Il punto

L'uragano Helene continua il suo percorso mortale

Sono almeno 45, secondo gli ultimi bollettini, i morti causati dal passaggio dell'uragano – Le autorità impegnate in una moltitudine di operazioni di salvataggio
© NOAA
Red. Online
28.09.2024 09:00

Sono almeno 45, secondo l'ultimo bollettino delle autorità, i morti a causa dell'Uragano Helene, abbattutosi sul sudest degli Stati Uniti in queste ore. Telegiornali e portali web, nel frattempo, continuano a diffondere immagini e video di salvataggi incredibili: tante, tantissime le persone rimaste bloccate dalle acque alluvionali tratte in salvo. Fra queste, anche una cinquantina fra dipendenti e pazienti sul tetto di un ospedale, oramai allagato, del Tennessee. 

Helene, dopo aver colpito la Florida nella notte di giovedì, si è spostato a nord verso la Georgia e le due Carolina. Provocando danni stimati in miliardi di dollari. Fra i 15 e i 26 miliardi di dollari se ci limitiamo ai danni materiali cui bisogna aggiungere 5-8 miliardi di mancato output economico, secondo le stime di Moody's Analytics. Tre anni di uragani lungo la costa della Florida che si affaccia sul Golfo del Messico, detta Big Bend, associati all'aumento dei premi assicurativi rischiano di mettere un'ipoteca nel lungo periodo sulla crescita dello Stato, stando all'agenzia di rating. Sebbene, nel frattempo, l'uragano si sia notevolmente indebolito i meteorologi hanno avvertito del pericolo rappresentato da venti forti, inondazioni e possibili tornado. Dopo aver «toccato terra» giovedì, Helene ha mantenuto lo status di uragano per altre sei ore. Era stato etichettato come categoria 4. Il Centro nazionale uragani, l'NHC, ha dichiarato che l'ondata di tempesta – ovvero l'innalzamento del livello dell'acqua causato principalmente dai venti forti che soffiano l'acqua verso la costa – ha superato i 4,5 metri di altezza da terra in alcune parti della costa della Florida. L'NHC ha pure dichiarato che l'ondata dovrebbe attenuarsi prima del fine settimana, ma la minaccia di venti forti e inondazioni persisterà, con possibili frane.

Helene è il quattordicesimo uragano più potente a colpire gli Stati Uniti dall'inizio delle registrazioni. Con una larghezza di circa 675 km, è dietro solo ad altri due uragani in termini di grandezza: Ida (2017) e Opal (1996). A causa delle sue dimensioni, l'impatto dei forti venti e delle forti piogge è stato diffuso in Florida, Georgia, Tennessee e nelle due Carolina. Dopo aver colpito la Florida, dicevamo, la tempesta ha continuato il suo percorso mortale verso nord, in Georgia, causando altri morti, tra cui un primo soccorritore. Secondo il sito di monitoraggio poweroutage.us, più di tre milioni di case e aziende sono rimaste senza corrente nella tarda serata di venerdì. I primi soccorritori hanno affrontato le operazioni di salvataggio utilizzando elicotteri, barche e grandi veicoli per aiutare le persone bloccate nelle case allagate. Solo nella Carolina del Nord sono stati effettuati oltre 100 salvataggi.

Gli uragani hanno bisogno di temperature superficiali del mare superiori a 27°C per essere alimentati. Con le acque eccezionalmente calde del Golfo del Messico, a 30-32°C, la superficie del mare è di circa due gradi Celsius sopra la norma per il periodo dell'anno. La costa del Big Bend della Florida, lunga 220 miglia, è il punto in cui l'uragano Idalia ha toccato terra nel 2023. L'area è stata anche colpita dall'uragano Debby il mese scorso. L'Amministrazione nazionale per l'oceano e l'atmosfera (NOAA) ha avvertito all'inizio di quest'anno che potrebbero esserci fino a 25 tempeste nel 2024. Di cui otto-tredici potrebbero trasformarsi in uragani. Helene è una di queste, per intenderci. Altre tempeste potrebbero essere all'orizzonte, dato che la fine ufficiale della stagione degli uragani non arriverà prima del 30 novembre, hanno avvertito gli esperti.

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