L’uragano Kirk viaggia verso l’Europa, la Svizzera sarà risparmiata?
Un uragano di categoria 4 si trova attualmente nel mezzo dell'Atlantico settentrionale. Kirk, così è stato soprannominato, è partito dall’Atlantico centrale il 29 settembre e ha intensificato la sua potenza nel giro di pochi giorni, grazie alle condizioni favorevoli presenti nelle acque oceaniche. Fortunatamente non raggiungerà la terraferma come uragano, ma la sua evoluzione nei prossimi giorni avrà un impatto sul tempo in Europa nella prossima settimana.
Da ciclone tropicale a extratropicale
Secondo gli ultimi aggiornamenti del NOAA (l'ente USA che si occupa dello studio e del monitoraggio degli uragani), nei prossimi giorni – quando Kirk toccherà le fredde acque del Nord Atlantico – perderà la sua natura tropicale, trasformandosi in un ciclone post-tropicale. I cicloni tropicali sono fondamentalmente diversi dai cicloni extratropicali, come quelli che colpiscono l'Europa. I cicloni tropicali hanno un nucleo caldo e una circolazione simmetrica. I cicloni extratropicali hanno un nucleo freddo e una struttura asimmetrica associata a dei fronti, cioè aree di forte gradiente termico, che sono responsabili della maggior parte delle precipitazioni che si verificano alle medie latitudini, come spiega l'Ufficio federale di meteorologia e climatologia.
Quando un ciclone tropicale entra nelle medie latitudini, assume gradualmente le caratteristiche di un ciclone extratropicale. Durante questa fase di transizione, può presentare aspetti sia tropicali che extratropicali, diventando un vero e proprio sistema ibrido. Il sistema di bassa pressione prodotto da Kirk mantiene un nucleo caldo fino all'arrivo sulla Francia, dopodiché aria fredda alimenta il centro e un classico fronte freddo attraversa la Francia.
Evoluzione nei prossimi giorni
La mappa sottostante, del Servizio meteorologico Nazionale degli Stati Uniti, mostra il probabile percorso di Kirk, che attualmente è un uragano di categoria 4, con venti medi di 230 km/h. MeteoSvizzera scrive: «Si prevede che nei prossimi giorni si sposterà verso nord, rimanendo un uragano maggiore (venti medi superiori a 110 km/h) fino a domenica. Successivamente dovrebbe essere assorbito nel flusso occidentale, predominante alle medie latitudini, per spostarsi verso l'Europa. Risulterà però indebolito perdendo le sue caratteristiche tropicali. È quindi fuorviante continuare a chiamarlo Kirk: meglio "sistema di bassa pressione oroginato da Kirk”».
Potenziale impatto sull'Europa
Man mano che si sposta verso l'Europa, Kirk diventa meno intenso. Poiché il vento è direttamente proporzionale al gradiente di pressione (cioè alla differenza di pressione tra due punti), «la forza del vento associato a questa depressione diminuirà man mano che si avvicina all'Europa». Ciononostante, potrebbero verificarsi venti tempestosi sul Portogallo settentrionale e sulla Galizia. Secondo le previsioni, la bassa pressione continuerà il suo percorso attraverso la Francia e i Paesi del Benelux, provocando possibili raffiche di vento intense al suo passaggio.
E la Svizzera?
L'esatta traiettoria che prenderà il sistema di bassa pressione proveniente da Kirk rimane incerta e questo influenzerà notevolmente il suo sviluppo e quindi le regioni che saranno colpite e con quale intensità. Per quanto riguarda il vento, il suo impatto potrebbe estendersi dal nord del Portogallo alla Bretagna.
È probabile che questa depressione venga associata a un fiume atmosferico che trasporta grandi quantità di vapore acqueo attraverso l'Atlantico. Ciò potrebbe portare a forti precipitazioni su gran parte dell'Europa meridionale e occidentale. L'impatto sulla Svizzera, precisa l'Ufficio federale di meteorologia e climatologia, rimane per il momento incerto, ma si prevede un periodo perturbato con vento e pioggia tra martedì e mercoledì.