Ma quali sono i Paesi più pericolosi al mondo?
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Con l'arrivo dell'anno nuovo, arrivano anche i nuovi progetti. E tra questi, puntuali come sempre, ci sono anche quelli relativi alle ferie. Dove andremo in vacanza il prossimo anno? I più organizzati avranno già cominciato a prenotare alberghi e voli aerei, ma tanti altri saranno ancora in alto mare. E in soccorso di queste persone potrebbe arrivare la nuova mappa di International SOS, all'interno della quale è indicato il grado di pericolosità di ogni Paese del mondo. La cosa curiosa? Non esiste una sola tipologia di rischio per stabilire il livello di pericolosità di ogni Nazione. Al contrario, visitando il sito web di International SOS ci si può imbattere in ben quattro mappe diverse. La prima si riferisce ai rischi medici e alla salute in generale. La seconda, invece, presenta quelli relativi alla sicurezza. Vi è poi una mappa che raggruppa i dati in merito alla salute mentale in ogni Paese. E in ultimo, per la prima volta, quest'anno è stata dedicata una mappa anche ai cambiamenti climatici, nella quale si avverte in quali Stati è più probabile imbattersi in eventi meteorologici estremi.
Dai più sicuri ai più pericolosi per la salute
Per cominciare, parliamo dei Paesi considerati più sicuri per la salute. Una componente importante da considerare quando si intraprende un viaggio, per non trovarsi impreparati di fronte a eventuali malesseri o incidenti. Tra le Nazioni dove l'assistenza medica di qualità è disponibile ovunque ci sono la maggior parte dei Paesi europei, a partire dalla Svizzera. Tra gli altri, ci sono molti Paesi nordici come Islanda, Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca, ma anche Regno Unito, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Croazia, Grecia, Estonia, Turchia e Lussemburgo. Spostandoci fuori dal Vecchio Continente, vediamo comparire anche Canada, Stati Uniti, Cile, Uruguay, Corea del Sud, Giappone, Taiwan, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Singapore, Qatar, Emirati Arabi Uniti, l'Isola della Riunione, Israele.
Sulla mappa figurano poi i Paesi dove esistono rischi medici medi (vale a dire dove l'assistenza medica di qualità è tipicamente disponibile solo presso dei fornitori selezionati) tra cui la maggior parte degli Stati dell'America centrale e del sud, ma anche alcuni Paesi europei tra cui Lettonia, Lituania, Bielorussia, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Romania, Moldavia, Serbia, Bulgaria e Albania.
Ci sono poi Paesi dove il rischio medico è considerato variabile, come molti dei Paesi del sud-est asiatico. Qui, tendenzialmente, sono disponibili cure mediche e dentistiche di qualità e servizi di emergenza presso fornitori selezionati solo nelle grande città.
Ma arrivando ai tasti dolenti, International SOS sottolinea quali, nel 2024, sono considerati i Paesi più pericolosi per la salute. Si tratta di luoghi dove molti farmaci potrebbero non essere disponibili, così come le cure specialistiche potrebbero risultare estremamente limitate anche nelle città. Nei casi peggiori, si parla di assistenza sanitaria «quasi inesistente» o «gravemente sovraccarica», di infezioni provocate da cibo e acqua, e di malattie infettive potenzialmente letali. Tra queste figurano la maggior parte delle nazioni africane, ma anche diversi Paesi dell'Asia centrale, come la Mongolia e il Nepal.
Nella lista dei Paesi più pericolosi in assoluto per la salute ci sono invece Haiti, Gambia, Guinea-Bissau, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Burkina Faso, Niger, Libia, Sudan, Sud Sudan, Eritrea, Repubblica centrale africana, Somalia, Burundi, Yemen, le isole Comore, Siria, Iraq, ma anche la Cisgiordania e Striscia di Gaza, e persino la Corea del Nord.
![La mappa della salute](https://naxos-cdn01.gruppocdt.ch/cdt/stories/2023/12/21/internals/b0656794-3306-4169-8786-0f136bf7b7ef.jpg)
Tra sicurezza e criminalità
Proseguendo con i rischi relativi alla sicurezza, anche in questo caso, sul podio troviamo ancora la Svizzera. Insieme a Groenlandia, Islanda, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Slovenia e Lussemburgo. Nei Paesi in questione, i rischi relativi alla sicurezza sono considerati «insignificanti».
Molto lunga è invece la lista delle Nazioni in cui questi pericoli sono considerati poco probabili. Comprende la maggior parte dei Paesi europei, ma anche molti di quelli asiatici, e persino diversi Paesi africani e del centro America.
Alzando il livello ai rischi medi, troviamo svariate Nazioni dell'Asia centrale, come Turkmenistan, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Russia, e Mongolia. Diversi Paesi africani e del centro America, come Messico, Guatemala, Belize, El Salvador, Nicaragua e Repubblica Dominicana. Lo stesso si potrebbe dire anche di Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Brasile, Guyana,
I rischi più alti, si corrono invece visitando il Venezuela, Haiti, Honduras, Mali, Burkina Faso, Nigeria, Sudan, Etiopia, la Repubblica Democratica del Congo, Pakistan, Myanmar, Papua Nuova Guinea. Mentre vengono definiti pericoli «estremi» quelli in cui si potrebbe incorrere in Ucraina, Siria, Iraq, Afghanistan, Yemen, Somalia. Al momento, Israele, Gaza e la Cisgiordania appartengono alla fascia di livello di rischio medio, probabilmente perché la mappa prende in considerazione i dati registrati fino a novembre.
![La mappa della sicurezza](https://naxos-cdn01.gruppocdt.ch/cdt/stories/2023/12/21/internals/3f8eec2b-79d7-4201-849b-903c3765fd55.jpg)
Il cambiamento climatico, il nuovo pericolo
Passiamo alla novità di quest'anno, ossia la mappa dei Paesi pericolosi da un punto di vista climatico. Persino in questo caso, la nostra Svizzera riesce a classificarsi tra i Paesi in cui i rischi sono considerati «molto bassi». Sullo stesso livello troviamo anche Belgio, Austria, Slovenia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Lussemburgo, Lituania, Lettonia, Bielorussia, Estonia, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda, Irlanda, Portogallo, Kazakistan, Nuova Zelanda, Brunei e Singapore.
Sono considerati rischi climatici di «medio» livello quelli con cui si potrebbe avere a che fare in alcuni Stati molto gettonati per i viaggi nel sud-est asiatico. Tra questi ci sono Indonesia, Vietnam, Thailandia, Cambogia e Laos. Ma anche diverse «mete africane» come Sudafrica, Tanzania e Kenya.
Le Nazioni in cui i cambiamenti climatici stanno colpendo in maniera più severa sono però Libia, Burkina Faso, Liberia, Sudan, Camerun, Repubblica del Congo, Uganda, Burundi, Madagascar, Pakistan, India, Bangladesh, Myanmar, Filippine, Papua Nuova Guinea, Armenia, Haiti, Brasile, Messico, Guatemala. Mentre quelli in cui i rischi sono classificati, addirittura, come «molto alti» sono Afghanistan, Siria, Iraq, Yemen, Etiopia, Somalia, Sud Sudan, Repubblica centrale africana, Repubblica democratica del Congo, Ciad, Nigeria, Niger, Mali, Mozambico.
![La mappa del cambiamento climatico](https://naxos-cdn01.gruppocdt.ch/cdt/stories/2023/12/21/internals/1de09a10-cb72-4cb7-aee0-92081ebe9e62.jpg)
E la salute mentale?
Come anticipato, esiste inoltre una quarta mappa che evidenzia la percentuale di popolazione che presenta problematiche di salute mentale, tra cui depressione, ansia, disturbi bipolari, disturbi del comportamento alimentare e schizofrenia. Si tratta di una voce particolare, se collocata in un contesto relativo al turismo.
Partendo a ritroso, in questo caso, tra i Paesi con la percentuale più alta di abitanti che soffrono di simili patologie troviamo la Groenlandia, Spagna, Portogallo e Irlanda per l'Europa, poi l'Iran, Australia e Nuova Zelanda. In queste nazioni, si stima che tra il 17,5% e il 20% delle persone sia interessato da problemi simili.
La percentuale più bassa, che si aggira tra il 7,5% e il 10% viene invece registrata in Corea del Sud, Guyana francese e Kosovo. La Svizzera, invece, scende dal podio delle precedenti classifiche, per collocarsi nella «fascia rossa», con una percentuale di abitanti che soffrono di tali patologie compresa il 15% e il 17,5%.
![La mappa della salute mentale](https://naxos-cdn01.gruppocdt.ch/cdt/stories/2023/12/21/internals/29f08783-af3d-4f6a-88a1-807678cfca43.jpg)
La Svizzera, una destinazione «eccellente»
Fatta eccezione per la mappa della salute mentale, la Svizzera, come abbiamo detto, si classifica tra le migliori destinazioni sia per quanto concerne la sicurezza che l'assistenza medica, e persino per un basso impatto dei cambiamenti climatici sul suo territorio. «Queste valutazioni non ci sorprendono», esordisce Véronique Kanel, portavoce di Svizzera Turismo. «Che si tratti della qualità dell'assistenza medica o della sicurezza, la reputazione della Svizzera come destinazione di viaggio è sempre eccellente». Anche gli stessi ospiti che visitano la Confederazione, ci spiega Kanel, citano molto spesso proprio questi aspetti come elementi che hanno influenzato la scelta di prenotare una vacanza in Svizzera.
«Tuttavia, nonostante il buon livello di sicurezza e l'importanza che questi fattori hanno per i nostri ospiti, Svizzera Turismo ha deciso di non utilizzare deliberatamente questi elementi a fini promozionali», aggiunge la portavoce. «In un'epoca sempre più caratterizzata da grandi incertezze - spesso legate a grandi sofferenze umane - non è opportuno, a nostro avviso, distinguersi da altri Paesi e destinazioni in termini di sicurezza».
Non solo. Anche il fatto che la Svizzera sia classificata come un Paese in cui i rischi climatici sono considerati minimi per Svizzera Turismo è un fattore positivo dal punto di vista turistico. «Per quanto riguarda la quarta mappa (quella sulla salute mentale, ndr), riteniamo invece che questo indicatore non sia rilevante in termini turistici», osserva Véronique Kanel. «Il fatto che la Svizzera sia in cima a molte classifiche per quanto riguarda la qualità della vita dei suoi abitanti è, tuttavia, un fattore che può influenzare a sua volta l'attrattività della Svizzera come destinazione turistica». Migliorando una situazione già estremamente positiva.