Ma la Corea del Nord ha davvero riaperto i confini ai turisti?

Sembrava un'impresa impossibile. Eppure, il 12 febbraio, dopo cinque anni di chiusura, la Corea del Nord ha riaperto i battenti ai visitatori internazionali. Il viaggio di Koryo Tours verso uno dei Paesi più misteriosi al mondo, annunciato negli scorsi giorni, è infatti, ufficialmente, cominciato. Giovedì, 13 febbraio, un gruppo di sole venti persone ha attraversato quei confini considerati ormai invalicabili. Ed è riuscito, finalmente, a mettere i piedi sul suolo nordcoreano. Nello specifico, nella città di Rason. La destinazione principale di questo viaggio non convenzionale o, per meglio dire, una zona economica speciale piuttosto remota. Un luogo dove, secondo varie voci, nel 2006 sarebbe arrivato un solo turista, in tutto l'anno.
Ma torniamo a parlare del viaggio dei venti fortunati partecipanti del tour dell'agenzia britannica, con sede a Pechino. Venti fortunati che, Koryo Tours, in un primo momento, aveva descritto come «turisti». Sul suo sito, infatti, fino al 7 febbraio erano addirittura aperte le iscrizioni per il tour, di cui era stato fornito anche un dettagliato programma. Completo di tutte le attività previste per ognuna delle quattro giornate trascorse in Corea del Nord. Le cose, però, sarebbero andate diversamente. Ma andiamo con ordine.
Come aveva sottolineato più volte Koryo Tours prima della partenza, molte cose sarebbero potute andare storte. Così tante da non poter assicurare ai visitatori di riuscire, realmente, a entrare in Corea del Nord. Le cose, però, sono andate bene. Benissimo, verrebbe da dire. Come ha comunicato la stessa agenzia sul suo profilo Instagram nelle scorse ore, giovedì il gruppo è riuscito a varcare i confini e a entrare in uno dei Paesi più inaccessibili al mondo. «Abbiamo attraverso Rason nelle prime ore del 13 febbraio 2025, cinque anni dopo la chiusura delle frontiere!», si legge nel post. «Siamo così entusiasti di condividere questo viaggio con voi, FINALMENTE».
Poi, un invito a visitare il blog di Koryo Tours, per scoprire i dettagli di quest'avventura e rimanere aggiornati sul viaggio. Una foto, in particolare, mostra alcune persone – verosimilmente i partecipanti al tour – mentre attraversano il confine, trascinando le proprie valigie. Ma è qui che, leggendo la descrizione, salta all'occhio qualcosa di strano. «Abbiamo aspettato diversi anni (con diverse false partenze) per fare questo annuncio, non avremmo potuto essere più soddisfatti quando questa mattina, alle prime dell'alba, il nostro staff ha attraversato il confine». Già, lo staff. Al viaggio, infatti, avrebbe partecipato solo il personale di Koryo Tours. E non turisti da tutto il mondo, come comunicato, negli scorsi giorni, da diverse testate e come si intuiva visitando lo stesso sito dell'agenzia. «Il Paese non è ancora completamente aperto al turismo e questo è un viaggio speciale riservato al personale», ha ribadito l'agenzia nel suo blog.
Colpa di un fraintendimento, oppure c'è stato qualche contrattempo, che ha bloccato i visitatori in Cina – dove partiva il viaggio – e consentito solo allo staff dell'agenzia di proseguire? Difficile, al momento, rispondere. La scorsa settimana, infatti, sul sito web dell'agenzia, nella scheda del viaggio, un'apposita sezione diceva che era possibile iscriversi al tour fino al 7 febbraio. Sul profilo Instagram di Koryo Tours, addirittura, in un post venivano riassunte le date prenotabili per un tour: tra queste, anche quella del viaggio del 12-17 febbraio. Ma, secondo le ultime dichiarazioni, chi ha partecipato faceva in realtà parte di un team di «lavoro». Ciò che è certo è che, ad ogni modo, il ritorno di un primo gruppo di visitatori internazionali, anche se formato dal personale di un'agenzia turistica, resta un successo. Si tratta, infatti, della prima riapertura delle frontiere nordcoreane ai visitatori internazionali non russi (ai quali, invece, erano stati già venduti pacchetti per vacanze sulla neve lo scorso anno).
«Sfrutteremo il tempo trascorso a Rason per discutere con i nostri partner, visitare nuovi siti turistici e scoprire i principali aggiornamenti sul turismo in Corea del Nord», scrive quindi Koryo Tours sul suo blog. Promettendo di pubblicare presto nuovi contenuti su questo viaggio misterioso e affascinante al tempo stesso.