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Morte di Navalny: 43 Paesi chiedono a Mosca un'indagine indipendente

L'appello è stato lanciato dall'ambasciatrice europea Lotte Knudsen al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, a nome di tutti i 27 Stati dell'UE e di altri 16 nazioni – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Morte di Navalny: 43 Paesi chiedono a Mosca un'indagine indipendente
Red. Online
04.03.2024 06:00
17:27
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Kiev: «Non abbiamo mai ricevuti i 16 miliardi dalle conferenze del 2022»

L'Ucraina ha affermato di non aver ricevuto 16 miliardi di euro di proventi derivanti da due conferenze di donatori tenutesi in Polonia nel 2022, all'inizio dell'invasione su vasta scala della Russia.

L'annuncio - riportato dal Guardian - giunge mentre restano le preoccupazioni di Kiev riguardo al sostegno militare e finanziario dei partner, con la guerra che entra nel suo terzo anno.

I due eventi del 2022 hanno raccolto rispettivamente 10 miliardi e sei miliardi di euro, ha detto in una conferenza stampa il primo ministro ucraino Denys Shmygal. «L'Ucraina non ha ricevuto nulla. I fondi sono stati raccolti dalla Polonia insieme alla Commissione europea per sostenere l'Ucraina», ha affermato. «Dove sono andati, cosa hanno sostenuto... L'Ucraina non ha ricevuto nulla», ha aggiunto.

Kiev ha avvertito che ha un disperato bisogno di maggiore assistenza militare e finanziaria, in attesa di un nuovo pacchetto di aiuti statunitensi da 60 miliardi di dollari bloccato a Washington.

15:30
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Morte di Navalny: 43 Paesi chiedono un'indagine indipendente

Un gruppo di 43 Paesi ha chiesto alla Russia di consentire un'indagine internazionale indipendente sulla morte in prigione del leader dell'opposizione russa Alexei Navalny.

L'appello, come riporta il Guardian, è stato lanciato dall'ambasciatrice europea Lotte Knudsen al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra a nome di tutti i 27 Stati dell'Ue e di altri 16 Paesi, tra cui Canada, Regno Unito, Stati Uniti e Ucraina.

«Siamo indignati - ha detto Knudsen - per la morte di Navalny, per la quale la responsabilità ultima ricade sul presidente Putin e sulle autorità russe. La Russia deve consentire un'indagine internazionale indipendente e trasparente sulle circostanze della sua morte improvvisa».

13:41
13:41
«La minaccia principale ora è quella di un conflitto nucleare»

«La minaccia principale ora è quella di un conflitto nucleare» e «questa minaccia è cento volte più grande (...) rispetto a quella del 1962, durante la crisi missilistica cubana»: lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev, durante un forum dedicato ai giovani. Lo riporta la Tass.

«Siamo onesti - ha affermato Medvedev - allora non eravamo in guerra con gli Stati Uniti, stavamo solo misurando le nostre capacità, niente di più, ma ora stanno combattendo con noi, guardate cosa sta succedendo», ha detto Medvedev.

07:22
07:22
«La Germania si sta preparando a iniziare una guerra contro la Russia»

«La conversazione intercettata di alti ufficiali militari tedeschi è la prova che la Germania si sta preparando a iniziare una guerra contro la Russia». Lo ha detto ieri il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, scrive la Tass.

«Tutti i tentativi di presentare questa la intercettazione degli ufficiali della Bundeswehr come un semplice gioco di missili e carri armati sono bugie maliziose. La Germania si sta preparando alla guerra con la Russia», ha scritto Medvedev sul suo canale Telegram.

«Sono tutte macchinazioni dei militari», ha proseguito Medvedev. «A loro piace parlare in questo modo, non ne hanno mai abbastanza e vogliono solo fare giochi di guerra. La leadership politica civile non ha nulla a che fare con questo», ha detto. «Nessuno sa se la leadership politica e il cancelliere tedesco Olaf Scholz ne siano consapevoli - ha poi precisato, citato da Interfax -. Ma anche se lui non ne fosse consapevole e non avesse dato istruzioni del genere, la storia conosce molti esempi in cui i militari sono in grado di prendere decisioni al posto dei leader civili sull'inizio di guerre o nell'incoraggiarle».

Il ministero degli Esteri russo ha precedentemente chiesto a Berlino di fornire chiarimenti in merito alla vicenda, ricorda l'agenzia russa.

Un'intercettazione di alti ufficiali della Germania colti a discutere di un possibile attacco con armi di fabbricazione tedesca da parte di Kiev a punti strategici in Crimea sta creando imbarazzo a Scholz, con Berlino che ha parlato di «grave fuga di informazioni segrete».

06:00
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IL PUNTO ALLE 6

Da febbraio di quest'anno l'esercito di Kiev ha abbattuto 15 aerei militari russi, sette dei quali nell'ultima settimana: lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dai media locali.

«Solo questa settimana siamo riusciti ad abbattere sette aerei militari russi. Proprio quelli che sganciano bombe e uccidono. Dall'inizio di febbraio la Russia ha perso 15 aerei militari: questa è la dinamica corretta delle loro perdite», ha dichiarato ieri sera Zelensky. «Possiamo abbattere più aerei e distruggere ancora più logistica russi nel nostro territorio occupato: l'unica domanda è quali armi adeguate hanno i nostri partner e come possono essere trasferite in Ucraina», ha aggiunto il presidente.

Gli arei abbattuti dalle forze di Kiev sono principalmente caccia Su-34 e Su-35, ma a febbraio l'esercito russo ha perso anche un aereo da ricognizione A-50 che sorvolava il Mar d'Azov.