Tempi di guerra

Migliorare la difesa nazionale? La Finlandia punta sui poligoni di tiro

Helsinki mira all'apertura di oltre 300 nuovi stand – Un numero sempre maggiore di persone è interessata alla formazione, mentre aumentano le richieste di porto d'armi
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Red. Online
21.02.2024 13:04

Hockey su ghiaccio, automobilismo e lo sport nazionale: il pesäpallo, una sorta di baseball. Sono tante e variegate le discipline praticate in Finlandia. Ma ce n'è una, il tiro al bersaglio, su cui il governo sta puntando molto. Tanto da mettere in cantiere, entro il 2030, l'apertura di oltre 300 nuovi poligoni di tiro, passando dagli attuali 670 ad almeno mille strutture. L'obiettivo, dichiarato, è quello di incoraggiare la pratica di questo hobby nell'interesse della difesa nazionale. 

Entusiasmo

La Finlandia condivide con la Russia un confine lungo 1.330 chilometri. Non stupisce, dunque, che l'invasione dell'Ucraina a febbraio 2022 abbia spinto Helsinki a un'attenta analisi delle proprie forze e, in seguito, all'avvio del processo di accesso alla NATO, terminato nell'aprile 2023. Ma a rispondere alla minaccia non è stata solo la politica. Secondo un articolo del Guardian, in questi anni di guerra la popolarità dei corsi di formazione volontari per insegnare ai civili l'utilizzo di armi da fuoco è raddoppiata, così come è aumentato il numero di finlandesi che chiedono il porto d'armi. Un esempio? Nell'anno appena trascorso, l'associazione finlandese per l'addestramento e la formazione alla difesa (MPK) ha organizzato qualcosa come 116 mila giornate di addestramento in tutto il Paese, contro le 50 mila, circa, in calendario negli anni precedenti. Il direttore esecutivo dell'MPK, Antti Lehtisalo, ha spiegato al giornale finlandese Ilta-Sanomat: «Si tratta di cifre davvero notevoli, da record. La volontà di difendere il proprio Paese è altissima in Finlandia e ora molte persone utilizzano i poligoni di tiro e vogliono esercitarsi al tiro. Allo stesso tempo, le Forze di Difesa hanno aumentato le loro attività di addestramento e le esercitazioni internazionali sono aumentate, spingendo ancora di più in questa direzione. Ora vogliamo più poligoni di tiro».

Altri 300

Detto, fatto. Jukka Kopra, deputato del Partito di coalizione nazionale e presidente della commissione di difesa finlandese, ha dichiarato negli scorsi giorni al Guardian: «L'attuale governo mira ad aumentare il numero di poligoni di tiro in Finlandia da circa 600-700 fino a 1.000 entro il 2030. Questo è dovuto al nostro modello di difesa, che trae vantaggio dal fatto che le persone hanno e sviluppano le loro abilità di tiro da sole». Ai microfoni dei media nazionali, Kopra ha specificato che «lo Stato non pagherà per nuovi poligoni, ma vuole creare le condizioni che consentano agli operatori privati di aprire nuovi poligoni». Ottenere e mantenere l'autorizzazione ambientale per tenere aperto un poligono, infatti, non sarebbe una cosa da nulla. E nell'ultimo ventennio ciò avrebbe portato alla grande diminuzione del numero totale di stand di tiro finlandesi: da circa 2.000 (a inizio Duemila) ai 670 attuali. «Ottenere un'autorizzazione ambientale può facilmente costare decine di migliaia di euro e alcune piccole associazioni non hanno i mezzi per farlo. Ciò ha portato alla chiusura di molti poligoni».

Rumore degli spari, problemi di inquinamento legati soprattutto al piombo, vicinanza a grandi insediamenti. «Gli esperti esamineranno la giungla delle licenze per vedere come sostenere in modo ragionevole gli operatori di poligono senza inquinare l'ambiente. Se e quando il governo riuscirà nell'intento, si tratterà di una riforma importante. Aumenterà notevolmente le opportunità di tiro ricreativo e il tiro ricreativo e quindi la qualità del nostro sistema di difesa nazionale».

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