Mistero sulla salute di Kim Jong-un
La salute di Kim Jong-un torna ad essere un mistero e a preoccupare. All’assenza dagli eventi pubblici da 10 giorni, incluse le solenni celebrazioni del 15 aprile per il compleanno del nonno Kim Il-sung, si sono aggiunte le indiscrezioni sull’intervento cardiovascolare al quale sarebbe stato sottoposto per i suoi problemi cronici alimentati da tabagismo, obesità ed eccessi tra alcol, lavoro e impegni.
Il Daily Nk, sito web di news basato a Seul e ben informato sulle vicende interne di Pyongyang, ha citato fonti non meglio identificate dello Stato eremita, secondo cui il leader sarebbe stato operato il 12 aprile e starebbe recuperando i postumi in una villa sul monte Kumgang, un resort nella contea orientale di Hyangsan, dopo l’intervento eseguito in un ospedale del posto.
La notizia, diffusa nella notte di lunedì, ha visto a distanza di poche ore ulteriori sviluppi dagli Usa, con la Cnn che ha riferito come anche l’intelligence americana avesse acceso un faro sulla vicenda dato che Kim sarebbe addirittura «in grave pericolo» dopo l’intervento chirurgico. In più, un funzionario dell’amministrazione americana, citato da Bloomberg, ha chiarito che la Casa Bianca ha ricevuto un rapporto per il quale il leader sarebbe peggiorato subito dopo l’intervento.
Uno scenario di oggettivo allarme, in assenza di un piano di successione almeno noto ai vertici di Pyongyang, che Seul ha smorzato in assenza di segnali insoliti dal Nord che potrebbero suggerire gravi problemi di salute del supremo leader. «Non abbiamo nulla da confermare e non sono state rilevate attività insolite», ha detto il portavoce presidenziale Kang Min-seok.
Dalla Cina, tradizionale alleato del Nord, non sono emerse indicazioni: i due Paesi sono «vicini amici, uniti da montagne e fiumi», ha detto Geng Shuang, portavoce del ministero degli Esteri, osservando solo «di essere al corrente» dei report dei media e di «non conoscere la fonte delle indiscrezioni». Il presidente Xi Jinping, tuttavia, è partito lunedì per un tour nello Shaanxi e non avrebbe lasciato Pechino con una possibile crisi dello scomodo alleato con tanto di arsenale atomico.
«La mia impressione è che Kim fosse in difficoltà per i problemi cardiovascolari dallo scorso agosto e che la situazione fosse peggiorata dopo le ripetute visite al monte Paektu», ha riferito una fonte, sempre anonima, al Daily Nk, in merito alla montagna simbolo della famiglia Kim e sacra per tutta la nazione, dove il leader si fece ritrarre più volte al galoppo sul suo cavallo bianco nel panorama suggestivo delle prime nevi.
Kim, nella ricostruzione, sarebbe partito per l’ospedale dopo aver presieduto la riunione dell’11 aprile del Politburo del Partito dei Lavoratori che ha visto il ritorno della fedelissima e potente sorella minore Kim Yo-jong al ruolo di componente a rotazione del Politburo, quasi un’investitura, secondo alcuni osservatori, alla carica di numero due della nomenclatura.
La scorsa settimana Pyongyang ha lanciato diversi missili a corto raggio, considerati da Seul parte delle celebrazioni del 15 aprile dedicate a Kim Il-sung, senza che i media del Nord, rispetto al passato, dessero conto della presenza del leader.
Le assenze di Kim, come gli acciacchi, sono una costante del giovane generale, al potere da fine 2011. Nell’estate del 2014 sparì per sei settimane, tornando il 14 ottobre con un bastone. L’intelligence di Seul appurò che fu operato da un chirurgo europeo per la rimozione di una ciste formatasi alla caviglia che si sarebbe potuta riformare per l’obesità.