Ma che ci fa Bear Grylls a Kiev?

Cosa dare in dono a un capo di Stato impegnato in una guerra senza quartiere? Probabilmente non del cibo. Lo ha scoperto, a sue spese, il noto avventuriero e conduttore televisivo Bear Grylls. In visita a Kiev, il 48.enne britannico ha provato a offrire al presidente ucraino Volodymyr Zelensky un quadratino di cioccolato Cadbury. Una mossa, questa, non nuova per lui. In passato Bear Grylls aveva già «spezzato il pane» con altri leader mondiali: si ricorda, ad esempio, il salmone catturato da un vero orso e poi mangiato da Grylls insieme a Obama.
Ma questa nuova offerta, per quanto più convenzionale, non è per nulla piaciuta al team di sicurezza del presidente ucraino, che ha sostanzialmente impedito a Zelensky di addentare il dolce dono temendo potesse nascondere un tentativo di assassinio da parte di Bear Grylls.

L’evento è stato raccontato dallo stesso Grylls ieri a Good Morning Britain. Qui, il conduttore di programmi d’avventura ha spiegato perché si trovasse a Kiev: un nuovo documentario intitolato Bear Grylls Meets President Zelensky (Bear Grylls incontra il presidente Zelensky).
Da parte del 48.enne, ovviamente, nessun rancore per il fermo rifiuto ucraino: «L’ho capito. Sono abituato a incontrare i leader mondiali nella natura selvaggia, il che fa metà del mio lavoro: essere in mezzo alle montagne ti mette sullo stesso piano». Essere a umano a essere umano, insomma. Ma l’incontro tra Grylls e Zelensky non è avvenuto tra le montagne, anzi: lo stesso avventuriero si è detto molto colpito dalla distruzione causata dall’invasione russa. «Ho incontrato gente del posto la cui vita è cambiata per sempre».
Ma qual è l’obiettivo del nuovo documentario? Al programma mattutino britannico, Grylls ha spiegato che l’idea dietro al nuovo show è quella di «conoscere la vera persona dietro il podio, capire com'è davvero Zelensky come essere umano e scoprire come l'Ucraina stia sopravvivendo alla guerra».
Diversi i temi affrontati insieme al leader di Kiev, dai crimini di guerra russi alla deportazione forzata di bambini: «Come l’ho trovato? Zelensky è davvero umile, con i piedi per terra e totalmente concentrato sulla causa. Viaggiare verso il suo bunker segreto, però, è stata un’esperienza da film di James Bond».
Bear Grylls, a Good Morning Britain, ha anche esaltato l’incredibile resistenza del popolo unito dietro alla figura del presidente: «Ho chiesto a tutti quelli che ho incontrato in Ucraina: “Cosa ne pensi di Zelensky?”. Mi hanno sempre risposto che quanto pensassero prima della guerra è irrilevante, piacesse o meno. Oggi il Paese è unito: «Siamo tutti dietro di lui».
L'alpinista si è detto molto colpito da una frase del presidente ucraino: «Mi ha detto: "Abbiamo messo tutto in pausa: la nostra vita, le nostre ambizioni, la nostra famiglia, il nostro lavoro, il nostro futuro, i nostri sogni, tutto. Per un solo scopo: difendere il nostro Paese". C'è forza in tutto questo».