Italia

Maltempo in Toscana: «A Firenze in 6 ore è venuta giù la pioggia che cade in un mese»

La notte, vissuta con il fiato sospeso, è trascorsa senza grossi problemi – A Sesto Fiorentino è cominciata la conta dei danni, mentre un uomo è stato salvato dalla Sieve a Vicchio – Allerta rossa almeno fino alle 14 di oggi
La situazione, ieri, a Sesto Fiorentino. © CLAUDIO GIOVANNINI
Red. Online
15.03.2025 10:00

A Firenze e a Pisa, in Toscana, la piena dell'Arno è passata. Il livello massimo raggiunto dalla portata del fiume, a causa del maltempo e delle abbondanti piogge di ieri, non ha provocato esondazioni. Una buona notizia, dopo le preoccupazioni espresse dalle autorità. In molte località, stamane, sono iniziate le operazioni di pulizia. A Sesto Fiorentino, dove venerdì è esondato il torrente Rimaggio, con le strade del centro riempite di acqua e fango, è stata disposta la chiusura delle attività commerciali, industriali e artigianali. Una prima stima parla di danni per migliaia di euro. Nella valle del Mugello, a Vicchio, è invece esondata la Sieve. Un uomo, raccontano le cronache locali, è stato salvato in mezzo al fiume.

La Protezione civile, vista la situazione, ha esteso l'allerta rossa almeno fino alle 14 di oggi. Per allerta rossa, evidentemente, si intendono situazioni meteorologiche particolarmente gravi che comportano rischi a persone e cose. L'allerta è valida per le province di Livorno, Pisa, Prato, Pistoia, Lucca e Firenze. Pur con un certo ottimismo, le autorità mantengono alta, se non altissima l'attenzione. Anche perché nel pomeriggio di sabato sono previste altre piogge. Non abbondanti come quelle di ieri, quantomeno stando alle previsioni, ma considerando il livello dei fiumi e il terreno intriso d'acqua non si può lasciare nulla al caso. Le precipitazioni si concentreranno in particolare nel bacino dell’Arno, tra le province di Livorno, Pisa, Prato e Pistoia.

I problemi maggiori, ieri, si sono verificati in provincia di Firenze. La città, scrive il Corriere della Sera, si è risvegliata con un cielo coperto e una leggera pioggia. Il peggio, appunto, sembra essere passato. All'indomani dell'ondata di forte maltempo, il livello dell'Arno stamane era di 3,87 metri, in lenta discesa. Tutti gli altri affluenti sono scesi sotto i livelli di guardia e rientrati a livelli normali. «A Firenze nel mese di marzo solitamente abbiamo 70 millimetri di precipitazioni totali» ha spiegato Bernardo Gozzini del Consorzio Lamma, il Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale della Regione Toscana. «Stavolta in pratica è come se in 6 ore fosse venuta giù l’acqua di un mese». Detto dei 70 millimetri di pioggia di Firenze, anche le altre località hanno fatto registrare valori decisamente alti: pensiamo ai 100 millimetri del Mugello o ai 178 (da record) a Vaglia. A scatenare l'ondata sono state due perturbazioni che si sono incrociate e concentrate sulla regione.

In provincia di Firenze, riporta il Post.it, ci sono stati i problemi maggiori. Gli allagamenti hanno provocato l'isolamento di 1.471 persone e lo sfollamento di altre 248, stando alle comunicazioni del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. A Pisa, invece, il peggio è stato evitato grazie allo scolmatore dell'Arno, un canale collegato direttamente al mare con inizio nei pressi di Pontedera. In sostanza, quando l'acqua del fiume raggiunge e supera certi livelli, una parte viene sviata nel citato canale. L'Arno, al secondo livello di allerta, è transitato in città al colmo di piena intorno ai 5 metri di altezza nella notte. 

Anche l'Emilia Romagna, di suo colpita da tre alluvioni negli ultimi due anni, ha registrato il passaggio della piena dei fiumi nella notte. Non ci sono state, tuttavia, esondazioni. 

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