Massiccio blackout in Spagna e Portogallo: «È tutto fuori uso, dagli aeroporti ai bancomat»

Un massiccio blackout elettrico sta colpendo in queste ore la Spagna e il Portogallo. La corrente dalle 12.50 di quest'oggi è venuta a mancare pure in alcune regioni della Francia meridionale. Al momento il Paese più colpito sembra essere la Spagna, dove il primo ministro Pedro Sanchez ha convocato una riunione di emergenza. Non si conoscono ancora le cause dell'interruzione, ma secondo il presidente della regione autonoma dell’Andalusia Juan Manuel Moreno, il blackout potrebbe esser stato causato «da un attacco informatico», riportano i media locali.
Tra i vari disagi, si segnalano l’interruzione dei sistemi di telecomunicazione, quelli informatici, nonché problemi alle reti ferroviarie e metropolitane di molte città spagnole e portoghesi. Lo stop all'erogazione di corrente ha creato disagi pure agli aeroporti, in particolare quello di Madrid. Gli sportelli bancomat nelle principali città non sono operativi, mentre le insegne luminose delle vetrine sono spente, così come quelle dei semafori, raccontano i residenti citati dai media, spiegando che gli agenti di polizia stanno disciplinando il traffico. La metropolitana nella Capitale spagnola è stata sgomberata, dopo che tutti i mezzi pubblici si sono fermati improvvisamente. I voli sono stati bloccati negli scali di Madrid Barajas e Lisbona mentre si riportano cancellazioni di voli a Barcellona-El Prat.
Secondo fonti citate dal quotidiano El Pais, il governo sta indagando sui motivi del blackout di massa con varie squadre di diversi ministeri, ma allo stato attuale non sa dare indicazioni sui motivi che hanno provocato l'oscuramento.
Il blackout in Spagna sta avendo ripercussioni anche in alcuni comuni del sud della Francia, non lontano dal confine spagnolo, in particolare in Occitania, soprattutto nella zona di Perpignan, la cosiddetta Catalogna francese, scrive il quotidiano locale l'Independant. Il blackout ha colpito il Portogallo poco prima delle 13.30. Le comunicazioni sono difficili in tutto il Paese, da nord a sud. Anche in questo caso non sono ancora note le cause. Pure il ministro portoghese per la coesione territoriale non ha escluso che la causa dell'interruzione di corrente sia dovuta a un attacco informatico. Per quanto riguarda l'aeroporto di Lisbona si parla di una situazione caotica e di zone dello scalo completamente al buio. Intanto il gestore della rete elettrica portoghese Redes Energéticas Nacionais (REN) ha affermato che non è ancora possibile sapere per quanto tempo il Paese rimarrà senza elettricità dopo il massiccio blackout che ha colpito anche la Spagna e alcune parti della Francia.
Diversi media spagnoli riportano le dichiarazioni di un alto dirigente dell'operatore di rete spagnolo Red Eléctrica, secondo cui potrebbero volerci «tra le sei e le dieci» ore per ripristinare l'energia in tutto il Paese , definendolo un incidente senza precedenti.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato di aver parlato questo pomeriggio con il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez in merito all'interruzione di corrente che ha colpito la Penisola iberica.
Ha fatto sapere che la Commissione sta aiutando a «monitorare la situazione insieme alle autorità nazionali ed europee e al nostro gruppo di coordinamento dell'elettricità»: «Coordineremo gli sforzi e condivideremo le informazioni per contribuire a ripristinare il sistema elettrico e abbiamo concordato di restare in stretto contatto», ha spiegato.
La vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Teresa Ribera, ha dichiarato alla radio spagnola Radio 5 che, al momento, non ci sono prove che l'interruzione sia il risultato di un atto deliberato, come un sabotaggio o un attacco informatico.
Secondo l'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA), le prime indagini sulla causa delle interruzioni di corrente suggeriscono un guasto tecnico piuttosto che un attacco informatico.
«Per il momento l'indagine sembra evidenziare un problema tecnico o a un cavo», ha detto un portavoce dell'agenzia in una dichiarazione inviata via e-mail a Bloomberg. «Tuttavia - aggiunge - l'ENISA sta monitorando da vicino la situazione e siamo in contatto con le autorità competenti a livello nazionale e comunitario».