Lula vince le elezioni, sarà il nuovo presidente
L’aveva detto questa mattina, dopo aver votato: «Questo è il giorno più importante della mia vita». E aveva ragione. Dopo una battaglia all’ultimo voto, Lula Ignacio Da Silva è di nuovo presidente del Brasile. Lo spoglio delle schede è stato una sorta di thriller. Come nel primo turno, così nel ballottaggio il presidente uscente Jair Bolsonaro è rimasto in testa per ore. Poi, una volta superati i due terzi dello scrutinio, il leader del Partito dei Lavoratori (PT) ha sopravanzato l’avversario, e lo ha tenuto a una distanza minima ma sufficiente per vincere.
Le prime avvisaglie del trionfo di Lula si erano avute con il conteggio dei voti all’estero: non moltissimi, in numeri assoluti, ma significativi sul piano politico. Fuori dai confini del Brasile, l’ex presidente ha ottenuto il doppio dei consensi di Bolsonaro. Ovviamente, nulla poteva essere dato per scontato, ma il segnale era chiaro. Così come era chiaro che il duello avrebbe spaccato il Paese, accorso in massa alle urne. Alla fine, l’astensionismo si è fermato al 20,5% (in Brasile, va ricordato, votare è obbligatorio per i cittadini fino a 70 anni).
Il sistema di voto elettronico ha garantito uno spoglio relativamente rapido. Sicuramente, ha tenuto incollati i brasiliani e gli osservatori internazionali alle pagine dei giornali brasiliani online, i quali aggiornavano di minuto in minuto i dati provenienti dal Tribunale centrale elettorale. Il sorpasso di Lula su Bolsonaro c’è stato attorno alle 22.30 ora di Berna. Da lì in avanti, la progressione dell’ex presidente è stata lenta ma continua.
Alle 23.10, la Fohla de Sao Paolo, uno dei quotidiani più importanti del Paese ha posto una grande E sotto la foto di Lula: «Eletto», con una percentuale in quel momento pari al 50,52%. Qualche minuto dopo, il titolo a tutto schermo: «Lula eletto presidente. La vittoria per un terzo mandato senza precedenti pone fine a feroci elezioni segnate dalla polarizzazione». Primo presidente di sinistra e primo operaio senza un diploma universitario a raggiungere la massima carica dello Stato, Lula è stato eletto per la prima volta alla guida del Paese nel 2002 e confermato nel 2006. Idealista ma pragmatico, durante il suo governo ha strappato alla fame milioni di persone con il programma di sovvenzioni «Bolsa Familia», diventando uno dei leader latinoamericani più popolari nel Paese e all’estero. A 77 anni, dopo essere stato in carcere con l’accusa di corruzione per un anno e mezzo (nel 2021 la Corte suprema ha annullato tutte le condanne) e aver sconfitto anche il cancro, adesso il leader della sinistra brasiliana è di nuovo al potere.