«Ma quali parole di pace, a contare sono le azioni: Putin vuole solo la guerra»

Quello che ha colpito, la scorsa notte, la capitale ucraina è stato definito «l'attacco mortale peggiore su Kiev da luglio». Mosca ha lanciato un'ondata di attacchi missilistici con droni in tutto il Paese: il bilancio più grave è però, appunto, quello di Kiev, dove al momento in cui scriviamo si registrano almeno nove morti e più di 70 feriti. Trenta persone sono state ricoverate in ospedale: tra di loro, ci sono anche sei bambini. Nell'attacco sono stati danneggiati anche dodici edifici. Come dichiarato dal sindaco Vitali Klitschko, in sei località sono scoppiati incendi. Inoltre, si segnalano persone sotto le macerie di un palazzo distrutto. Come spiega il Ministro degli Interni Ihor Klymengo, sono in corso ricerche per trovare sopravvissuti all'attacco, dal momento che si sentono telefoni squillare da sotto le macerie.
Tra le altre zone colpite ci sono anche Sumy e Zhytomyr. Tuttavia, secondo quanto affermato dall'aeronautica militare ucraina, l'obiettivo principale dell'attacco notturno, come emerge dal numero delle vittime, era indubbiamente la capitale. In totale, l'aeronautica ha confermato di aver abbattuto 48 missili e 64 droni russi. L'attacco, in totale, ha però coinvolto 11 missili balistici, 55 missili da crociera, quattro bombe plananti e 145 droni. Di questi, sono stati intercettati sette missili balistici, 37 missili da crociera, tutte e quattro le bombe plananti. Altri 68 droni che non trasportavano esplosivi sono caduti senza causare danni. Come rivela l'aeronautica ucraina, per abbattere decine di obiettivi sono stati usati i jet F-16 e Mirage di fabbricazione francesi.
Il grave bilancio ha portato il presidente ucraino ad annullare parte del suo viaggio in Sudafrica. Oggi, Zelensky incontrerà infatti il presidente Cyril Ramaphosa, nel tentativo di ampliare la cerchia di partner internazionali. Dopodiché, però, tornerà, in anticipo, in Ucraina. «Il ministro degli Esteri ucraino terrà tutti gli incontri necessari in Sudafrica per informare pienamente i leader politici e della società civile del Paese sulla situazione», ha scritto Zelensky su X, spiegando le ragioni del suo rientro. «Gli attacchi devono essere fermati immediatamente e senza condizioni», ha aggiunto, commentando quanto accaduto nella notte nella capitale e nel resto del Paese.
A tal proposito, si è espresso anche il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha. A suo dire, gli attacchi della notte dimostrando che «l'ostacolo alla pace è la Russia, non l'Ucraina». «Putin dimostra con le sue azioni, e non con le parole, che non rispetta alcuno sforzo di pace e vuole solo continuare la guerra», ha scritto su X. «La debolezza e le concessioni non fermeranno il suo terrore e la sua aggressione. Solo la forza e la pressione lo faranno». Commenti, questi, che arrivano dopo che, nelle scorse ore, Trump ha accusato Zelensky di aver «danneggiato i negoziati per la pace», dopo che il presidente ucraino ha insistito sul fatto che l'Ucraina non avrebbe accettato l'occupazione della Crimea da parte della Russia. Anche il primo ministro ucraino, Denis Shmyhal, sul suo canale Telegram ha denunciato gli attacchi della notte, sottolineando che «Mosca ha terrorizzato le città ucraine per tutta la notte». «L'Ucraina insiste per un cessate il fuoco completo e incondizionato», ha dichiarato.
Come detto, quello avvenuto nelle scorse ore è stato classificato come l'attacco peggiore nella capitale ucraina dallo scorso 8 luglio. In quell'occasione, negli attacchi russi su diverse infrastrutture di Kiev – tra cui l'ospedale pediatrico di Okhmatdyt – erano morte 34 persone e altre 121 erano rimaste ferite.