stato trasmesso a livello di ministri degli esteri e tramite ambasciatori.

«È una questione interna russa», ha detto il funzionario agli omologhi ucraini, facendo eco a ciò che gli Stati Uniti e altri paesi occidentali hanno detto pubblicamente.

«Gli ucraini sono stati avvertiti dagli alleati di non provocare. 'Sfruttate le opportunità sul territorio ucraino ma non fatevi coinvolgere in questioni interne e non colpite risorse militari all'interno della Russia' è stato il messaggio a Kiev», aggiunge la fonte alla CNN.

11:51
11:51
Lukashenko: «La situazione con la Wagner ci è sfuggita di mano»

Il presidente bielorusso ha dichiarato che le persistenti tensioni tra il gruppo paramilitare Wagner e l'esercito russo sono state gestite male, portando lo scorso fine settimana allo «scontro» tra le due parti. «La situazione ci è sfuggita di mano, poi abbiamo pensato che si sarebbe risolta, ma non è stato così», ha dichiarato Lukashenko, citato dall'agenzia di stampa statale Belta. «Non ci sono eroi in questa storia», ha deplorato.

Lukashenko, principale alleato del presidente russo Vladimir Putin, ha detto di aver ordinato di mettere l'esercito bielorusso in stato di massima allerta durante l'ammutinamento di Wagner per essere pronto al combattimento, riferisce la Tass. «È mia opinione che moriremo tutti se la Russia crollerà e saremo sepolti nelle rovine.»

Il leader di Minsk ha quindi affermato che è stato «doloroso assistere» all'ammutinamento di Wagner durante il fine settimana. «Anche molti bielorussi li hanno presi a cuore, perché la patria è una», ha affermato, secondo quanto riporta l'agenzia bielorussa Belta. «Le rivoluzioni 'colorate' (proteste che puntano a rovesciare i governi, ndr) non scoppiano mai se un paese non ne ha le ragioni», ha dichiarato Lukashenko.

Citato dalla Tass, questi ha anche sostenuto che «le guardie di frontiera segnalano quasi ogni giorno provocazioni al confine bielorusso con la Nato». La Bielorussia, aggiunge, «ha le capacità tecniche per contrastare la minaccia occidentale».

11:47
11:47
«Documentata l'esecuzione sommaria di 77 civili ucraini nelle aree occupate»

La Russia ha giustiziato 77 civili ucraini in detenzione arbitraria nelle aree occupate, secondo un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato oggi.

«Abbiamo documentato l'esecuzione sommaria di 77 civili mentre erano arbitrariamente detenuti dalla Federazione Russa», ha detto Matilda Bogner, capo della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, in una conferenza stampa a Ginevra.

Dall'invasione dell'Ucraina, l'Onu ha documentato complessivamente 864 casi (763 uomini, 94 donne e 7 ragazzi) di detenzione arbitraria di civili perpetrati dalla Russia nei territori che ha occupato, si legge nel rapporto dal titolo «Detenzioni di civili nel contesto dell'attacco armato della Federazione Russa contro l'Ucraina».

Il rapporto, che copre il periodo che va dal 24 febbraio 2022 - data di inizio dell'invasione da parte della Russia - fino al 23 maggio 2023, documenta anche 75 casi di detenzione arbitraria da parte delle forze di sicurezza ucraine.

Nei casi documentati, «oltre il 91% dei detenuti civili detenuti dalla Federazione Russa ha riferito di essere stato sottoposto a tortura e maltrattamenti, compresa la violenza sessuale».

Secondo il rapporto, torture o maltrattamenti da parte delle forze di sicurezza ucraine sono stati segnalati da oltre metà delle persone detenute arbitrariamente. «Ciò è accaduto mentre le persone venivano interrogate, di solito subito dopo il loro arresto», osserva il rapporto.

I risultati del documento si basano sulle testimonianze raccolte nei luoghi di detenzione ufficiali gestiti dalle autorità ucraine che hanno concesso l'autorizzazione, mentre le autorità russe non hanno consentito alcun accesso nonostante le richieste dell'Alto Commissariato.

11:43
11:43
«Kiev riconquista un'area occupata dal 2014»

L'intelligence bitannica nel suo rapporto quotidiano afferma che l'Ucraina potrebbe aver riconquistato una porzione di territorio dell'Ucraina orientale occupata dai russi dal 2014.

Le forze aviotrasportate ucraine hanno compiuto piccoli progressi a est dal villaggio di Krasnohorivka, vicino alla città di Donetsk, che si trova sulla vecchia linea di controllo oltre i confini de facto stabiliti tra il governo di Kiev e l'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk nel 2014.

Per il ministero britannico sarebbe uno dei primi casi dall'invasione russa del febbraio 2022 in cui le forze ucraine hanno molto probabilmente riconquistato un'area di territorio occupata dalla Russia dal 2014.

10:46
10:46
Russia: archiviato il procedimento per ribellione armata

I servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno archiviato il procedimento penale per ribellione armata nei confronti dei miliziani del gruppo Wagner, rilevando che «i suoi partecipanti hanno interrotto le azioni direttamente volte a commettere l'ammutinamento».

08:59
08:59
«L'aereo privato di Prigozhin è atterrato a Minsk»

Il jet privato del capo del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, è atterrato all'aeroporto militare di Machulishchi, vicino a Minsk, in Bielorussia. Lo riferisce l'«Ukrainska Pravda».

L'aereo, scrive, è arrivato all'aeroporto alle 06.40 ora locale (le 05.40 in Svizzera), proveniente da Rostov sul Don.

Pochi minuti dopo un altro jet è atterrato nello stesso aeroporto da San Pietroburgo.

06:59
06:59
Proseguono i combattimenti nella regione di Donetsk

Le forze russe continuano a concentrare i loro sforzi nelle direzioni di Lyman, Bakhmut e Marinka, nella regione di Donetsk, dove nel corso della giornata di ieri sono stati segnalati 38 scontri: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle forze armate di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina.

Nelle ultime 24 ore i russi hanno effettuato un attacco missilistico, 45 raid aerei e 38 attacchi con lanciarazzi multipli sull'Ucraina. In particolare, sono stati lanciati tre missili S-300. Le forze di difesa hanno abbattuto due missili da crociera Kalibr e sette droni kamikaze Shahed. Inoltre, le forze russe hanno attaccato da nord con quattro droni non identificati, che sono stati distrutti.

06:21
06:21
Il punto alle 06.00

Oggi è il 488. giorno di guerra in Ucraina. Secondo quanto riporta il Telegraph, citando fonti della sicurezza del Regno Unito, i servizi di sicurezza russi hanno minacciato le famiglie dei leader del Gruppo Wagner prima che il fondatore della milizia russa, Yevgeny Prigozhin, decidesse di interrompere la sua marcia verso Mosca sabato scorso. Secondo il quotidiano, questo potrebbe aver contribuito alla decisione di Prigozhin di annullare inaspettatamente l'operazione militare. Secondo le stesse fonti, le truppe della Wagner ammontavano solo a 8.000 uomini anziché 25.000 e molto probabilmente avrebbero rischiato una sconfitta se avessero tentato di prendere la capitale.

«Gli USA hanno tenuto segrete informazioni sulla Wagner»

Gli Stati Uniti avevano raccolto informazioni dettagliate di intelligence sull'ammutinamento di Wagner ma le hanno tenute segrete anche a molti degli alleati. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali le informazioni erano state condivise con alcuni membri del Congresso e con i britannici, ma non a livello della Nato.

Avanzano le truppe ucraine

Nel frattempo, le truppe ucraine «sono avanzate in tutte le direzioni» nella giornata di ieri nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Oggi (ieri, ndr) - il fronte. Regioni di Donetsk, Zaporizhzhia. I nostri guerrieri, le nostre posizioni in prima linea, le aree di operazioni attive al fronte. Oggi (ieri, ndr) i nostri guerrieri sono avanzati in tutte le direzioni e questo è un giorno felice. Ho augurato ai ragazzi altre giornate come questa»: ha scritto Zelensky.