Meno Europa: i migranti africani ora puntano verso gli Stati Uniti

Non più solo l'Europa: i migranti africani ora puntano verso gli Stati Uniti. Come riferisce il New York Times, migliaia di persone provenienti dal continente stanno volando verso l'America centrale, spostandosi poi via terra verso il Messico fino al confine meridionale degli Usa. Sebbene i migranti provenienti dalle nazioni africane rappresentino ancora una piccola percentuale di quelli che attraversano la frontiera, il loro numero è in aumento, poiché le reti di trafficanti nelle Americhe aprono nuovi mercati e traggono vantaggio dall'intensificarsi del sentimento anti-immigrazione in alcuni angoli d'Europa.
Storicamente, il numero di migranti provenienti dai 54 paesi dell'Africa è stato così basso che le autorità statunitensi li hanno classificati come «altro», una categoria che però è cresciuta in modo esponenziale, come spiegano i funzionari.
Secondo i dati governativi ottenuti dal Nyt, il numero di africani arrestati al confine meridionale Usa è balzato da 13'406 nel 2022 a 58'462 nell'anno fiscale 2023. I principali Paesi di provenienza sono stati Mauritania, Senegal, Angola e Guinea.
«Entrare negli Stati Uniti è sicuro rispetto ai Paesi europei, e così sono venuto qui», ha raccontato ad esempio Sekuba Keita, 30enne della Guinea, da un centro per migranti a San Diego in cui è arrivato dopo un'odissea che lo ha portato in aereo in Turchia, Colombia, El Salvador e Nicaragua, poi via terra verso il confine Messico-Stati Uniti. «Ci sono Paesi che sono sempre meno accoglienti», ha spiegato da parte sua Camille Le Coz, analista politica presso il Migration Policy Institute Europe.