Fast fashion

Molti vestiti ordinati su Shein sono pieni di sostanze tossiche

La rivista tedesca Öko-Test ha rilevato, anche in prodotti destinati ai bambini, alte concentrazioni di antimonio, dimetilformammide, piombo, cadmio, ftalati vietati, naftalene e idrocarburi policiclici aromatici
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Red. Online
09.09.2024 09:00

Capi d’abbigliamento a prezzi stracciati, spesso di bassissima qualità. Si parla di «fast fashion» o «moda usa e getta», proprio perché una volta indossati, gli abiti, sono spesso già da buttare. La Cina fa la parte del leone in questo settore, con tutta una serie di piattaforme di e-commerce come AliExpress, Temu e Shein. Quest’ultima, fondata in Cina ma con la sua sede principale a Singapore, nelle scorse settimane è finita sotto i riflettori in seguito a una analisi condotta dalla rivista tedesca Öko-Test, la quale ha rinvenuto sostanze tossiche in diversi capi d’abbigliamento acquistati online.

Gli autori dell'articolo hanno ordinati un totale di 21 prodotti su Shein, dalle scarpine per neonati, agli abiti per adolescenti, fino alle giacche in ecopelle per adulti. Ebbene, dopo le analisi solo un terzo dei vestiti testati ha ottenuto - a malapena - la valutazione di «adeguato», prendendo in considerazioni fattori come la presenza di sostanze nocive, la resistenza all'usura e la qualità di fabbricazione. Secondo Öko-Test, ben 8 dei 21 prodotti acquistati hanno rilasciato sostanze tossiche ad alte concentrazioni, tra cui antimonio, dimetilformammide, piombo, cadmio, ftalati vietati, naftalene e idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Da un vestito per bambini, ad esempio, sono stati rilasciati metalli pesanti come l'antimonio, in un paio di sandali è stata invece riscontrata la presenza di IPA (composti che possono causare il cancro), cadmio e piombo.

Gli ftalati, utilizzati per ammorbidire la plastica, erano le sostanze più diffuse, con concentrazioni 15 volte superiori ai limiti stabiliti dal REACH, il regolamento dell'Unione europea per la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche. Gli ftalati possono danneggiare gli organi riproduttivi, il feto nel grembo materno e compromettere la fertilità: «Non si può immaginare una donna incinta che indossa questi sandali», si legge sulla rivista tedesca.

Dopo la diffusione dello studio, Shein ha fatto sapere di lavorare «a stretto contatto con agenzie di analisi internazionali di terze parti, come Intertek, Sgs, Bv e Tuv, per effettuare regolarmente test che garantiscano la conformità dei fornitori agli standard di sicurezza dei prodotti dell’azienda», aggiungendo di aver condotto «400 mila test di sicurezza chimica con queste agenzie, tenute a rispettare i controlli e gli standard messi in atto, nonché le leggi e i regolamenti sulla sicurezza dei prodotti nei Paesi in cui opera Shein».   

Tuttavia non è la prima volta che vengono rinvenute sostanze nocive nella merce venduta su Shein. Lo scorso 28 maggio la Corea del Sud aveva lanciato l’allarme dopo aver riscontrato in prodotti per bambini sostanze tossiche in quantità centinaia di volte superiori ai livelli consentiti: un paio di scarpe conteneva concentrazioni di ftalati 428 volte superiori alla soglia limite.

Le autorità di Seul, in quell’occasione, avevano ispezionato 93 prodotti, scoprendo che quasi la metà di essi conteneva sostanze tossiche.