Guerra

Mancano soldati e la Russia avanza: la NATO pensa all'invio di addestratori in Ucraina

Con i soldati di Kiev in difficoltà, gli alleati valutano diverse opzioni: gli USA temono un'escalation e frenano, ma in Europa c'è chi è disposto a inviare truppe
©Andriy Andriyenko
Red. Online
17.05.2024 09:30

La NATO sta pensando di inviare truppe occidentali in Ucraina per addestrare le forze di Kiev. Lo riporta il New York Times, sottolineando come questa mossa potrebbe essere vista come un ulteriore passo oltre la linea rossa tracciata da Mosca e potrebbe trascinare gli Stati Uniti e l’Europa direttamente nel conflitto, dando il via alla Terza guerra mondiale.

La carenza di soldati ucraini, scrive il NYT, ha raggiunto un punto critico e la tenuta sul campo di battaglia, nelle ultime settimane, è peggiorata, dopo che i russi hanno intensificato gli attacchi, specialmente nella regione di Kharkiv, approfittando del ritardo nell'invio di aiuti. I funzionari ucraini, con le difese aeree sempre più scoperte, avrebbero così chiesto agli alleati della NATO di intervenire direttamente vicino alla linea del fronte per addestrare 150 mila nuove reclute da dispiegare più rapidamente sul campo di battaglia.

Finora gli Stati Uniti hanno sempre scartato questa opzione, temendo un’escalation nel caso in cui un americano venisse colpito in territorio ucraino, ma ieri il generale Charles Q. Brown Jr., capo dello Stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, ha dichiarato che l’invio di addestratori della NATO, vista la situazione, ora appare inevitabile. «Ci arriveremo prima o poi, col tempo», ha ammesso, aggiungendo che al momento un’operazione in territorio ucraino metterebbe a rischio «il gruppo di addestratori della NATO». E questo porterebbe a utilizzare le scarse munizioni dei sistemi di difesa aerei per proteggere gli addestratori piuttosto che le infrastrutture ucraine. Insomma, la volontà di ci sarebbe, ma i tempi, con la Russia che bombarda senza sosta l'Ucraina, non sarebbero ancora maturi.

La Casa Bianca, evidenzia il NYT, ad oggi è sempre stata irremovibile sull'invio di truppe statunitensi in Ucraina, compresi gli addestratori. Questa posizione è stata ribadita anche ieri da un funzionario del governo. L'amministrazione Biden ha inoltre esortato gli alleati della NATO a non inviare le proprie truppe. Tuttavia, in Europa non manca chi la pensa diversamente. Lo scorso febbraio, il presidente francese Emmanuel Macron aveva fatto tremare l’Occidente, affermando che «nulla dovrebbe essere escluso» quando si tratta di inviare truppe in Ucraina. Una presa di posizione che, poche settimane dopo, è stata ribadita dal capo dell’Eliseo, provocando malumori a Mosca. Anche il governo estone non ha escluso la possibilità di inviare truppe nel Paese invaso dai soldati di Putin. Mentre il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis, in un'intervista rilasciata al Guardian settimana scorsa, ha dichiarato: «Le nostre truppe hanno addestrato gli ucraini in Ucraina prima della guerra. Quindi tornare a questa tradizione potrebbe essere abbastanza fattibile». Prima dell’invasione da parte dell'esercito di Putin, la NATO aveva già addestrato i soldati ucraini, a Yavoriv, nella zona occidentale del Paese. 

Anche l'esercito americano ha già addestrato le truppe ucraine, ma lo ha fatto in Polonia, in Germania e negli Stati Uniti. Oggi portare i soldati di Kiev così lontani dal fronte sembra però un’opzione non percorribile. L'operazione richiederebbe troppo tempo, mentre Kiev soffre la carenza di uomini e la Russia cerca di trarre il massimo vantaggio da questa situazione.

Spostare gli alleati in Ucraina, invece, consentirebbe agli istruttori americani di raccogliere più rapidamente informazioni sul campo di battaglia e questo consentirebbe loro di adattarsi alle nuove strategie russe. 

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